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Gmg 43102 (ristampa 2003) distribuzione Venus |
Chet Baker
1959 Milano Sessions
Chet Baker sings and
plays with Len Mercer Orchestra: (28, 29 settembre, 5 ottobre
1959)
1. I should care 2.
Violet for your furs 3. The song is you 4. When I fall in
love 5. Goodbye 6. Autumn in New York 7. Angel eyes 8.
Street of dreams 9. Forgetful 10. Deep in a dream of you
Chet Baker sextet: (25 settembre, 6 ottobre 1959)
11. Lady Bird 12. Cheryl blues
13. Tune up 14. Line for lyons
Chet Baker
Tromba
Renato Sellani
Piano
Glauco Masetti
Sax Alto Mario
Pezzotta
Trombone
Gianni Basso
Sax Tenore
Fausto Papetti
Sax Baritono
Franco Cerri
Basso
Gene Victory
Batteria
Ezio Leoni, Giulio Libano
Arrangiamenti +
Orchestra Milano
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Ritornano sul mercato in una nuova avvincente edizione, le prime registrazioni italiane di Baker quando Chet, acclamato sul Pacifico e addirittura idolatrato nel vecchio continente alla stregua di un novello James Dean, incarnava ancora il sogno americano.
Così bello e felice avrebbe avuto ancora poco tempo prima di trasformarsi in un maudit e attraversare mille vicissitudini: l'arrivo di Baker fu ritardato di un anno rispetto all'accordo firmato con l'allora suo produttore esclusivo
Richard Bock, a causa di un primo periodo di detenzione negli Stati Uniti, e ad accoglierlo furono alcuni dei migliori jazzisti italiani insieme a una soffice orchestra d'archi con i quali si integrò a meraviglia.
Nei dieci brani che attingono al grande canzoniere americano, il trombettista suona morbido e rilassato, emozionale e sincero, alternando voce e strumento senza stancare mai: tra le gemme più preziose, menzione d'onore per " Angel Eyes" e per quel piccolo capolavoro di lirismo che rimane "Deep In Dream", forse mai troppo incensato. Nella seconda parte del disco c'è una breve appendice più muscolare, perché realizzata con il solo sestetto e comunque sotto le insegne della stessa grazia.
Il packaging maliziosamente retrò, con la cover originale insieme alle
foto dell'epoca per una volta passa in secondo piano di fronte a tale bellezza.
Vittorio Pio
04/05/2008 | 1 marzo 1984: ricordo di Chet Baker al Naima Club di Forlì: "La sua voce sottile, delicata, sofferta, a volte infantile, mi è rimasta dentro il cuore per molto tempo, così come mi si sono rimaste impresse nella memoria le rughe del suo viso, profonde ed antiche, come se solcate da fiumi impetuosi di dolore, ma che nello stesso tempo mi sembravano rifugi, anse, porti, dove la sua anima poteva trovare pace e tranquillità. La pace del genio, la pace del mito, al riparo delle tragedie che incombevano sulla sua vita." (Michele Minisci) |
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Data pubblicazione: 25/09/2003
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