Nei due
capitoli
precedenti, hai imparato ad attribuire una funzione ed una precisa
sistemazione ad ogni singolo accordo costituente una sequenza armonica;
per conseguire il risultato sei ricorso all'armonizzazione a 4 suoni delle
4 scale tonali.
In quegli scritti ti ho pregato di familiarizzare con le consecuzioni
II-V-I e I-VI-II-V dedotte dalle diatoniche maggiori e da tutte
le minori; se lo hai fatto, meglio per te, poiché da oggi in poi
impersoneranno la tua "pagnotta quotidiana" dalla quale attingere il
vitale nutrimento.
In questa settimana (finalmente!) incomincerò a trattare uno degli
argomenti più spinosi dell'armonia jazz: le sostituzioni armoniche.
Un capitolo insidioso e controverso, infatti, oltre a radicalizzarsi su
una tecnica di base inconfutabile, fonda molte delle sue frattali
ramificazioni sull'inventiva e sulla fantasia dell'esecutore-compositore.
Quando nella lezione n°18 ho scritto che l'armatura di chiave non può
essere affidabile per l'identificazione della tonalità d'impianto, mi
riferivo al fatto che attraverso la capacità d'introdurre sostituzioni,
avrei creato modulazione su modulazione sin dalle prime battute di un
pezzo, rendendo insufficiente quanto prefigurato in chiave.
- Ma cosa sono le sostituzioni ?
- In quanti ceppi si dividono ?
- Come si utilizzano ?
- Come si riconoscono ?
- Come s'inseriscono nell'esposizione di un tema ?
- Come si applicano rapidamente ?
Molti di voi penseranno che io sia un megalomane, mi propongo, infatti,
di spiegare l'impossibile... provarci non costa nulla e allora che ci
frega!
Sostituire un accordo significa, una volta identificate le sue peculiarità
in una serie armonica, inserire al suo posto un altro accordo che tuteli
la funzione originaria o la sconvolga totalmente... mi spiego.
Nell'analisi di uno sviluppo armonico ti sei affidato all'accordo di
dominante per stabilire con esattezza la "regione tonale"; ogni
accordo che precede o segue il V7 può essere ad esso relazionato, orbene è
possibile tenere conto della funzione armonica determinata, oppure no; se
un "Turnaround" di questa "schiatta":
è così rielaborato:
non accade assolutamente nulla, hai sostituito senza "sfunzionalizzare";
se invece operi in questo modo:
qualcosa di ben più interessante è avvenuto.
Per dipanare l'enigma descrivo le famiglie cui possono appartenere le
sostituzioni:
- Sostituzioni idiomatiche.
- Sostituzioni primarie.
- Sostituzioni d'approccio o di moto.
- Sostituzioni di tritono.
- Sostituzioni per scambio parallelo.
Termini che intimoriscono il più intrepido tra voi, in realtà sono
delle nomenclature che sto affibbiando per "fare a capirci"; se ad un
qualsiasi strumentista che suona con te chiedessi: "Mollami una
sostituzione idiomatica alla misura 29!" Il suo pensiero sarà, credimi:
"Ammazza! Questo è un genio!" Oppure: "Questo è scemo di brutto!"
Delle sostituzioni idiomatiche ho accennato nel capitolo appalato al
"blues di Parker"; in pratica si tratta dell'introduzione di nuovi accordi
in sostituzione di altri senza ragionamenti armonici, basandosi sulla
prova, sull'empirismo, sulle proprie capacità di legare suoni ad altri
suoni. E' una modalità totalmente libera che se da un lato offre
possibilità inusitate, dall'altro nasconde insidie a volte senza uscita.
Ti sconsiglio questa metodologia in quanto denota una conoscenza
primordiale e superficiale dell'armonia, è limitante se non si possiede il
genio dei "grandi" (in ogni modo fai quello che ti pare).
Le "sostituzioni primarie", ingiustamente trascurate, configurano,
se usate con intelligenza, dei validi utensili per creare qualcosa di
molto fruibile, prossimamente t'avvierò al loro impiego, adesso ne parlo.
