Andrea Rossi Andrea Ground Plane Antenna
Per Kelli Fini Que Ki Contene
Splasc(h) (2011)
Andrea Rossi Andrea - basso elettrico,
basso Midi, elettronica, voce
Luca Bonvini - tromba a coulisse, ney
Daniele Cavallanti - sax tenore
George Haslam - sax baritono, tarogato
Stefano Pastor
- violino, voce
Tiziano Tononi - batteria
Artista visivo-concettuale, pittore informale, videomaker Andrea Rossi Andrea
è un "...bassista di grande talento e di una grandissima immaginazione",
il virgolettato è di
Stefano Pastor
che così lo ritrae nel presentarlo in uno dei frammenti qui impiegati.
Fughiamo subito possibili equivoci: questo non è (non vuole essere) un ritratto
in musica dell'autore, non è la registrazione audio-video di un concerto. ARA (che
sta per Andrea Rossi Andrea, per brevità) realizza qui un video d'autore in cui
la musica (e i musicisti) svolgono un ruolo di primo piano costituendo la materia
prima su cui lavorare.
I frammenti selezionati, sovente brutalmente accostati, provengono da diversi concerti
tenutisi, in contesti vari fra il 2006 e il 2011, alcuni sono estratti dagli stessi
concerti contenuti del precedente dvd "A cuanta paradas de aqui…". Tranquillizziamo
agevolmente quanti già abbiano apprezzato il Dvd citato: qui troviamo musica differente,
altro è il montaggio, che riserva diverse sorprese confermando il metodo di lavoro
dell'artista vicentino, metodo che ha nella ricerca dell'accostamento imprevedibile
uno degli elementi base.
Sarebbe qui fuorviante utilizzare la qualità audio-video del materiale quale criterio
di giudizio, perché questo è volutamente ed ostinatamente low-fi, materiale di scarto,
un insieme "casuale" di oggetti ri-trovati fatti di riprese amatoriali con camere
inesorabilmente fisse, con prese audio di ugualmente bassa, talvolta bassissima,
qualità che ARA utilizza con grande disinvoltura e freschezza.
Selezionando e accostando frammenti di performances, lontane nel tempo e differenziate
per il contesto in cui sono state riprese, ARA continua ad affermare la propria
natura di improvvisatore totale e di artista visivo concettuale. Le pillole, i frammenti
o le sequenze più lunghe si avvicendano e forse la sequenzza potrebbero anche essere,
rivoltata, senza che la struttura complessiva del filmato subisca radicali mutamenti.
Se tornasse a rimontare i medesimi pezzi, Andrea Rossi Andrea potrebbe ri-costruire
un video forse diverso.
A parte le questioni di metodo troviamo qui "spezzoni" assolutamente raccomandabili
e di altissima qualità musicale: il trio ARA-Pastor–Haslam si impegna, su un tempo
parossistico del basso elettrico, in un quadretto free tutt'altro che radicale o
urlato, nel quale rilucono prima lo splendido timbro e l'aplomb del baritonista
inglese, poi la capacità d'ascolto di
Stefano Pastor
che gli permette di dialogare con chiunque senza rinunciare al proprio lirismo e
personale linguaggio.
Nel lungo estratto dal "concerto per pochi intimi" del trio ARA-Bonvini-Pastor,
la musica risulta abrasiva, materica, ritmicamente intensa e insieme lirica, con
il violino di Pastor, volutamene in penombra. Al nucleo dei Nexus, Cavallanti e
Tononi, spetta poi un lungo intermezzo più jazzistico, figlio della tradizione "importata"
da Chicago, laddove ARA limitando la sua estroversione, fornisce un accompagnamento
uniforme, preciso e meravigliosamente adatto alla musica dei due musicisti milanesi.
Con il solo Tononi è protagonista il MIDI electric bass e ci inoltriamo allora
in climi prossimi al rock progressive dei Tangerine Dream o in aree limitrofe. Tutto
viene rimescolato e appare inedito...
Il duo ARA-Pastor, infine, ripreso a Forlì, ci fa capire quanto siano distanti e
vicini i due musicisti e più si allontanano e più la musica acquista incredibilmente
fascino.
Ad ogni cambio di formazione e di scenario, si aprono prospettive dissimili,
si respira un'aria nuova, pur con la costante "immaginativa"/"immaginifica" del
suono del basso dell'artista veneto.
Andrea Gaggero per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 01/05/2012
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