Castroreale-Milazzo Jazz 2016 23 luglio - 5 agosto 2016 di Vincenzo Fugaldi
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Il festival della provincia di Messina
ha trovato da quest'anno una nuova formula, che lo ha visto allargarsi a una collaborazione
con la vicina Milazzo. Due concerti si sono tenuti presso la tradizionale piazza
Peculio di Castroreale (Alfredo Rodriguez Trio e
Sarah
Jane Morris & Tony Remy), e due presso il Castello di Milazzo
(Volcan Trio e Sarah McKenzie Quartet). Due siti di grande bellezza
(il primo intimo e raccolto, il secondo una spettacolare terrazza sul mare) dove
chi scrive ha seguito due concerti del festival.
In duo con l'efficacissimo chitarrista connazionale Tony Remy, l'apprezzata
cantante inglese
Sarah
Jane Morris, nonostante un ritardo aereo che ha postergato l'inizio
del concerto di un'ora, ha fornito una prova maiuscola. Cover scelte con grande
cura (Into My Arms di Nick Cave, Fragile di Sting e una riscrittura
attualizzata e pregevolissima di Imagine di Lennon, Another Little Piece
of My Heart, Fast Car di Tracy Chapman, Me And Mrs. Jones, la
dylaniana I Shall Be Released, Don't Leave This Way), brani originali
tratti dal suo ultimo album «Bloody Rain» e altri più datati, come la canzone
dedicata alla madre I Wanna Go Home, e il bis di I Don't Wanna Know About
Evil, nei quali come sempre la Morris ha mostrato cuore e professionalità, una
voce splendida dalla grande forza ed estensione, e un feeling contagioso e intenso.
Volcan, nella formazione ridotta a trio (Gonzalo Rubalcaba-pianoforte
e tastiere, Jose Armando Gola-basso, Horacio "El Negro" Hernandez-batteria)
per l'assenza del percussionista Giovanni
Hidalgo, è di fatto un combo profondamente diverso, nel quale prevalgono
in parte atmosfere elettriche marcatamente fusion, come nella iniziale Volcan,
nella quale la forza del gruppo si rivela pienamente, fra travolgenti fraseggi pianistici,
assolo del basso e la batteria che si rivela da subito l'asse portante, tipicamente
latin, del concerto, con la sua ben nota fantasia ritmica profondamente radicata
nella tradizione. Ma la grandezza del trio si rivela anche in brani acustici, legati
al grande repertorio della musica latin (Chucho Valdez, Dizzy Gillespie e altri),
che ne celebrano la ricchezza ritmico-melodica, e nella costante interazione, dovuta
a un grande affiatamento. Bis, come di consueto, con la estrosa versione del gruppo
del classico del bebop Salt Peanuts.