Jazzitalia - Io C'ero: Laura Lala e Sade Mangiaracina 5et
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Roma Jazz Festival 2010
Laura Lala e Sade Mangiaracina 5et

Roma, Auditorium, 27 novembre 2010
di Fabrizio Ciccarelli e Andrea Valiante

Laura Lala - voce
Sade Mangiaracina - piano
Marco Spedaliere - sax
Diego Tarantino - contrabbasso
Alessandro Marsi - batteria

Sono davvero rare le manifestazioni e le rassegne dedicate alle blue notes che riescano a coinvolgere direttamente i sempre più numerosi e validissimi giovani jazzisti italiani. In questa direzione si muove l'innovativa idea proposta sabato 27 Novembre 2010 dal Saint Louis College of Music nello scenario senz'altro adeguato dell'Auditorium Parco della Musica. Un palinsesto ricco ed avvincente che si dipana in due suggestivi momenti musicali gratuiti (e vale la pena sottolinearlo: "gratuiti").



Dalle 17, all'interno dei foyer della sala Sinopoli e della Sala Petrassi, ed anche nella caffetteria – secondo un uso troppo spesso dimenticato in Italia - si sono esibiti alcuni giovani e talentuosi musicisti provenienti dalla prestigiosa scuola di musica romana, che hanno proposto ognuno il proprio personale progetto musicale offrendo al pubblico interessanti e piacevoli momenti sonori sospesi tra le riproduzioni di grandi standards, di brani originali e di ardite sperimentazioni. La seconda parte della serata, il momento clou dell'intero evento, è invece affidata a Laura Lala e Sade Mangiaracina (quest'ultima vincitrice dello European Jazz Contest 2008) con il loro progetto "Pure Songs", ottimo album prodotto dal Saint Louis stesso.

La manifestazione si presenta dunque come un autentico "percorso musicale" a tappe in cui riscoprire culture di diversa estrazione che immergono il pubblico in un' ambientazione raffinata e colloquiale, piacevoli sensazioni che ci fanno pensare ai sapori dei boulevards parigini di fine '800 ove spesso si potevano gustare i variopinti piaceri culturali degli innumerevoli, e spesso bravissimi, artisti di strada. Del resto altrettanto accade da tempo in tante città europee, Vienna, Parigi, Amsterdam, Londra, Madrid, Barcellona, Valencia, Ginevra, Lisbona, Berlino, senza dimenticare poi New York e New Orleans…

La standing parade di live music parte dalla caffetteria dell'Auditorium, con il trio di Stefano Minder, vocalist emergente. Il repertorio proposto è composito: si passa da brani originali ad altri provenienti dalla tradizione jazzistica, spaziando tra sonorità proprie del funk, degli standards del jazz e della musica appartenente alla scuola della saudade brasiliana. Colpisce subito l'accordatura in atto tra il puntuale batterista Sergio Tentella ed il chitarrista Paolo Motta, capace quest'ultimo di imitare e sostituire egregiamente con il suo strumento l'inconfondibile estetica del Fender Rhodes dimostrandosi particolarmente abile negli spazi di solo di matrice latina.

Più avanti si incontrano il chitarrista Raffaele Diamaiuto, abile in solo a gestire le sonorità acri della sua Stratocaster lavorando sulla corposa effettistica a creare avvolgenti sonorità oniriche, ed il duo composto dalla vocalist Chiara Uccello e dal contrabbassista Flavio Ostini, capaci nell'eseguire arrangiamenti di grandi evergreens come "La Notte E' Piccola Per Noi" in uno swing allegro, ballabile, assolutamente gradevole e di sottile umorismo.

La prima trance di concerti si conclude dopo circa quaranta minuti di esibizione ciascuno, per lasciare spazio ai progetti degli altri musicisti.

