Nel prologo al corso ho annunciato che le due mete da raggiungere con il primo anno di studi, sarebbero state le due strutture "standards" del jazz il
blues
e il
Rhythm change.
Se il blues è stato ampiamente trattato nei
capitoli 11-12-13-14-15-16, l' "anatole" ha
ritardato la sua apparizione a causa delle sue sequenze accordali, in esse, infatti,
alloggiano tutte le risorse armoniche che hai appreso dalle
lezioni 18->24.
Il Rhythm change, come d'altronde il blues, è frequentatissimo nelle jam-session,
dunque la pratica "after-hours" ti obbliga a conoscerlo alla perfezione, sia nella forma
standards, sia negli aspetti modificati dall'evoluzione del jazz.
Talune volte il rhythm change è identificato con l'appellativo di "Anatole" una
terminologia idiomatica di cui s'ignora l'etimologia; se ti chiedono di suonare un anatole
adesso sai cosa pretendono da te.
Quando George Gershwin, nel 1930, allestì lo show per Broadway "Girl crazy" non avrebbe
mai immaginato che il suo brano "I've got rhythm" sarebbe diventato una delle strutture
basilari della musica afro-americana; i "cambi" furono prestamente accolti ed adottati dai
jazzisti; l'epopea bop elevò questa composizione al ruolo di cardine strutturale
identificandola con l'appellativo di "Rhythm change" (cambi degli accordi di I've got rhythm).
I jazzisti nel tempo hanno sconvolto il "change", sono nate nuove melodie, accordi complessi e
aggiornati sono stati adottati nella struttura, il tutto però nel rispetto della fisionomia
musicale tracciata da Gershwin.
La struttura di un "anatole" è modellata su 32 battute divise in quattro sezioni da 8
A-A'-B-A', i turnarounds rappresentano l'aspetto portante insieme ai II-V-I
e alle "dominanti in caduta" lungo il ciclo delle quinte ...calma adesso delucido!
Malgrado molti affermino che "I've got rhythm" sia costellata da 32 bars in realtà è composta
da 32+2 bars; l'ultima A' è prolungata di due misure; il file in real audio, tratto
dall'opera originale, dimostra che non ho proferito "corbelleria" sebbene l'orchestra faccia
ingresso sul battere della decima battuta della seconda A'.
I've Got Rhythm
Ecco la progressione armonica di "I've got rhythm" priva delle due battute aggiunte:
A
Bbmaj7 Gm7 |
Cm7 F7 |
Bbmaj7 Gm7 |
Cm7 F7 |
Bbmaj7 Bb7 |
Ebmaj7 Eb-7 |
Bbmaj7 Gm7 |
Cm7 F7 |
A'
Bbmaj7 Gm7 |
Cm7 F7 |
Bbmaj7 Gm7 |
Cm7 F7 |
Bbmaj7 Bb7 |
Ebmaj7 Eb-7 |
Bbmaj7 F7 |
Bbmaj7 |
B
A'
Bbmaj7 Gm7 |
Cm7 F7 |
Bbmaj7 Gm7 |
Cm7 F7 |
Bbmaj7 Bb7 |
Ebmaj7 Eb-7 |
Bbmaj7 F7 |
Bbmaj7 |
Questo è il canovaccio seguito dai jazzisti, la tonalità più
rispettata è Bb maggiore perché particolarmente gradita ai sassofonisti, ciononostante alcuni
pezzi se ne discostano come "Salt Peanuts" di Gillespie/Clark in
F maggiore o
"Cotton Tail" di Duke Ellington in
Ab maggiore. Adesso provo a frammentare
l'anatole cercando di capire la sua composizione, riferendomi ad una struttura
largamente diffusa leggermente differente rispetto a "I've got":
A
Bbmaj7
G7
|
Cm7 F7 |
Bbmaj7 G7 |
Cm7 F7 |
Fm7
Bb7 |
Ebmaj7 Eb-7 |
Dm7 G7 |
Cm7 F7 |
Le quattro battute iniziali denotano due turnarounds in Bb maggiore diversificati
dalla dominante secondaria; Gm7 (VI in Bb maggiore) varia in G7.
Nella 5 e nella 6
cambio di tonalità di quinta giusta discendente; da Bb maggiore si transita ad Eb
maggiore attraverso un II-V-I (| Fm7 Bb7 | Ebmaj7 |) al quale è aggiunto
un Eb-7, che è la sostituzione di tritono della dominante del successivo
Dm7 (A7->Dm7 = Eb7->Dm7), tramutato in minore attraverso uno scambio parallelo
(...calma e sangue freddo!). Le ultime due bars ospitano un altro turnaround in
Bb maggiore che attua il solito trucchetto; Dm7 sostituzione primaria di
Bbmaj7, G7 dominante secondaria.
