, data l'impossibilità
di inclinare i tamburi in questo caso. Fino ad arrivare all'utilizzo di un rullante
senza inclinazione anche per molti batteristi che utilizzano la Traditional Grip.
Foto 1
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Foto 1-a
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Prima di analizzare le varie impugnature, ho l'obbligo di fare un piccolo
preambolo mediante alcune regole FONDAMENTALISSIME. Ricordate che a prescindere
dalla tecnica e dall'impostazione che usate, dovete sempre:
- Impugnare le bacchette nel modo più naturale possibile.
- Suonare nella maniera più rilassata possibile.
- Trovate un vostro punto di equilibrio e cioè la vostra impostazione, la
vostra impugnatura, insomma il modo di impugnare e suonare PIU' COMODO per voi,
il modo PIU' NATURALE!!!
- E regola importantissima IL MINIMO DEI MOVIMENTI PER IL MASSIMO DELLE NOTE
DA ESEGUIRE!!!
Allora, adesso procediamo un passo alla volta. Iniziamo con l'imparare
ad impugnare la bacchetta sinistra.
Traditional Grip
Alziamo l'avambraccio sinistro formando un angolo di tra avambraccio e braccio
superiore,e in modo che l'avambraccio sia parallelo al suolo; estendendiamo la mano
come se la volessimo dare a qualcuno per salutarlo, in questo modo (Foto 2):
Foto 2
Ora bisognerà porre la bacchetta nell'incavo che viene a formarsi tra
pollice ed indice (Foto 3).
Foto 3
Questo sarà il fulcro della nostra impugnatura!!!
Adesso bisognerà adagiare sopra la bacchetta indice e medio ed il pollice
poggerà sulla giuntura tra la prima e la seconda falange del dito indice (Foto
4).
Foto 4
Le altre due dita (anulare e mignolo) sono poste al di sotto della bacchetta
ed in effetti non vengono usate, sono solo di appoggio.
Adesso analizziamo la mano destra, partendo anche qui da quella
che era l'impostazione classica ed i movimenti dei vecchi suonatori di tamburo da
banda.
Quello che è importante qui è il fulcro, che è tra pollice e
medio (Foto 5).
Foto 5
Questo era per permettere movimento del polso in senso rotatorio di entrambi
i polsi, coadiuvati dagli avambracci, anziché movimenti perpendicolari, in questo
modo (Foto 6 e 7):
Foto 6
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Foto 7
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Se ci pensate bene è l'unico movimento possibile naturale con questa
impostazione.
Questa impostazione, trasportata al drum-set, ed utilizzata quasi sempre
in ambito jazzistico, prevede l'automatico utilizzo della splendida tecnica di
Moeller, con i suoi movimenti dell'up, tap, down stroke. Ma di questo
parleremo nelle prossime lezioni…
Ovviamente da questa impostazione e queste tecniche, prendono spunto tutte
le impostazioni e tecniche moderne.
Comunque c'è da dire a questo punto, che molti jazzisti che venivano a
suonare in Europa, apprendevano qui le varie tecniche come la GERMAN e la
FRENCH, e le importavano in America, miscelandole con quella classica e adattandole
alle proprie esigenze e al proprio drumming.
E dunque andiamo velocemente ad analizzare le tre impostazioni, note come
MATCHED, ma ripeto, tranquillamente miscelabili con quella classica, ovvero
utilizzando una delle 3 a destra, e con la sinistra l'impugnatura classica, per
esempio.
German Grip
Questa impugnatura, permette innanzitutto di utilizzare la potenza dei
polsi, a discapito della velocità. Il fulcro è tra indice e pollice (Foto 8).
Foto 8
I dorsi delle mani sono rivolti verso l'alto, e le braccia sono disposte
in modo abbastanza largo e rilassato. I movimenti del polso sono perpendicolari
verso l'alto. Nel dover essere ancora più potenti è possibile aiutarsi con gli avambracci
(Foto 9).
Foto 9
Questa impugnatura era usata anche da molti jazzisti, per esempio
Art Blakey, il quale impugnava la sinistra in modo classico, e la destra
con quella germanica, e suonava il piatto con questa impugnatura. Essa può esser
utile per chi ha il ride abbastanza alto rispetto al rullante, per la facilità di
mantenere sempre la stessa impostazione sia sul rullante che sul piatto,
laddove molti musicisti suonano il rullante con la GERMAN (o AMERICAN
a volte).
French Grip
Questa impugnatura, permette di sfruttare al massimo il movimento
delle dita. Il movimento del polso è limitatissimo, se non in senso rotatorio. E'
un'impugnatura che permette un suono molto delicato e di suonare molto velocemente,
a discapito della potenza. Ma la potenza la si può raggiungere anche qui aiutandosi
con gli avambracci, a discapito però della velocità. Anche questa GRIP è
usata da molti jazzisti, soprattutto sul piatto, quando bisogna essere veloci, e
quando bisogna essere delicati, o entrambe.
E' l'impostazione usata da Billy Cobham per intenderci.
Anche qui il fulcro è tra indice e pollice, i quali in questa impostazione sono
rivolti verso l'alto, ed il dorso della mano è rivolto verso l'esterno, in questo
modo (Foto 10 e 11).