A partire dalla caffetteria fin nell'atrio della biglietteria si effonde il sound visionario di Marco Severa, audace sperimentatore delle linee armoniche. Attraverso strumenti come il flauto traverso, l'ottavino, il djambé e coadiuvato da una station, riprende gli ardimentosi studi di Hermeto Pascoal disegnando background ritmici leggeri e lungamente reiterati con il loop, sopra i quali lavora finemente con i suoi fiati nella ricerca di armonie acri, stranianti, distorte, sempre originali in una concezione acid dello spazio impressionistico di un sound futuribile.
Unico duo della serata concepito unicamente per chitarra e voce è quello composto da Danilo Cucurullo e Gino Cardamone che riprende con singolare eleganza, attraverso esecuzioni soffuse e lineari, le brillanti performances dei grandi crooners, attirando a giusto merito una discreta presenza di pubblico. Con la sua chitarra Cardamone esegue in equilibrata presenza e montgomeriana delicatezza accordi flessuosi, sui quali il vocalist riesce a modellare con piacevole naturalezza il suo pastoso fraseggio, rubando la scena senza che forse neanche lui se ne accorga.
Lo spazio dedicato ai giovani artisti della Saint Louis si conclude con le esibizioni dell' Isola Jazz Duo, composto da voce (Romina Capitani) e contrabbasso (Giacomo Rossi), ed i More Than Two dell'eccellente duo Stefano Carbonelli (chitarra) e Gianmario Mascolo (tastiera).

I primi intraprendono strade musicalmente variopinte che uniscono, partendo da una ricerca sperimentale, espressioni del jazz classico a contaminazioni soul, evidenti in particolar modo nella voce di Romina Capitani, dotata di coloriture timbriche molto personali, brune, graffianti, interpretate attraverso una tecnica aperta e meditante.

La seconda formazione propone un repertorio decisamente più sperimentale, che attraverso il bebop di "So What" rilegge le blue notes seguendo un istinto creativo libero e virtuosistico. Davvero molto originali ed estrose le brillanti esecuzioni del tastierista Gianmario Mascolo.

Ultimo momento della serata è l'atteso concerto delle musiciste di origine siciliana Laura Lala e Sade Mangiaracina nell'intima ed accogliente sala Teatro Studio, al cui uso penseremmo come a quello di un vero Jazz Club; e sinceramente lo speriamo davvero. Il duo propone cinque brani dal loro progetto "Pure Songs"(pubblicato in cd dalla SL nel 2009) eseguiti assieme ad una sorprendete band composta dal sassofonista e polistrumentista Marco Spedaliere, dal contrabbassista Diego Tarantino e dal batterista Alessandro Marzi, regalando al pubblico momenti di sentita e visibile emozione.

La caratteristica più autentica ed innovativa di questo progetto è il melting pot culturale che si respira tra le note di brani come "Idda" e "In The Night", con particolare riferimento alle contaminazioni della musica popolare siciliana, del jazz caldo, del funk ed ai tenui profumi del pop americano colto. Ancora prima che la formazione abbia iniziato la propria esibizione, non si può non essere colpiti dall'umiltà e dalla gradevolezza con cui Laura Lala presenta l'idea al pubblico, sintomi di squisita sensibilità umana ancor prima che artistica.

Si parte con "Idda", canzone in dialetto dedicata alle difficoltà sociali delle donne siciliane, in cui la band dà vita ad un groove accattivante ed artisticamente intelligente; grande controllo delle timbriche dei diversi strumenti, grande attenzione all'interplay, alla sonorità ed al fraseggio: uno stile sciolto e di mordente attualità.

"Make Us One", come informa la vocalist, prende forma a partire dalla musica stessa, quel fermento vitale che sublima lo spirito umano e che ha potuto unire le due musiciste "in una cosa sola". Un brano molto coinvolgente in cui il tenue arrangiamento di Mangiaracina sostiene in modo convincente la passione vocale di Laura Lala. Attenzione particolare non possiamo non trarre dall'intensità emotiva evocata da uno dei più evidenti talenti italiani, Marco Spedaliere, abile nel costruire al sax soprano, con l'eccellente pulizia che lo contraddistingue, patois languidi e luminosi, riconoscibili in un pathos trascinante, così come per l'eccellente drummer Alessandro Marzi nell'eseguire le dinamiche di batteria con precisione, puntualità e grande delicatezza
Il brano successivo, "In The Night", è una song ricca di educate sfumature pop e funk. Davvero molto originale l'arrangiamento costruito da Sade Mangiaracina che con il pianoforte dimostra di possedere un'ottima tecnica ed un tocco veramente morbidissimo. Interessanti il controllo dello scat della cantante ed il mood empatico di Diego Tarantino.
Ultimi brani del concerto sono "La Varca" e "S'iddu Moru", i cui testi colpiscono e commuovono per il loro nitore estetico e la loro portamento emotivo, interpretati da Lala con luminosa intensità ed una passionalità travolgente.

