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Giulio Stracciati Trio Boy
Mares
Drycastle Records DR – 039 (2010) Registrato nel 2010 al Topostudio e mixato al Jdani di Siena
1. Mammola (Stracciati)
2. Juli O' (Petreni)
3. Little Talk (Stracciati)
4. Relax (Franco Godi)
5. Leon (Stracciati)
6. Fran (Stracciati)
7. Yours Is The Light (Carlos Santana)
8. Topos (Stracciati)
9. Teres (Stracciati)
10. Taste Of Honey (Bobby Scott e Ric Marlow)
Giulio Stracciati - chitarra
Franco Fabbrini - contrabbasso
Francesco Petreni - batteria
Special guest
Stefano "Cocco"
Cantini - sax
web: www.drycastle.com
Venuto fuori da quel crogiolo musicale rappresentato dai seminari di
Siena Jazz,
ove oggi è docente di improvvisazione di chitarra, teoria musicale e musica d'insieme,
Giulio Stracciati ha al suo attivo una decina di cd, usciti nell'arco di
17 anni per etichette italiane come Pentaflowers e Drycastle, e per un'etichetta
svedese, la Iriradio Records. In questo "Mares" ancora per la Drycastle, con la
collaborazione già collaudata in passato del batterista Francesco Petreni
e del sassofonista Stefano "Cocco" Cantini, e con il contrabbassista Franco Fabbrini,
Stracciati costituisce un trio e un quartetto che si alternano tra sette brani originali,
sei composti dal chitarrista e uno dal batterista, e tre cover: Relax (la
conosciamo tutti, è la sigla della pubblicità del Fernet Branca), Yours Is The
Light di Santana (dal celeberrimo album "Lotus" del 1975), e Taste of Honey,
uno standard pop reso celebre dall'interpretazione resane dai Beatles, suonato tra
gli altri da Paul Desmond,
Chet Baker,
Sarah Vaughan, Tony Bennett.
Stracciati ha un approccio musicale meditato e strutturato intorno a una concezione
di prudente aderenza alla tradizione. Il suo fraseggio, ispirato ai modelli chitarristici
più classici in ambito jazzistico, è semplice ma rivela una solida padronanza dell'armonia,
e la sonorità della sua chitarra elettrica è pulita, pressoché priva di effetti.
L'unico brano in cui la formazione osa un po' di più sul piano improvvisativo è
"Leon", che parte con la citazione di un brano reso celebre da Morandi, per poi
sfrangiarsi in una varietà di momenti, sino al ritorno al tema. Giovano al cd le
atmosfere latin del brano di Santana, l'aura pop del tema di Taste of Honey
e gli interventi del soprano di Cantini, sempre perfettamente calibrati.
Gli altri componenti del gruppo fanno la loro parte con professionalità, ma senza
particolari slanci.
Vincenzo Fugaldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 20/02/2011
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