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Francesco Lomagistro & Berardi Jazz Connection
A New Journey
Jazz Engine (2014)
1. Traffic Moods (Campobasso)
2. Afro Tricks (Campobasso)
3. The Dreamer Climber (Campobasso)
4. Before the Trip (Lomagistro, Campobasso)
5. Follow Me (Campobasso)
6. Money (Waters)
7. Today News (Campobasso)
8. Fred (Holdsworth)
9. Don't Stop the Sound (Campobasso)
10. 5431 (Campobasso)
11. Such a Shame (Hollis)
Francesco Lomagistro - batteria Michele Campobasso - pianoforte e tastiere Camillo Pace - contrabbasso Vincenzo Presta - sax tenore Francesco Lento - tromba
A new Journey, fa capire sin dal titolo che quanto ci apprestiamo ad ascoltare
è un vero e proprio viaggio nel jazz contemporaneo con le sue atmosfere gradevolmente
urbane. A un impianto che trova la sua ossatura nei fraseggi di sax e tromba, eseguiti
con il dinamismo tipico della scuola cool, e che forniscono appunto il quadro
dell'immaginario urbano americano, si legano anche interessanti incursioni in solari
atmosfere vagamente oniriche e tribali, come nella particolare Afro Tricks,
dove la batteria di Lomastro acquista un ritmo decisamente africano, il sax di Presto
evoca caldi tramonti nella savana, e i Surgeon inseriscono le loro voci con l'effetto
dell'eco, in modo da creare l'effetto di una preghiera sciamanica.
Today News, invece, è un coinvolgente brano caratterizzato da una leggera
atmosfera di acid dance, suggerita dal dinamico e cadenzato fraseggio di
contrabbasso, alternato però a movimenti spagnoleggianti, che Pace esegue con disinvoltura
sulle corde del suo strumento, e sorprendendo non poco l'ascoltatore. A riportare
il brano su binari jazz, ci pensa il bel sax di Presta, che si muove sicuro sui
sentieri del mainstream.
Il cuore dell'album è comunque costituito da brani come Traffic Moods,
Dont' Stop the Sound, The Dreamer Climber, (con una seconda parte caratterizzata
da una batteria a metà fra il pop e il rock), nei quali i fiati danno il meglio
di sé, e il pianoforte di Campobasso si orienta su atmosfere blueseggianti. La particolarità
del jazz di Lomagistro e soci è infatti quella di inserire nel classico schema dell'hard
bop, brevi escursioni in territori esterni, come appunto scrivevamo anche sopra,
dando vita a un jazz maturo e gradevole caratterizzato da strutture armoniche non
sempre "ortodosse".
Entusiasmante l'omaggio ai Pink Floyd con la versione jazz di Money, (dal
celeberrimo The dark side of the moon, 1973),
animata da una batteria cadenzata, supportata dal perfetto sincronismo del contrabbasso,
su cui s'innestano le frasi del sax di Presta, straordinariamente rilassate, in
coppia con la tromba di Lento, che insieme fanno letteralmente decollare un brano
già di per sé leggendario, cui per l'occasione presta la voce Madama Pat Tandy,
che con i Surgeon è l'altra guest star dell'album.
Con questo nuovo album, la Berardi Jazz Connection regala al pubblico un jazz dal
sapore contemporaneo, che ci racconta le nostre città ossessionate da ritmi frenetici,
cui la morbidezza della notte può comunque arrecare sollievo.
Niccolò Lucarelli per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 13/07/2015
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