Un esperimento così ben riuscito (della cui realizzazione ha assoluto merito Giorgia Mileto, responsabile per la Comunicazione e per il Centro Produzioni "Jazz Collection" della Saint Louis) che abbia come centro nevralgico le nuove generazioni di jazzisti, è di quelli che sono destinati a non restare fini a se stessi.
Ci si chiede però come sia possibile che all'interno di una struttura tanto importante per la trasmissione della cultura jazz al grande pubblico, come l'Auditorium Parco della Musica, ci sia così raramente stata attenzione tale verso i giovani talenti italiani come quella offerta in questa splendida serata. Omettiamo di ricordare quanto denaro pubblico (ma non solo) venga impiegato da sindaci ed assessori per proporre e riproporre sempre gli stessi, che di visibilità e riconoscibilità ben poco hanno bisogno e che non sempre dispongono di vis innovativa, culturalmente attenta ed esteticamente pregevole. Tant' è…

Di questo va dato grande merito alla Saint Louis che è riuscita a sperimentare con successo una manifestazione così interessante ed in sostanza nuova (nel panorama italiano) come quella proposta. Ci auguriamo che questa serata non sia soltanto un fuoco di paglia, ma che possa essere, per l' impatto culturale e sociale di livello, la prima di una lunga serie di eventi di questo genere dedicati a quelli che lo show business ama chiamare "i volti nuovi".

E di novità la musica, e non solo, dovrebbe aver sempre bisogno…








Articoli correlati:
07/07/2018

Gianicolo in Jazz 2018: Una location straordinaria, la terrazza più esclusiva e famosa di Roma per una rassegna estiva con la direzione artistica di Roberto Gatto

19/05/2018

Siae & Co. : workshop a cura di Alceste Ayroldi che illustra le leggi fondamentali del settore musicale e dello spettacolo, per orientarsi tra contratti artistici, diritti d'autore e tutela dell'immagine.

30/03/2018

Special Guest 2018: Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Serena Brancale, Javier Girotto e Martin Bruhn per la II edizione del Festival Special Guest nato dalla collaborazione tra il Teatro Eliseo e il Saint Louis College of Music

03/12/2017

Roma Jazz Festival 2017 - "Jazz is my Religion" : La Lydian Sound Orchestra con special guest Jeremy Pelt in "To Be Or Not To Bop" per un omaggio Dizzy Gillespie e il pianisti Kenny Barron, Dado Moroni, Cyrus Chestnut e Danny Grissett in "Four By Monk By Four" dedicato a Thelonious Monk. 8Roberto Biasco)

17/11/2017

Roma Jazz Festival: I prossimi concerti della XLI Edizione del Roma Jazz Festival che, con il sottotitolo "Jazz is my religion" omaggia i grandi della storia del Jazz.

21/09/2017

Rumori Mediterranei XXXVII Edizione: "Lo storico festival del meridione italiano è arrivato alla XXXVII edizione, dopo alcuni anni di incertezze e di svolte, inaugurando un nuovo corso organizzativo." (Vincenzo Fugaldi)

14/07/2017

Richard De Rosa: Il compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra Richard De Rosa, dirige la Saint Louis Big Band in un raffinato repertorio di standard jazz e brani originali, interpretati dai giovani talentuosi musicisti del Saint Louis.

