A tutti voi ben trovati, mi chiamo Carlo Pasceri e sono un musicista.
Oltre a studiare e suonare, ho la passione di ricercare e trasmettere ad altri quello
che ritengo utile per estendere e approfondire al meglio la conoscenza di questa
meravigliosa disciplina artistica qual è la musica.
Lo farò mediante una prospettiva che si basa più possibile su rigori scientifici
e logici.
Ho deciso di dare il mio contributo perché mediamente riscontro una conoscenza un
po' approssimativa della dimensione del fenomeno musicale, comunque una visione
spesso in contraddizione e poco logica: per giungere a una consapevolezza che doni
serie potenzialità per sviluppi ed estensioni future, è necessaria una completa
e coerente prospettiva delle tecnologie musicali.
La cultura musicale concettuale-teorica (insegnanti, saggisti ecc.) e di conseguenza
pure quella fattuale-pratica (chi compone, chi suona), è immersa in convenzioni
limitanti l'evoluzione del campo di forze e d'azione.
Infatti ancora oggi si confondono tra loro (per citarne solo alcune) tempo, ritmo,
metro, i rapporti tra poliritmia, gruppi irregolari e polimetria; si crede che la
scala maggiore sia la scala più naturale e che è composta di 7 note, che ci siano
scale più consonanti e altre più dissonanti e che gli accordi per quarte sono modali!
Prova della superficiale conoscenza è che siamo invasi da moltissimi strumentisti-performer;
tutti bravini, ma non ci sono idee compositive creative, si limitano a fare cover
o tributi o interpretazioni, insomma siamo nelle sabbie mobili. Mobili, ma pur sempre
sabbie.
In questa sede accennerò solo alcune questioni (per altre e per approfondimenti
con lezioni-seminari posso essere contattato via e-mail ed è disponibile anche il
mio libro "Tecnologia Musicale"): quelle fondamentali matematico-naturali per individuare, perimetrare e quindi comprendere il campo di forze e di azione del fenomeno MUSICA
(oggetto della prima lezione), e quelle che più mi sembrano scorrette comunque parziali
e foriere di esiti "negativi" (inerenti al RITMO, alle elaborazioni delle strutture
delle SCALE e dei sistemi MODALE-TONALE).
Affronteremo il concetto e la pratica di STILE e lo definiremo, insieme con GENERE
e cliché (lick): così sapremo che cosa sono e da cosa sono determinati e quindi
da quali elementi musicali sono costituite le connotazioni e le denotazioni, che
tanto ci aiutano a comporre, analizzare, arrangiare e gustare tutte le musiche.
Cercheremo di fare luce pure sulle procedure di produzione sonora (articolazione
e pronuncia) e quindi cos'è una tecnica e che peso ha nella musica.
Un accento lo pongo su quello che d'altra parte è la grande peculiarità di questa
meravigliosa disciplina artistica: la quarta dimensione, il TEMPO. Con annesse 2
analisi di 2 brani zeppi d'incredibili stratificazioni metrico-ritmiche (La musica
e l'enigma del tempo).
Ci sono anche 2 analisi critiche di altrettanti standard diversamente impostate
sia tra loro sia in assoluto.
D'altra parte in questo fantastico sito Jazzitalia (che ringrazio per la gentile
ospitalità) troverete una pletora di argomenti e approfondimenti specifici su pratiche,
tecniche, storia, trascrizioni di assoli, diagrammi, diteggiature e così via, che
sicuramente arricchiscono e completano qualunque teoria sulla musica si possa fare;
ovviamente soprattutto sul Jazz.
Questa che ci accingiamo di compiere insieme è solo una breve escursione, infatti,
questa brevissima serie di scritti è solo una minima parte degli aspetti della musica,
e non è predisposta organicamente ma è magmatica e ribollente informazioni apparentemente
eterogenee, ma che completano e più spesso riformano alcune nozioni ortodosse diffusissime.
Tuttavia spero si possano ottenere sin da subito stimoli e spunti che spingano oltre
la vostra curiosità: basta lasciare raffreddare questa massa informativa che si
consolida come il granito, offrendo così formidabili appigli per issarvi su per
questo incredibile sentiero. Buon viaggio.
Per approfondimenti, il libro è disponibile anche presso
www.amazon.it
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COMMENTI | Inserito il 21/3/2013 alle 22.11.45 da "thetamax" Commento: Complimenti per la "seducente" introduzione.....se fossi un musicista credo che avrei più di una domanda da farti....buon lavoro! | |
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Data pubblicazione: 17/03/2013
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