Jazzitalia - Io C'ero: Gonzalo Rubalcaba piano solo
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Gonzalo Rubalcaba piano solo
Auditorium Parco della Musica - 27 gennaio 2011 ore 21, Sala Sinopoli

di Daniela Floris
foto di Daniela Crevena

Gonzalo Rubalcaba - Auditorium Roma, gennaio 2011 - by Daniela Crevena Gonzalo Rubalcaba - Auditorium Roma, gennaio 2011 - by Daniela Crevena Gonzalo Rubalcaba - Auditorium Roma, gennaio 2011 - by Daniela Crevena Gonzalo Rubalcaba - Auditorium Roma, gennaio 2011 - by Daniela Crevena Gonzalo Rubalcaba - Auditorium Roma, gennaio 2011 - by Daniela Crevena Gonzalo Rubalcaba - Auditorium Roma, gennaio 2011 - by Daniela Crevena
click sulle foto per ingrandire

Gonzalo Rubalcaba è uno di quegli artisti di cui si può delineare un vero e proprio percorso poetico negli anni. Un percorso graduale, segno di una musicalità sempre in divenire, di una ricerca individuale che, però, non ha come fine il "venire a patti" tra l'essere cubano e l'essere jazzista in senso stretto. Non tende un volontario e strategico superamento della componente "latin", ma piuttosto sembra parlare di uno studio espressivo scaturito dalla necessità vera e propria di estrapolare dal pianoforte un linguaggio sempre più vicino alla propria evoluzione interiore e poetica.
Così all' Auditorium Parco della Musica è salito sul palco un Rubalcaba ancora diverso da quello che il suo pubblico affezionatissimo si era appena - probabilmente - abituato ad ascoltare: tracce melodiche appena riconoscibili, armonie dissonanti o sottintese, volumi tenui, accordi atonali o ostinati alla mano sinistra e affascinanti e ricchi ricami della mano destra che racchiudono nascosti temi di standard molto noti (come "El Manisero") ma appena percettibili.



Un concerto, bisogna dirlo subito, non facile, per nulla didascalico o rassicurante, perchè tutto teso ad un nuovo linguaggio, nel quale il Rubalcaba di ieri non è totalmente scardinato, piuttosto tenuto fortemente in piedi come "impalcatura", "scheletro" di un corpo musicale che cambia. Così il pubblico ha assistito ad un concerto "meditativo", in cui o ci si concentrava molto per cercare di ricostruire il sottinteso, o ci si lasciava andare senza condizionamenti ad una sonorità nuova, godendosela fino in fondo. Ne è scaturita una musica profondamente espressiva, proprio perchè non facile, a tratti persino criptica, se vogliamo, ma tutt'altro che forzatamente "intellettualistica" come ultimamente sempre più spesso capita di ascoltare in progetti musicali resi superficialmente ed esteriormente difficili per avvalorarne un presunto "alto livello artistico".

Rubalcaba con il suo piano solo ha fatto un lavoro di limatura e di sfrondamento di ogni orpello melodico armonico, procedendo con frasi spezzate, evocative, a tratti astratte, con accordi che, se presi nella loro interezza tonale, sono durati pochi secondi, giusto per agganciare l'attenzione, e poi si sono dileguati in tocchi anche virtuosistici, ma certo non tesi a stupire. Ha destrutturato lasciando solo le tracce della originaria orecchiabilità dei brani, ma riavvicinandosi talvolta con accenni poetici ad un tocco cubano che, come si diceva, non e' stato affatto totalmente dimenticato. A volte gli incipit sono sembrati piccole danze settecentesche o mozartiane, le mani sulla tastiera hanno accennato ma non descritto, dando rapide concise ma indicative spennellate e la sensazione e' stata quella di partecipare, come pubblico, attivamente a quella musica, perchè da quelle spennellate chi ascolta deve ricostruire da sè un'impressionistica immagine sonora.

Rubalcaba dunque ha lasciato poco spazio ad una emotività scoperta o smaccata, non ha concesso un rilassante viaggio nel latin-jazz, o nel jazz, ma ha portato il pubblico a fare un passo ulteriore verso una sonorità evoluta eppure davvero molto, molto emozionante.