La scala maggiore produce sette accordi diversi, ognuno può essere
sostituito da un altro a distanza di terza ascendente o discendente
secondo gli intervalli propri della scala... mi spiego:
scala di C Maggiore:
- Cmaj7
- Dm7
- Em7
- Fmaj7
- G7
- Am7
- Bmb5/7
Il Cmaj7 I grado può essere avvicendato da due accordi
tratti dalla stessa scala una terza maggiore ascendente Em7 o terza
minore discendente Am7.
Il II grado Dm7, una terza minore ascendente Fmaj7,
una terza minore discendente Bmb5/7.
Il III grado Em7, una terza minore ascendente G7, una
terza maggiore discendente Cmaj7.
Il IV grado Fmaj7, una terza maggiore ascendente Am7,
una terza minore discendente Dm7.
Il V grado G7, una terza maggiore ascendente Bmb5/7,
una terza minore discendente Em7.
Il VI grado Am7, una terza minore ascendente Cmaj7,
una terza maggiore discendente Fmaj7.
Il VII grado Bmb5/7, una terza minore ascendenteDm7,
una terza maggiore discendente G7.
Se torni a quanto illustrato in precedenza:
alla luce di quanto stabilito, Dm7 soppianta Il Bbmaj7 (accordo minore
terza maggiore sopra); Gm7 si trasforma in G7 dominante secondaria di
Cm7;
Cm7 è detronizzato da Ebmaj7 (accordo maggiore terza minore sopra), il
Amb5/7 è in luogo di F7 (accordo semidiminuito terza maggiore ascendente).
Il classico turnaround cambia da così:
a così:
Ci sono degli sconvolgimenti riferibili alla tonalità?
Certamente no, se
hai pensato no mi sono fatto comprendere. Intentando queste sostituzioni
si ottengono soltanto diversi colori sonori, non rischi nulla anche se il bassista mantiene le fondamentali della progressione iniziale (|Dm7/Bb
G7/G | Ebmaj7/C Amb5/7/F|). Applica queste sostituzioni privilegiando i
gradi I-II-V-VI delle scale maggiori.
In quelle minori posso fare la stessa cosa?
Certamente si, ma eviterei di
intraprendere quest'immane lavoro, giacché attraverso i futuri "scambi
paralleli" approderai all'obiettivo con coscienza e rapidità astieniti,
dunque, dal pleonastico studio.
Molti ritengono che le "sostituzioni primarie" non producono particolari
effetti, non se ne comprende a fondo l'utilità; prenderai atto con sommo
sgomento nella prossima lezione, quanto siano devastanti in "combutta" con le
prossime mistificazioni armoniche.
Quando vuoi riarmonizzare il tema di un qualsiasi brano, attraverso
una sostituzione, fallo con equilibrio e con parsimonia, cerca di non
sconvolgere l'idea primigenia del compositore che l'ha concepito.
Nella mia esigua carriera mi è capitato di suonare con ottimi musicisti,
quelli americani mi hanno sempre raccomandato di salvaguardare il tema
originale:
"Fai quello che ti pare, introduci, armonizza, sconvolgi ma quando
partiamo esponi il tema in modo che l'ascoltatore riconosca la canzone che
gli suoniamo!"
Quando esegui una sostituzione primaria nell'esposizione di un tema poni
attenzione al rapporto che s'instaura fra il nuovo accordo e la melodia
sulla quale va ad intervenire, potrebbero crearsi delle dissonanze
sgradevoli.
I voicings che al momento conosci sono i Kelly-Evans, se
rimembri ci sono i 7-9-3-5 e i 3-5-7-9, in queste due formule sono già
insite le sostituzioni primarie; un Cmaj7 secondo il 3-5-7-9 è composto
dalle note E-G-B-D se pigi contemporaneamente queste voci, esse
corrispondono a Em7 in posizione fondamentale, sostituzione primaria di
Cmaj7, per questo motivo utilizzando i voicings Kelly-Evans tu realizzi la
sostituzione della sostituzione... mi rispiego.
