Sergio Burgio - Alberto Fidone - Peppe Tringali
Urban Fabula
Abeat Records 2011 AB JZ 098
1. Urban Fabula
2. Albori all'imbrunire
3. Someday My Prince Will Chat
4. Travel
5. Guardie e ladri
6. Round Midnight
7. Black And Forth
8. On Green Dolphin Street
9. La marcia dell'ultimo Moschettiere
10. Flashback
Seby Burgio - pianoforte
Alberto Fidone - contrabbasso
Peppe Tringali - batteria
Via Pasubio, 6 21058 Solbiate Olona
(VA) tel/fax +39 0331 376380
E meno male che i soliti malpensanti vanno recitando, da tempo, orazioni funebri
del piano trio; e da buone prefiche giù a versare lacrime in ricordo di questo o
di quello, oramai passati a miglior vita. Alla stregua dei fedeli sostenitori dell'assioma:
"il jazz italiano, quello buono, è suonato dai soliti". I cui nomi, per pudore di
chi scrive, è meglio non declinare.
I tre giovani uomini siculi che rispondono ai nomi di Seby Burgio, Alberto Fidone
e Peppe Tringali smentiscono i parrucconi ed il loro luoghi comuni. Fortuna vuole,
inoltre, che vi sia qualcuno – discograficamente parlando – che se ne accorge; nel
caso di specie Mario Caccia, patron dell'etichetta Abeat, sempre particolarmente
attenta a quanto di nuovo si muove in Italia. Urban Fabula sprigiona tanta energia,
non quella gratuita ed artefatta, ma quella genuina, nata sotto il segno di un progetto
ben calibrato e sentito. Due evergreen: una fluida rivisitazione della monkiana
Round Midnight, dalle mille sfaccettature armoniche, senza perdere mai di
vista il tema ed il senso del discorso; On Green Dolphin Street
sottoposta ad un massiccio labor limae, senza nulla togliere al capolavoro
di Kaper e Washington. Paio che fa terno con Someday My Prince Will Chat,
firmata dai tre musicisti siciliani, ma una chiara parafrasi "internettiana" della
disneyana Biancaneve. Un grande rispetto per la tradizione, senza chinare troppo
la testa e lasciarsi andare ad inconsistenti emulazioni, come spesso accade. Sette
gli originals, perlopiù firmati a sei mani, che mettono in scena un profondo
lirismo coniugato ad un mainstream dalla declinazione europea (Urban Fabula);
evidenziano parallelismi armonici e modifiche del volume del suono, rimarcando la
cifra espressiva di Seby Burgio (Albori all'imbrunire); palesano una torrida
tensione armonico-ritmica, dal pianissimo al fortissimo, con il ventenne pianista
siracusano sempre pronto a giocare con le note eurocolte (Travel).
Il trio si trova a meraviglia, pulsa sotto le corde di Alberto Fidone e vibra
attraverso piatti e tamburi di Peppe Tringali, entrambi eccellenti. Seby Burgio
ha un tocco così moderno da sembrare antico. E' capace di trasformare la tastiera
in un arcobaleno: swingante, tagliente, muscolare quanto basta; un tocco delicato
che si unisce ad un attacco potente, ad una definizione precisa delle note all'interno
della linea melodica.
Urban Fabula è, insomma, un gran bel disco.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 13/01/2012
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