Foto 10
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Foto 11
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Le mani sono quasi parallele tra di loro, e di conseguenza anche le bacchette,
non lasciando più che si formi tra di esse quel famoso angolo, quel famoso triangolo
con il vertice rappresentato dalle due bacchette. La Foto 12 infatti rappresenta
quello che succede con le altre impostazioni; la Foto 13 quello che succede
con la FRENCH.
Foto 12
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Foto 13
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American Grip
Questa impugnatura è una via di mezzo tra la GERMAN e la
FRENCH. Nel senso che le mani sono rivolte in modo obliquo, quindi né con
i dorsi verso l'alto, né verso l'esterno, ma in una via di mezzo, come dicevo (Foto
14).
Foto 14
Essa permette contemporaneamente controllo di polso e di dita, e ovviamente
degli avambracci, ma sfruttando di ciascuna tecnica solo una percentuale. Quindi
non pieno controllo di dita o di polsi, ma un po' e un po' (Foto 15 e 16).
Permette però di miscelare rapidamente velocità a potenza.
Foto 15
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Foto 16
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Conclusioni
Allora, spero di essere stato esaustivo, e cercherò di esserlo ancora
di più nelle prossime lezioni, dove cercherò di spiegarvi quali sono i movimenti
ideali per ciascuna impostazione. Però vorrei darvi qualche consiglio ed esprimervi
il mio pensiero. Innanzitutto molti si domanderanno (come me a suo tempo) quale
impugnatura sia migliore e quale impostazione: a mani uguali, classica…Allora, io
penso che siano tutte valide, ognuna ha le sue prerogative, per cui ognuno dovrebbe
adattarle a seconda del proprio stile e delle cose che suona. Inoltre, personalmente,
sono dell'avviso di impararle bene tutte, in modo da ottenere:
- Il controllo del proprio corpo
- Il controllo delle bacchette
- Versatilità
- La possibilità di cambiare di volta in volta impostazione, a seconda di
quello che bisogna suonare, ed il suono che bisogna ottenere.
Quindi io penso che in questo modo si possa davvero controllare bene lo
strumento, ed avere possibilità di fare tante cose diverse, senza essere legati
al fatto di non poter suonare certe cose perché la propria impostazione non glielo
permette; oppure per ottenerle costa un sacrificio enorme (che a volte sfocia nella
sfiducia e nell'abbandono dello studio), quando magari le stesse cose possono essere
ottenute con facilità con un'altra impostazione o impugnatura. Voglio dire che bisogna
che siamo noi a controllare lo strumento, e non viceversa, senza essere condizionati
dalla posizione delle mani, l'altezza del piatto o del rullante, dei tom, e bla,
bla, bla. Insomma bisogna essere in grado di poter suonare in qualsiasi condizione,
e per fare questo c'è bisogno di controllo.
In più come ho detto prima, ricordate sempre di cominciare da un punto
di partenza che è fondamentale per tutto il resto: cercate la vostra posizione,
impostazione e impugnatura più naturale e più comoda possibile. E soprattutto
relax nei muscoli quando si studia e si suona.
Per quanto riguarda l'uso della TRADITIONAL o della MATCHED,
anche qui è un discorso di comodità. Il grandissimo Tony Williams,
diceva che nei suoi soli, se doveva suonare sul rullante, usava la TRADITIONAL,
ma quando si spostava sui tom suonava a mani uguali, perché così gli era
congeniale. Per cui anche qui è un fatto di comfort. Non esistono regole fisse!
Esistono le regole personali! L'importante è il risultato!
Secondo me la tecnica dovrebbe servire esclusivamente a questo: al controllo
delle bacchette e del proprio corpo, e non, come dico sempre, a fare i giocolieri
su e giù per il drum-set, ma ad esprimere groove, gusto e musicalità con
fantasia (vedi
Roberto
Gatto)…almeno questo è il mio pensiero!
Poi le impostazioni sono anche un fatto di scelta, vedi Virgil Donati
che suona tutto con la TRADITIONAL; e per di più esclusivamente con controllo
di polso; oppure l'ottimo
Pietro Iodice
(per restare in Italia), che suona Jazz con la MATCHED…per cui a voi la scelta…ma
ricordate: senza conoscere le cose, non si può scegliere…
Io personalmente uso molto l'impostazione classica, con il fulcro tra
pollice e medio, ma il polso destro rivolto abbastanza verso l'alto (tipo GERMAN),e
poi cambio impugnatura continuamente mentre suono, a seconda se suono sul rullante,
o sul piatto, o devo rullare in velocità (magari un rullo a 1), e quindi mi servono
le dita, oppure mi serve suonare il rim-shot, o rullare di polsi tra bordo e pelle,
e quindi ho bisogno dei polsi, oppure inserire particolari accenti ed ho bisogno
degli avambracci…insomma uso una mia impugnatura già di per sé ibrida, ma per me
molto comoda, adattandola ulteriormente alle altre impugnature o impostazioni a
seconda dell'esigenza, sfruttando tutti i movimenti possibili con le varie GRIP
e tecniche, come per esempio…ma anche di questo ne parleremo la prossima volta.
Ciao a tutti. Buono studio e buona musica a tutti…perché ricordate…la
vita è musica!!! Ciao