Festival Musicale "Itinerari Sonori"
Celano (AQ), 10-17 Agosto 2006
di Carlo Laurenzi
Il Festival "Itinerari Sonori", alla sua prima edizione, tenutosi
a Celano (AQ) dal 10 al 17 Agosto
ed organizzato dalla locale Associazione Musicale S.A.T.O.R., è stata quest'anno
una delle manifestazioni musicali di maggior rilievo per L'Abruzzo.
Iniziato con il concerto del "Maurizio di Fulvio Trio" il
10 Agosto, seguito nei giorni successivi dal notevole
concerto di musiche spagnole, splendidamente eseguite, del "Cuenca Duo" (chitarra
e pianoforte) di Madrid, poi dall'ottima performance del Sator Jazz Quintet
(che rappresenta l'attività musicale dei membri dell'Associazione Sator), e dal
bel concerto di musica classica della violinista Elvira Di Bona in duo con
la pianista Magdalena Hamza, è culminato con i concerti di due artisti di
statura mondiale:
Stefano
Di Battista Jazz Quartet e Aldo Bassi Quartet + Rick
Margitza.
Il concerto di
Stefano
Di Battista è stato il clou della manifestazione: svoltosi nella splendida
cornice del Palazzo medioevale Piccolomini, potremmo riassumerlo come un'ora e venti
di energia pura e meraviglia sonora. Il programma suonato dal quartetto è stato
prevalentemente di standards, ad esclusione di una bella ballad di
Di
Battista, Anastasia. Nonostante
sia notoriamente difficile riproporre gli standard senza sfigurare rispetto agli
esempi lasciati dai grandi del passato,
Di
Battista e suoi eccellenti partner (uno strabiliante Julian Oliver
Mazzariello al pianoforte, Marcello Di Leonardo alla batteria e Dario
Rosciglione al contrabbasso) hanno saputo donare al pubblico queste musiche
con una qualità interpretativa talmente alta da porli (soprattutto il bandleader)
ai vertici della produzione musicale jazzistica mondiale di questi anni.
Stefano
Di Battista, che con questo concerto chiudeva una tournée che ha toccato
molte nazioni, si conferma come uno dei migliori sassofonisti del mondo, non solo
tecnicamente, ma anche e soprattutto dal punto di vista della maturità espressiva
raggiunta. In un finale da brivido, ha voluto concedere al pubblico una versione
acceleratissima di Donna Lee di Charlie Parker,
in cui, oltre a sfoderare egli stesso un campionario sonoro e tecnico senza eguali,
anche Mazzariello ha eccelso con una invenzione basata su rapide ed oblique
progressioni modulanti nel registro grave del pianoforte che hanno lasciato a bocca
aperta l'uditorio.
Il concerto di chiusura della rassegna ha visto invece esibirsi, sempre
nel bellissimo Castello Medioevale Piccolomini, il Quartetto di Aldo Bassi,
trombettista e compositore notevolmente dotato, con ospite il grande sassofonista,
universalmente riconosciuto come uno dei più interessanti della sua generazione,
Rick Margitza, arrivato apposta da Parigi, dove attualmente vive.
Il concerto ha visto un Bassi in gran forma, con belle composizioni,
e una bella performance di Margitza in cui ha dimostrato tutta l'eleganza
del suo pensiero armonico e melodico. In alcuni casi si potrebbe dire che Margitza
è stato l'antitesi del
Di
Battista sentito tre giorni prima, ma non sarebbe corretto. Margitza
lavora costruendo il suo fraseggio in modo obliquo e cerebrale, non senza venare
le sue linee di una certa melanconia molto sentita, mentre
Di
Battista cerca sempre di superare la barriera del suono.
La performance del quartetto di Aldo Bassi, costituita da
Pietro Iodice
(batteria), Luca Pirozzi (contrabbasso) e
Pino Iodice
(pianoforte), nel complesso - a parte il titolare in gran forma - poteva essere
migliore: Rick Margitza, grande artista ed ospite di lusso della serata,
escludendo alcuni momenti di grande espressività durante l'esecuzione di suoi brani,
è apparso a tratti poco stimolato e quasi restio in alcuni suoi interventi. In effetti,
si riscontrava una mancanza di sufficiente interplay di gruppo, causato probabilmente
da una non perfetta intesa di
Pietro Iodice
con Luca Pirozzi. Mancanza cui neanche
Pino Iodice,
che dal canto suo ha svolto solidamente la sua funzione di accompagnatore e solista,
ha potuto porre rimedio.
Nel complesso, comunque, tenuto conto che si trattava di una prima edizione,
il Festival "Itinerari Sonori" ha mantenuto un profilo piuttosto alto ed
ha soddisfatto le aspettative dei moltissimi spettatori accorsi da tutto il centro
Italia.
Non possiamo che augurargli una seconda edizione, l'anno venturo, ancora
più ricca e gustosa.
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Data pubblicazione: 07/12/2006
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