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Emanuele Cisi
Urban Adventures
1. Back to the city 3’37
2. Lazy rainy Sunday 8’26
3. Cieloceleste 8’21
4. Primulanita 6’16
5. Weaver of dreams 9’15
6. No way 8’23
7. La notte delle lucciole 6’26
8. Quasimodo 6’06
9. Children Heart 2’03
Emanuele Cisi - Tenor and soprano sax Paolo Birro - Piano Simone Monnanni - Bass Yoann Serra - Drums
François Chassagnite - Trumpet (track 1, 4, 8) Jean Marc Jafet - Bass (track 7) Architorti - strings quartet (track 2, 7)
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E' difficile utilizzare il termine "ultimo" per iniziare a parlare dei
dischi incisi da Emanuele Cisi,
perchè difficile è riordinare date e uscite tante sono le produzione degli ultimi
anni e mesi del saxofonista torinese. Infatti si scrive con la piacevole consapevolezza
che "l'ultimo disco" potrebbe diventare "penultimo" a breve distanza, grazie al
moltiplicarsi continuo dei progetti e delle avventure di
Cisi.
Il suo sito
però parla chiaro "il mio ultimo lavoro registrato in Francia" (ci appelliamo
a questa precisazione…) è Urban
Adventures.
Emanuele Cisi racconta
le sue avventure urbane in quartetto unendo compagni di viaggio con i quali si accompagna
da anni come Paolo
Birro (pianoforte) e con nuovi musicisti, frutto soprattutto dei molti
concerti oltralpe: Simone Monnanni (contrabbasso) e il giovane francese
Yoann Serra (batteria). Anche i due importanti ospiti Francois Chassagnite
(tromba) e il quintetto Architorti seguono il paradigma della musica
come frutto di incontro, di condivisione.
In particolare le delicate atmosfere classiche create dagli archi guidati
da Marco Robino preparano la profondità e la pulizia del suono di
Cisi, come in
La notte delle Lucciole,
dove il sax è luce visibile grazie alla bellezza del buio creato dal delicato sfiorare
degli archetti sulle corde. Cisi
è consapevole del suo viaggiare, il suo suono è trainante per l'intero disco dal
ritorno con il quale si apre questo migrare, al luogo forse più utopico che
viene raggiunto: il cuore di un bambino.
Le composizioni di Emanuele
Cisi, ma anche l'interpretazione di
Weather of Dreams di Victor
Young e di Quasimodo
di Charlie Parker disegnano il girovagare cittadino, ricco di ricordi e di riscoperte
di chi non solo sa andare lontano, esplorare, contaminarsi, ma che è in grado di
ritornare.
Il ritorno diventa racconto della semplicità e della dolcezza di una città,
anche la propria città, che si può ascoltare quando viene vissuta come un'avventura.
Alessandro Armando per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 19/07/2006
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