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Forthcoming Trio
Tree Forms
Improvvisatore Involontario (2013)
1. Conjectures and Refutations
2. 3-Sphere
3. Fine-tuning
4. Manifold
5. T.r.a.
6. Anthropic costant
7. Small sands
Tommaso Vespo - piano Alessandro Vicard - contrabbasso Antonio Longo - batteria
Una massa informe di suoni che piano piano si addensa creando trame e percorsi sonori
liberi, articolati e imprevedibili. Ecco con poche parole la descrizione di Tree
forms, l'esito discografico della collaborazione particolarmente azzeccata tra
Tommaso Vespo al piano, Antonio Longo alla batteria e Alessandro Vicard al contrabbasso.
Il trio, che si presenta nella classica formazione con cui i grandi nomi del jazz
hanno fatto la storia del genere mostra, attraverso Tree forms, di poter
varcare i confini mantenendo viva la matrice di un jazz che - per quanto legato
all'improvvisazione, alle ripetizioni tematiche e ai canoni – emana contemporaneità
ad ogni suono. Le musiche, composte per lo più da Vespo e da Vicard, riescono a
delineare forme musicali precise attraverso improvvisazioni libere e vitali, cluster
che si sovrappongono e ricercano l'armonia comune all'interno del coinvolgente vortice
sonoro. I tre musicisti, molto dotati tecnicamente, si distinguono nell'attuale
panorama jazzistico contemporaneo per un sound personalissimo: Tommaso Vespo crea
melodie limpide ma allo stesso tempo ricche di chiaroscuri e dai confini sfumati.
Alessandro Vicard al contrabbasso dà vita a innumerevoli colori alternando pizzicato
ad archetto; difficile dire quale delle due tecniche gli si addica maggiormente,
ma sicuramente nell'uso dell'archetto classico e contemporaneo si fondono creando
un suono inedito. E ancora Antonio Longo con la sua ritmica sempre serrata rende
un movimento sempre incalzante, base ideale per i difficili fraseggi di pianoforte
e contrabbasso. Tra andamenti sincopati, pause e ritardi ritmici è facile intravedere
in Longo il volto di un jazzista capace di creare suggestioni emotive in continua
oscillazione tra la tensione tipica dell'ansia in Manifold o Anthropic
costant e la distensione della quiete in Fine-tuning. Significativo il
brano di apertura del cd, Conjectures and Refutations, primo riucito tentativo
di descrivere le congetture musicali di cui il trio è capace, fornendo una chiara
idea dell'approccio stilistico che caratterizza gli artisti. Particolare anche la
specularità tra l'intro swing di 3-Sphere e le successive linee armoniche
molto vicine alla sperimentazione tipica del jazz contemporaneo, soprattutto da
parte del contrabbasso. Non poteva esserci finale migliore che Small sands:
ancora una volta masse sonore si scontrano alla ricerca della lingua comune con
cui i tre strumenti possono iniziare un breve ma esplosivo dialogo.
Con Tree
forms, Tommaso Vespo, Alessandro Vicard e Antonio Longo mostrano in modo assolutamente
convincente il loro coraggio e la volontà di osare solcando paesaggi sonori inesplorati.
Nina Molica Franco per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 02/03/2014
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