A'
Bbmaj7
G7
|
Cm7 F7 |
Bbmaj7 G7 |
Cm7 F7 |
Fm7
Bb7 |
Ebmaj7 Eb-7 |
Cm7
F7 |
Bbmaj7 |
Tutto si ripete fino alla misura 15 dove il turnaround è sostituito da un riposante II-V-I
in Bb maggiore (tanto per cambiare) che conduce alla spigolosa B. Questo minimo cambio
armonico fa' sì che la lettera di riconoscimento, nell'analisi strutturale, sia A' e
non A
Se nelle due A e A' la successione è molto "cespugliosa" (due accordi per battuta), il
"Bridge" esagera al contrario, quattro voicings per 8 bars:
B
Una serie di V7 si rincorrono lungo il ciclo delle quinte discendendo. Il successivo
periodo essendo una A' replica perfettamente le condizioni precedenti.
Tutto il lavoro preliminare con le sostituzioni nei turnarounds può essere
riversato sulla struttura dell'anatole; sperimenta nuove progressioni armoniche utilizzando le
tecniche che oggi conosci. Molti nella B tendono a precedere ogni accordo di dominante
con il proprio IIm7:
B
altri operano, in questo bridge, delle sostituzioni di tritono su G7->Db7 e F7->B7 in modo da
ottenere una serie cromatica discendente di V7:
B
Con l'anatole hai ricomposto finalmente il puzzle, tutti gli elementi studiati in separata
sede si mescolano in questa granitica impalcatura armonica. Come il blues, il rhythm change
deve assurgere al ruolo di terreno privilegiato di sperimentazione, per me lo è stato e lo sarà
sempre tant'è che ne composi uno e lo registrai quattro anni fa' sul mio primo disco, se vuoi
rovinarti puoi ascoltarlo… beccati questo real!
Formosa
PARTITURE
Studiando, il primo passo da compiere è l'interiorizzazione a memoria di quanti più rhythm
changes possibili; siccome i più famosi sono stati concepiti da autori bop, nel rispetto delle
altezze scritte dei temi, dello stile e per non fare cozzare la mano sx con la dx, prima
accompagna la melodia che suoni con i Bud Powell voicings (assi di 3a, 6a, 7a, 10a, vedi
argomento 17), poi completa con la dx i voicings di Bud come se stessi accompagnando un
solista e, impostata un velocità metronomica rapida, immagina d'essere parte integrante di
un combo ritmico accentando secondo le solite direttive del levare. Per il momento prova,
fra qualche tempo ti proporrò delle tecniche ritmiche per sostenere al meglio un
improvvisatore.
Nell'anatole sperimenta anche i Kelly-Evans, quelli esplosi (Boom!!), se non ricordi come
costruirli consulta il capitolo 10, ti garantisco in un contesto be-bop sono molto
efficaci.
Del rhythm change ho in questa sede soltanto sviscerato l'aspetto armonico, nelle prossime
lezioni affronterò la parte riguardante l'improvvisazione; imparerai a usare la
scala eolia sui turnarounds e la misolidia sul bridge, concludendo così il primo anno di corso.
Nell'elenco in basso ho raccolto una serie di anatole, i più diffusi, alcuni potrai
evitarli
nelle jam altri proprio no, quindi...
-
Down for double - Freddie Green
-
Flintstone's theme - Bryson/Goldberg
-
Good bait - Tadd Dameron
-
Lady blues - Roland Kirk
-
Lester Leaps in - Lester Young
-
Moose the mooche - Charlie Parker
-
Red cross - Charlie Parker
-
Thriving on a riff - Charlie Parker
-
Dexterity - Charlie Parker
-
Steeple chase - Charlie Parker
-
Anthropology - Charlie Parker
-
Oleo - Sonny Rollins
-
No moe - Sonny Rollins
-
Rhythm a ning - Thelonious Monk
-
Salt peanuts - Gillespie/Clark
-
Tippin' - Horace Silver
-
Cotton tail - Duke Ellington
-
The theme - Miles Davis
-
The serpent's tooth - Miles Davis
-
Crazeology - Benny Harris
-
The eternal triangle - Sonny Stitt
-
Webb city - Bud Powell
-
Bouncing whit Bud - Bud Powell
-
Bud's bubble - Bud Powell
-
Jumpin at the woodside - Count Basie
-
Altoitis - Oliver Nelson
Ultima annotazione, per quanto riguarda il brano " Crazeology" del trombettista
Benny Harris
è straordinariamente simile, oserei affermare quasi identico, a
Bud's Bubble
di Bud
Powell tant'è che erroneamente è attribuito, nell'intestazione di molte partiture, a quest'ultimo. Benny è già abituato a questi cambi di paternità la sua celeberrima
"Ornythology" tutti sentenziano sia di Parker... Pensa te!
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Data pubblicazione: 16/12/2002
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