Groovin' High/Kindred Rhythm 2006
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Roberta Gambarini
Easy To Love
1. Easy To Love
2. Only Trust Your Heart
3. Lover Man
4. On The Sunny Side Of The Street
5. Porgy, I's Your Woman Now / I Loves You, Porgy
6. Lover Come Back To Me
7. Two Lonely People, The
8. Centerpiece
9. Guess I'll Hang My Tears Out To Dry - (with James Moody)
10. No More Blues
11. Smoke Get's In Your Eyes / All The Things You Are
12. Too Late Now
13. Mulyi-Colored Blue - (Bonus Track)
14. Monk's Prayer / Looking Back - (Bonus Track)
Roberta Gambarini - vocals James Moody - tenor sax and vocals (3,8) Tamir Handelman - piano (all except 2) Gerald Clayton - piano (2) John Clayton - bass (2,3,5,8,11) Chuck Berghofer - bass (1,4,6,7,9,10,13,14) Willie Jones Iii - drums (1,2,3,5,8,11,14) Joe Labarbera - drums (4,6,7,9,10,13)
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Che bello sentire lo swing "camminare" così fluidamente, in modo così
spontaneo da sembrare un fenomeno naturale, quasi "scontato". E già, quando nella
musica jazz vi sono equilibri millimetrici, cambi dinamici continui con ingressi
e uscite degli strumenti che non flettono mai l'andamento del brano ma, anzi, forniscono
ancora maggiore bellezza all'esecuzione, allora l'ascoltatore si sente "miracolosamente"
a proprio agio. E l'amalgama del tutto è fornita dalla voce chiara, suadente di
una Roberta Gambarini in grandissima forma, vera regina di questo lavoro
e, a sua volta, perfettamente a suo agio tra alcuni trai i più quotati "session
man" della New York jazzistica.
Tamir Hendelman (nominations al Grammy e membro del trio di Jeff Hamilton)
accompagna al piano la jazz singer fornendo classe, raffinatezza. Rilevante anche
la mano del giovanissimo Gerald Clayton (figlio del grande John e
vincitore di varie competition universitarie). Al contrabbasso due vere e proprie
colonne. Il già citato John Clayton (recentemente "faro" dei live di Diana
Krall) e Chuck Berghofer, contrabbassista della "retroguardia" di artisti
come Art Pepper, Shelly Manne, Herb Ellis, Ella Fitzgerald… davvero perfetti in
ogni istante, veri groovemakers di questo album e assoluti maestri nei momenti
di duo con la voce. Alla batteria il contributo di un pezzo da 90 come Joe La
Barbera che, oltre ad aver suonato con personaggi come
Jim Hall,
Phil Woods, Art Farmer, Gary Burton, Art Pepper, Kenny Wheeler,
John Scofield,
Bob Brookmeyer,
Toots Thielemans
è stato, insieme a Marc Johnson, l'ultima sezione ritmica di
Bill Evans.
Ad alternarsi, un altro "debuttante" come Willie Jones III con esperienze
che vanno da Wynton Marsalis a
Kurt Elling,
da Hank Jones a Roy Hargrove. Ultimo, ma non ultimo, un James Moody (*) che
non ha bisogno di alcuna presentazione e che tra voce e sax può considerarsi come
un rubino su un gioiello già prezioso.
Doverosa quindi questa introduzione dei musicisti dell'album della Gambarini anche perché, senza dubbio, sarà stato un onore cimentarsi con artisti
di questo calibro ma anche una sfida di notevole difficoltà vinta col merito di
aver saputo dominare la scena senza intimidirsi mai e dando sfoggio di intelligente
disinvoltura. Come su On the sunny side of the street
e Lover Come Back To Me dove lo scat è abilità
di saltellare sul tempo come una danzatrice che piroetta sul ghiaccio atterrando
con grazia ed eleganza senza mai cadere grazie ad un notevole controllo dell'emissione
e una padronanza dei propri registri. Oppure in ballad sul "filo" della tensione
come "Lover Man", "Guess,
I'll Hang My Tears Out of Dry", "Porgy, Is your
woman now/I Love you, Porgy", "The Two Lonely
People", "Smoke Gets in your Eyes/All the things
you are", "Monk's Prayer/Looking Back"
dove si avverte ancora di più la capacità di Roberta Gambarini di saper dosare
il sustain del proprio strumento, supportata da una pronuncia non
forzata. E ancora il mainstream con swing trascinanti e scorrevoli come
Easy To Love e Centerpiece,
la piacevolezza latina di No More Blues
e Only Trust Your Heart e il caldo tepore delle
blue note di un blues come Multi-Colored Blue.
Easy To Love ha ricevuto una nomination al
Grammy Award 2006 e questo fornisce ulteriore
prestigio al lavoro ma…poco importa, perché è musica di qualità che andrà ben oltre
il premio e saprà conquistarsi consensi e attenzioni collocandosi comunque ai vertici
internazionali del vocal jazz.
Marco Losavio per Jazzitalia
(*) Citazione di James Moody: "Remember this name, R-O-B-E-R-T-A
G-A-M-B-A-R-I-N-I. She'll be the best singer around for quite awhile."
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Data pubblicazione: 16/12/2006
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