26/11/2016

Brad Mehldau & Joshua Redman: "Apertura di grande richiamo per il Roma Jazz Festival, arrivato al record della quarantesima edizione con i due protagnisti che hanno offerto creatività allo stato puro..." (Roberto Biasco)

18/09/2016

Oltremente Festival. Itinerari di Jazz Contemporaneo: "La terza edizione del festival si è svolta in tre serate al Molo di Levante, affiancata da un laboratorio musicale sull'improvvisazione e la musica d'insieme condotto da Giancarlo Schiaffini." (Vincenzo Fugaldi)

28/12/2014

Fabrizio Bosso Quartet & Paolo Silvestri Ensemble - Swinging Duke: "Se l'obiettivo era mandare in visibilio il pubblico, ecco che la combinazione dei tre elementi ha assolutamente raggiunto il suo scopo." (Nina Molica Franco)

14/12/2014

Joe Lovano & Dave Douglas Sound Prints: "...una coppia perfetta per condurre per mano il pubblico in un percorso di immagini sonore in cui la figura di Wayne Shorter è sempre e costantemente palapabile." (Nina Molica Franco)

07/12/2014

Jason Moran e Robert Glasper: "Due stili totalmente diversi generano sul palco qualcosa di inedito che, nella totale diversità degli elementi che lo compongono, si presenta come un unicum perfettamente coeso." (Nina Molica Franco)

29/11/2014

Dave Holland e Kenny Barron: "Straordinaria la perfetta coesione tra i due, assolutamente equilibrati nel procedere insieme, ma anche nel lasciarsi i giusti spazi per esprimersi al meglio..." (Nina Molica Franco)

08/11/2014

Il giro d'Italia a bordo di un disco - Stefano Mastruzzi, Camilla Records: "La discografia non è affatto defunta, semplicemente deve cambiare muta e rinnovarsi per adeguarsi ai tempi. Scoprire il talento, coltivarlo, assecondarlo, contrastarlo e portarlo alla maturità artistica è una missione." (Alceste Ayroldi)

29/12/2013

Vijay Iyer Trio, Iaia Forte: "Non è sempre facile trovare un equilibrio tra la ricerca stilistica personale e la comunicatività live: questa sera il Vijay Iyer Trio ne ha offerto una prova perfettamente riuscita." (Dario Gentili)

02/11/2013

Joshua Redman Quartet: Apertura del Roma Jazz Festival 2013: "...alla fine del concerto non si è paghi, non si ha voglia di allontanarsi da questo spaccato di bellezza." (Valeria Loprieno)Joshua Redman Quartet

14/07/2013

Daniela Schachter e il suo Quartetto : "La rilettura del repertorio di Jimmy Van Heusen non si rivela per nulla scontata anzi la nuova veste piena di vitalità da parte della Schachter e soci fa la differenza e rende la serata coinvolgente e ricca di emozioni." (Francesco Favano)

16/09/2012

Moon Is Here (Claudio Giambruno 5tet feat. Dino Rubino) - Alceste Ayroldi

18/12/2011

Colin Vallon Trio all'Auditorium per il Roma Jazz Festival: "...un mix originale e sorprendentemente coerente di musica colta, jazz nordico e gusto melodico balcanico." (Dario Gentili)

16/07/2011

Intervista con Sade Mangiaracina: "Non è difficile essere donna nel mondo del jazz, anzi per certi aspetti siamo favorite essendo una minoranza rispetto agli strumentisti maschi." (Alceste Ayroldi)

27/08/2010

Winds in tunes (Simone Maggio - Emanuele Melisurgo)- Alessandro Carabelli

27/08/2010

For A Walk Inside (Sergio Di Natale) - Fabrizio Ciccarelli e Andrea Valiante

26/07/2010

Duolosophy (Enzo Pietropaoli- Emanuele Rastelli) - Marco Buttafuoco

25/07/2010

Stories (Marco Spedaliere) - Fabrizio Ciccarelli e Andrea Valiante

02/05/2010

What's New (Sergio Di Natale & a.s.s.o) - Fabrizio Ciccarelli e Andrea Valiante

24/04/2010

Piccoli Sogni Strani (Fabrizio Alessandrini) - Fabrizio Ciccarelli e Andrea Valiante

13/03/2010

Pure Songs: La purezza di Laura Lala e Sade Mangiaracina raccontata in musica alla Casa del Jazz: "Laura è la voce e l'anima delle loro creazioni, Sade, il corpo, è al piano in tutte le sue sfumature, dalla dolcezza mediterranea ad un vigoroso virtuosismo jazzistico. Un dialogo perfetto e una sintonia oltre la musica..." (Francesca Maiolino)

