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Claudio Giambruno 5tet feat. Dino Rubino
Moon Is Here
Jazzy Record Label 2012 JR0007, distr. EGEA
1. Song For Stef
2. Blu dalla finestra
3. Sonnie The Cat
4. Voce vai ver
5. Moonlight Serenade
6. Moon Is Here
7. My Pictures
8. Springtime
Claudio Giambruno - sax tenore e
soprano (5)
Dino Rubino
- tromba e flicorno (4, 5, 7)
Fabrizio Brusca - chitarra
Seby Burgio - pianoforte
Diego Tarantino - contrabbasso
Emanuele Primavera - batteria
La Sicilia sforna talenti e mantiene alto il vessillo del jazz,
la storia del jazz. Insomma, buon sangue non mente e mentre tutta la regione si
distingue per iniziative spettacolari e didattiche di particolare pregio, i suoi
"figli" si danno un gran da fare con ottimi risultati. Prova ne è Claudio Giambruno,
trentenne sassofonista palermitano, anche flautista, con la sua opera prima "Moon
Is Here", per buona parte autografa, fatta eccezione per due standard diametralmente
opposti: "Voce vai ver" di Antonio Carlo Jobim e "Moonlight Serenade"
di Glenn Miller, che si apparentano a una intensa composizione del valente pianista
Giovanni Mazzarino,
"Springtime".
Il quintetto, tutto siculo, ospita
il conterraneo
Dino Rubino qui impegnato alla tromba e flicorno a ricamare le
melodie di Jobim già disegnate dal lirico tenore di Giambruno, ricco, caldo e potente
e architettate dalle corde irreprensibili per la precisione ritmica di Fabrizio
Brusca. Si ripete nell'arrangiamento downtempo di "Moonlight Serenade", questa
volta con particolare chiarezza espositiva e con una cantabilità delicata che avvolge
la melodia. Mette la sordina, costruendo grappoli di note al limite dello scivolamento
in "My Pictures", romantica composizione di Giambruno, che sembra citare
il migliore cantautorato italiano nella sua costruzione armonica.
Giambruno ha una particolare dimestichezza con il modern mainstream,
che padroneggia sia in fase compositiva che esecutiva, anche se il suono del suo
tenore – e del soprano nell'evergreen di Glenn Miller – è sorprendentemente vicino
alla migliore tradizione sassofonistica. Un suono caloroso dalla soavità insieme
forte e carezzevole che si risolve in uno sviluppo melodico armonioso della frase,
che sa ben fiorire in esplorazioni modali di particolare spessore, come nella bella
"Song For Stef", dedicata dal leader a
Stefano D'Anna
che ha ricoperto un ruolo fondamentale nella sua crescita artistica.
Giambruno dialoga con piacere con la sua ritmica, capitanata
dal talentuoso pianista Seby Burgio (co-leader del trio Urban Fabula) con
preziosi interscambi che si muovono tenuti per mano dalla fantasia ritmica di
Emanuele Primavera e dal sostegno solido e imprescindibile del contrabbasso
pieno e ben legnoso di Diego Tarantino ("Blu dalla finestra", "Sonnie
The Cat" arricchita dal discorso melodico opportunamente equilibrato della chitarra
di Brusca).
Un disco di valore, legato alla tradizione senza mai cadere nelle
trappole della banalità. Profuma di Sicilia e d'America dalla testa ai piedi, anche
nella fresca e valida etichetta Jazzy Record, palermitana doc.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 16/09/2012
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