La "primaria" di Cmaj7, salendo di terza maggiore, è
Em7, il voicings di
quest'ultimo preso con il 3-5-7-9 o il 7-9-3-5 introduce una nota che
esula dalla tonalità: il F#, che trasforma l'iniziale Cmaj7 in Cmaj7#11,
se da una prospettiva quando improvvisi si produce l'opportunità di creare
una linea melodica sul modo lidio, dall'altra la nuova alterazione,
rapportata al tema dello standard che stai interpretando, potrebbe creare
delle tensioni melodiche inopportune.
Malgrado io abbia imbrattato queste pagine con un consistente rigagnolo
d'inchiostro digitale, ho scritto veramente poco, mi sono limitato a
riportare la casistica comune riscontrata nelle mie lezioni reali, le
eccezioni, i trucchi, i sotterfugi, gli espedienti non riuscirò mai a
tradurli in HTML...: "Ti prego scusami se non posso andare oltre!!"
PARTITURE
Il brano "Night and day", scritto da
Cole Porter nel
1932 (Pag.320 Real
book), rappresenta il pezzo "cavia" sul quale sperimentare le prime
sostituzioni.
Hai due possibilità, la prima è quella di cambiare gli accordi,
attraverso le primarie, quando esponi il tema; la seconda di sostituirli
nell'improvvisazione. L'analisi armonica ti rivela a quali gradi di una
determinata tonalità appartengono i voicings (vedi lezioni:
Armonizzazioni scala maggiore e minore
naturale e Armonizzazioni
scale minore armonica e melodica); il
primo intervento da fare, quindi, è funzionalizzare gli accordi.
In base ai gradi che quest'ultimi rivestono, li rimpiazzi dove vuoi e a
tuo gusto con altri voicings una terza sopra o sotto come indicato nello
specchietto illustrato nella prima parte. Naturalmente in tutto c'è
l'eccezione, puoi decidere di considerare un accordo per volta senza
pensarlo necessariamente inserito in una progressione tonale specifica.
Il Dm7 della battuta 13, malgrado sia un IIm7 nella chiave
di C maggiore, puoi anche ritenerlo come terzo grado di
Bb maggiore o sesto grado di F maggiore, pertanto il Dm7
potrà essere sostituito da Fmaj7-Bmb5/7 in C maggiore, da
F7-Bbmaj7 in Bb maggiore, da Fmaj7-Bbmaj7 in F
maggiore; per ogni accordo di qualsiasi brano puoi utilizzare lo
stesso procedimento.
Quando sostituisci fallo con sobrietà e diligenza se eccedi, l'idea
ancestrale del brano può essere sconvolta; se intervieni con dei cambi
nelle battute 1-2-3-4, nelle 5-6-7-8 mantieni la serie originale, se
decidi che la 13 e la 14 possono essere più interessanti con nuove
successioni, tutela il Cmaj7 delle 15 e 16 e così via.
Ti ricordo che il materiale che pubblico è solo ausiliare, la presenza e
il confronto con un interlocutore reale è fondamentale, il capitolo
sostituzioni e quelli che seguiranno acuiranno in te quest'esigenza...
capita a tutti! Nessuno si è "fatto" seguendo un libro né tanto meno una
pubblicazione telematica di un perfetto sconosciuto.
In ascolto, in real audio, ho inserito un 1' 08" di
Night and
day suonato da Oscar Peterson.
Night and day (Oscar Peterson)
Night and day - changes
Inserisci un commento
>
©
2000, 2002 Jazzitalia.net - Marco Di Battista - Tutti i diritti riservati
© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.
|
COMMENTI | Inserito il 26/4/2010 alle 12.34.05 da "ritacollura02" Commento: gli argomenti sono trattati veramente bene. nn trovo il capitolo che riguarda le "Sostituzioni per scambio parallelo": viene citato ma non argomentato. potrei avere informazioni su questa sostituzione? grazie buona giornata
| |
Questa pagina è stata visitata 72.876 volte
Data pubblicazione: 12/05/2002
|
|