13/03/2010

Pure Songs (Laura Lala & Sade Mangiaracina) - Giuseppe Mavilla

25/01/2010

Live In Studio (Saint Louis Big Band)- Fabrizio Ciccarelli e Andrea Valiante

31/12/2009

Diana Krall al Roma Jazz festival: "Diana Krall ha dato prova - se ce ne fosse stato bisogno - di essere una cantante e una pianista che può svariare tra generi e stili diversi, imprimendo loro la sua personalità - non soltanto musicale, stando al carisma dimostrato sul palco - e la sua voce inconfondibile, calda e sporca al punto giusto." (Dario Gentili)

12/09/2009

La Touche Manouche (Salvatore Russo feat. Stochelo Rosenberg) - Marco Losavio

15/03/2009

Nota di Basso (Enzo Pietropaoli)

25/01/2009

Herbie Hancock Sextet al Roma Jazz Festival: "La formazione si è mossa abilmente tra esecuzioni acustiche ed elettriche, tra strumenti acustici ed elettrici, a partire dallo stesso Hancock, che si è alternato al pianoforte e al sintetizzatore. Tutti musicisti di altissimo livello internazionale..." (Dario Gentili)

10/12/2006

Trio Beyond al Roma Jazz Festival: "La scaletta del concerto ha riproposto, anche se in un diverso ordine, i brani contenuti nel cd, tuttavia non sono mancate sorprese nell'esecuzione e quel surplus che si attende sempre dalla dimensione live..." (Dario Gentili)

27/03/2005

Susie Ibarra Trio a La Palma: "...La proposta musicale del trio è senza dubbio originale; ulteriore prova, semmai ce ne fosse ancora bisogno, di come l'improvvisazione jazzistica sia capace di accogliere le suggestioni provenienti dalle più diverse tradizioni musicali..." (Dario Gentili)

04/12/2004

Bugge Wesseltoft, The New Conception of Jazz al Roma Jazz Festival: "Definire jazz in senso stretto il concerto di stasera all'Auditorium di Roma è difficile, ma sarebbe altrettanto discutibile affermare che Bugge Wesseltoft e la sua Film Orchestra con il jazz non abbiano nulla a che fare..." (Dario Gentili)

22/04/2004

Dave Holland Quintet per il Roma Jazz Festival all'Auditorium: "...l'inconfondibile marchio sonoro, una originale miscela che unisce il più classico Post-Bop con l'avanguardia newyorkese del M-Base, che da anni caratterizza i lavori del quintetto..." (Dario Gentili)

13/12/2003

Uri Caine e Paolo Fresu: "Il loro incontro è prima di tutto la fusione di due straordinarie sensibilità artistiche, il segreto dell'equilibrio sottile tra la coscienza viva del passato e la necessità dell'innovazione, della ricerca..." (Francesco Lombardo)

07/12/2003

Anthony Braxton e Sam Rivers per il Roma Jazz Festival: "Il pubblico romano ha tributato una calorosa accoglienza a un concerto che si può definire tranquillamente un evento e certo un'occasione da non perdere..." (Dario Gentili)

30/11/2003

Danilo Perez Trio per il Roma Jazz Festival: "...un concerto dove Perez ha comunicato, oltre al suo grande talento, anche l'entusiasmo e la sincera gioia di suonare, senza risparmio alcuno, per puro piacere." (Dario Gentili)

09/11/2003

Carla Bley: "Un concerto di gran classe, insomma, che ci ha presentato un'artista che, nonostante una carriera sempre inquieta, dimostra di non conoscere crisi d'ispirazione." (Dario Gentili)





Video:
Multiculturita SJF: 13 Luglio - Pino Mazzarano - Gianni Lenoci - Saint Louis Big Band
http://www.capursomap.it/new/14/07/2011/cultura/multiculturita-sjf-13-luglio-......
inserito il 18/07/2011  da CapursoMap - visualizzazioni: 4817


Inserisci un commento


© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.


Questa pagina è stata visitata 3.490 volte
Data pubblicazione: 06/02/2011

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti