Bruno Tommaso e Pietro Tonolo, il grande
jazz a Sassari.
Sassari, 16 maggio 2010
di Luigi Coppola
L'Orchestra Jazz di Sardegna, diretta dal Maestro romano ha
incontrato il sassofonista veneto. Grande spettacolo e tanti applausi a Palazzo
di Città.
"...E' domenica mattina e ci si può perdonare una sciocchezza: - da bambino
mai avrei pensato che da grande avrei diretto una bella orchestra come questa..."
Un congedo così austero e schietto non poteva essere salutato che da una ovazione
prolungata e affettuosa. La terza domenica di maggio più invernale, a dispetto di
un calendario frustrato dal maestrale, incornicia a Sassari, nel Palazzo di Città,
lo splendido ristrutturato teatro Civico, una mattina cool. L'associazione Blue
Note Orchestra in collaborazione con l'Orchestra Jazz della Sardegna ha organizzato,
nel ventesimo compleanno, tre appuntamenti in altrettante matineè domenicali.
Il sedici maggio la reunion degli orchestrali isolani presenta un direttore
"adottato" per le sue frequenti collaborazioni a Sassari, il Maestro Bruno
Tommaso. L'ospite d'eccezione è una tra i sassofonisti più noti in Europa,
il veneziano
Pietro Tonolo.
Incrocio Bruno Tommaso fra le quinte
dopo le ultime prove con i musicisti e ne approfitto per una mini intervista volante.
Ho con me il libro autobiografico di
Paolo Fresu
(uno dei suoi migliori e riconoscenti allievi) "Musica Dentro". Gli leggo
alcune citazioni che lo riguardano, riferite a venti anni fa, quando diffondere
jazz, anche sull'isola era pratica per pochi eletti, ritenuti forse "anarchici"
o apostati musicali. "..Il jazz veniva avversato in tutta Italia da tutti i conservatori
e le scuole di musica, non solo qui a Sassari. Scontava un retaggio culturale ancorato
al ventennio fascista dove questa musica, nuova e colta, era vista come une pericolo.
Anche se è da ricordare che proprio il figlio del duce era un amante del jazz e
lo stesso padre gli forniva in segreto, i dischi da lui stesso censurati. D'altra
parte quando l'Italia iniziava a scoprire il jazz, in America si era già oltre con
nuove sperimentazioni sul Be Pop. Anche se bisogna riconoscere un buon lavoro realizzato
da alcuni dipartimenti culturali della RAI..."
Assistiamo come tendenza diffusa nell'universo musicale, includere o avocare
impropriamente in altri generi, il pop ad esempio, canoni jazz, magari come veicolo
di moda.
"...Una musica che - si porta -. Il jazz è un padre nobile come altre musiche
colte e come tale, spesso è bistrattato o poco rispettato. Di contro, c'è un rischio
di 'accademizzarlo' o rinchiuderlo in canoni estetici, anche oggi che è stato riconosciuto
e apprezzato nei Conservatori italiani. Questa è una tentazione nella quale non
voglio cadere..."
Lo ribadisce proprio nel concerto che apre pochi minuti dopo con un omaggio
a Duke Ellington (Serenade under the stars). Diciotto orchestrali
con una sezione fiati in prima linea per una fila di fuoco: cinque sassofonisti
più Giovanni Agostino Frassetto (direttore OJS) impegnato al flauto traverso.
"Stavo per dire..mostro...", corregge il termine al microfono, quando Tommaso,
conduttore per caso, introduce l'ospite
Pietro Tonolo.
Volano i settanta minuti fra gli standard del maestro veneto che veleggia
armonico negli spazi orchestrali.
John Coltrane,
Whyne Shorter gli autori rivisitati in standard che agganciano la musica
d'insieme con anelli brillanti e perfetti. Difficile trattenere gli applausi anche
quando sarebbe meglio rimandarli al termine delle esecuzioni. Diverse, quelle scritte
dallo stesso sassofonista, eccellente nei cambi al sax soprano. Si divertono tutti
i musicisti sul palco: le ritmiche in progress concedono dediche per tutti: la tromba
di Sanna Passino, il sax baritono di Marco Maiore, la chitarra di
Roberto Tola. Citazione a parte per il batterista Luca Piana e l'eclettico
Mariano Tedde al piano, portali puntuali. Un "esercizio di stile", formula
che piace ricordare allo stesso Tommaso al termine del concerto con l'ultimo brano
in scaletta, "Milano Beet". Un pizzico di non celata nostalgia per ricordare
"...quando eravamo più giovani e spensierati, per certi aspetti, per altri no...".
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Data pubblicazione: 06/06/2010
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