Articoli correlati:
23/04/2022

Bergamo Jazz 2022: "...al festival, come consuetudine ritornato a chiudere l'inverno e ad aprire le porte alla primavera, sono stati presentati altri tre fra i più acclamati e rappresentativi pianisti d'oggidì..." (Aldo Gianolio)

30/10/2021

: "Quattro concerti di altissimo valore per il festival vicentino diretto da Riccardo Brazzale" (Vincenzo Fugaldi)

21/04/2018

Bergamo Jazz 2018: "Sotto la direzione artistica di Dave Douglas si svolge la quarantesima edizione del festival Bergamo Jazz mantenendo il consueto spazio alla lodevole iniziativa "Scintille di Jazz" dedicata a giovani musicisti emergenti scelti da Tino Tracanna." (Aldo Gianolio)

26/11/2017

EFG London Jazz Festival: "Grandi atmosfere per i venticinque anni del prestigioso festival britannico, con ben 350 eventi sviluppati su oltre 60 location..."(Vittorio Pio)

23/07/2017

Umbria Jazz 2017: "...una inversione di tendenza rispetto alle ultime edizioni: meno rock e pop e più jazz e, con Shorter, abbiamo assistito ad uno dei concerti più belli della storia del festival e probabilmente una delle punte più alte della musica afro-americana (jazz e accademica) contemporanea." (Aldo Gianolio)

15/08/2016

Castroreale-Milazzo Jazz 2016: "...un feeling contagioso e intenso per il duo Sarah Jane Morris & Tony Remy e una ricchezza ritmico-melodica per il Volcan Trio di Gonzalo Rubalcaba in due siti di grande bellezza..." (Vincenzo Fugaldi)

09/08/2015

Vittoria Jazz Festival "Music & Cerasuolo Wine" 2015: "Edizione numero otto per il festival in provincia di Ragusa con grandi nomi internazionali e talenti italiani per un programma denso e calibrato..." (Vincenzo Fugaldi)

21/10/2012

Roccella Jazz Festival, "Cose Turke": Edizione numero 32 del festival calabrese, che riprende la formula itinerante e offre come sempre uno spaccato del meglio del jazz contemporaneo. (Vincenzo Fugaldi)

29/05/2011

Pursuit of radical rhapsody (Al Di Meola) - Alessandro Carabelli

27/07/2010

McCoy Tyner Quartet, Gonzalo Rubalcaba e Roy Haynes "Fountain of Youth Band" a Vicenza Jazz 2010, Allonsanfan. il Jazz di Là delle Alpi (Giovanni Greto)

14/11/2009

Richard Galliano Quartet con Gonzalo Rubalcaba, Richard Bona e Clarence Penn al Barletta Jazz Festival. "...una certa stanchezza espositiva ed un marcato accademismo, seppur dall'alto di una classe indiscutibile." (Alceste Ayroldi)

04/08/2009

Da Umbria Jazz 2009: Guinga "Dialetto Carioca" con Gabriele Mirabassi & Lula Galvao; Gianluca Petrella Cosmic Band con Paolo Fresu: cronaca di una rivoluzione Jazz; Chick Corea & Stefano Bollani Duet; Richard Galliano Quartet Feat. Gonzalo Rubalcaba, Richard Bona, Clarence Penn (Enrico Bianchi)

27/01/2008

Gonzalo Rubalcaba Quintet al Blue Note di Tokyo: "Rubalcaba rivela sempre una tecnica invidiabile ma, col trascorrere degli anni, è riuscito a staccarsi dalla tastiera, a selezionare meno note, il che giova all'equilibrio di ogni brano." (Giovanni Greto)





Video:
Al Di Meola and Gonzalo Rubalcaba jam
Al Di Meola and Gonzalo Rubalcaba having fun in the studio in Miami in 2002...thanks to Marty Cintron who captured the impromptu jam !!...
inserito il 12/03/2007  da gumbiOrtiz - visualizzazioni: 3637


Inserisci un commento


© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.


Questa pagina è stata visitata 4.199 volte
Data pubblicazione: 12/03/2011

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti