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Lezione 2: Tecnica Per Spazzole Jazz – Colpi Laterali
di Paolo Lattanzi

Cosa Sono i Colpi Laterali Lunghi e Corti Con le Spazzole
Lo scorso settembre ho scritto un articolo intitolato Un'Introduzione All'uso Delle Spazzole (link), dove ho esaminato come produrre suoni lunghi di tipo legato utilizzando movimenti circolari, una parte fondamentale della tecnica per spazzole.



In questo articolo descriverò un'altra area importante della tecnica per spazzole: i suoni di tipo staccato. Esploreremo come produrre tipi di suono diversi; le spazzole hanno possibilità quasi infinite e visto che diversi contesti musicali richiedono approcci diversi, avere opzioni a disposizione è una buona cosa!

Il primo insegnante con cui ho avuto l'opportunità di studiare spazzole in modo approfondito è stato Jon Hazilla al Berklee. Jon è un vero maestro con le spazzole, in possesso di una gran tecnica e di un concetto musicale davvero sofisticato. Una delle cose più importanti che ha condiviso con me è stata quella di pensare sempre musicalmente, e di trasporre le tecniche batteristiche in modo tale da evidenziare le qualità caratteristiche delle spazzole invece che imitare le bacchette. Il contenuto di questo articolo è ampiamente influenzato da quello che ho imparato da Jon.

La Tecnica
Di base ci sono due modi di eseguire suoni corti e staccati con le spazzole. Il primo è tramite movimenti verticali, ovvero una traduzione diretta dalle bacchette (il metodo più comunemente adottato), l'altro utilizza movimenti laterali.

I colpi laterali portano una prospettiva completamente nuova sulle spazzole. Tecnicamente un colpo laterale si esegue facendo in modo che la spazzola tocchi brevemente la pelle mentre la attraversa lungo la sua lunghezza, un po'come una palla che rimbalza lungo una superficie mentre si muove in avanti. La qualità del suono prodotto in questo modo è diversa perché mentre in un colpo verticale i filamenti di cui è formata la spazzola non sfregano contro la pelle, in un colpo laterale – per quanto breve – il suono è sempre prodotto dai filamenti che scorrono sulla pelle. Questo influenza timbro, risonanza e sustain.

La differenza più importante tra i due approcci però sta nel movimento in se. Quando si utilizzano movimenti laterali i punti di inizio e fine delle mani sono sempre ai lati opposti del tamburo, aprendo una porta su possibilità molto interessanti.

Questo video dimostra colpi corti singoli staccati.


Come potete vedere, il movimento interessa per lo più i polsi, ed i colpi sono eseguiti secondo il seguente ciclo:

  • R basso/verso di se
  • L basso/verso di se

  • R alto/verso fuori
  • L alto/verso fuori

Facciamo un ulteriore passo in avanti: studiando questo colpo più da vicino noterete che lasciando le spazzole a contatto con la pelle per più tempo possiamo produrre suoni lunghi.

Questi suoni lunghi sono comunque di tipo staccato. Tecnicamente è possibile produrre dei legati utilizzando colpi laterali ed evitando di produrre accenti, ma in questo articolo ci occuperemo solo di staccato, che è l'utilizzo più comune di questa tecnica.


Nei video avrete notato che la pelle è piuttosto usata. Ho deciso di non montare una pelle nuova proprio per dimostrare che è possibile ottenere un volume soddisfacente con le spazzole anche in condizioni non ottimali. Ho voluto mostrare uno scenario realistico dove ci sono imperfezioni nel suono: la batteria è uno strumento profondamente analogico, e le spazzole sono lo strumento più analogico tra tutte le percussioni. La più piccola imperfezione sulla pelle interagisce con i filamenti producendo variazioni inaspettate nel suono: questa è la realtà quotidiana del nostro strumento, e credo che vada accolta.

Pratica
Ora che abbiamo fatto conoscenza con questi due tipi di suoni, esploriamo la tecnica.

Come si può vedere nei video, le spazzole sono basse e quasi parallele al rullante, cosa importante per mantenere controllo e fluidità. Io suono "match grip" ma queste tecniche sono perfettamente utilizzabili con l'impugnatura tradizionale. Inoltre, io generalmente prediligo il suono delle spazzole con la cordiera alzata, ma anche questa è solo una preferenza.

E' importante rimanere rilassati, impugnare le spazzole fermamente ma senza tensione e concentrarsi nell'ottenere un suono omogeneo: ogni colpo deve produrre lo stesso suono. Ogni variazione in velocità o traiettoria mentre le spazzole sono a contatto con la pelle risulterà in una percepibile alterazione del suono.

Riassumendo, lavorate sui seguenti esercizi:

  • Esercizio 1 – Eseguire suoni corti
    • Dedicate tutto il tempo necessario per familiarizzarvi con i movimenti. Al momento il metronomo non è necessario. Assicuratevi che questi siano fluidi, e che le spazzole siano impugnate in modo che l'intero "ventaglio" sia a contatto con la pelle. Se notate che uno dei lati è sollevato, o che i filamenti sono compressi, significa che dovete aggiustare l'impugnatura o l'angolazione. Inoltre, prestate attenzione a dove si trova ogni spazzola relativamente al rullante, più siete vicini al parallelo più il suono sarà omogeneo. E' inevitabile che le traiettorie delle spazzole si sovrappongano: la spazzola che si muove successivamente deve passare sopra. Fate riferimento ai video ed assicuratevi di eseguire i movimenti correttamente. Nota: i suoni corti suonano meglio se eseguiti con le "punte" delle spazzole.

    • Accendete il metronomo e lavorate su velocità ed accuratezza eseguendo quarti, ottavi, terzine di ottavi e sedicesimi come descritto nell'immagine sotto, ognuno per quattro battute, avanti e indietro come nei video.

"long and short practice"

  • Esercizio 2 – Come sopra, producendo suoni lunghi
    • Notate che al contrario dei suoni corti, i suoni lunghi suonano meglio se si usa una maggiore superficie del "ventaglio", basterà cambiare di poco l'angolazione delle spazzole e premere leggermente contro la pelle.

A causa della natura di questa tecnica, maggiore sarà la velocità di esecuzione (tempo) maggiore sarà la difficoltà nell'udire la differenza tra colpi lunghi e brevi. A tempi più veloci le spazzole si muovono sulla pelle in minor tempo, risultando i colpi più corti. Man mano che si aumenta la velocità la differenza tra questi due tipi di colpi diventerà virtualmente inesistente.

Questi esercizi sono disegnati per sviluppare agilità con i movimenti laterali. E' importante tenere a mente che suonare jazz con le spazzole richiede un approccio organico, e che molti batteristi concordano che le spazzole suonano al meglio quando una è sempre attiva sulla pelle. Colpi corti ed isolati possono suonare aspri, cosa desiderabile o no a seconda dei casi.

I colpi di tipo staccato sono molto importanti nella tecnica per spazzole e quando combinati con i movimenti circolari descritti nel mio primo articolo completano un quadro pieno di sfumature, timbri, possibilità ritmiche, linee e colori. Sperimentate!

Nella seconda parte vedremo come utilizzare colpi lunghi e corti in modi musicali e creativi. Alla prossima!



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Data pubblicazione: 08/12/2016

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