|
|
|
|
|
|
Dave Holland Quintet
Roma Jazz Festival
Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli -
13 Marzo 2004
di Dario Gentili
foto di Daniele Molajoli
Dave Holland: contrabbasso
Chris Potter: sax
Robin Eubanks: trombone
Steve Nelson: vibrafono
Billy Kilson: batteria
Per la prima data del suo tour europeo, il Dave Holland Quintet è di scena stasera all'Auditorium di Roma. Dopo un lungo e caloroso tributo d'applausi a uno dei jazzisti più noti e importanti in circolazione, che ha legato il suo nome a vari capitoli che hanno segnato
la storia della musica improvvisata e che da vent'anni è alla guida di un gruppo di musicisti di eccezionale livello, Dave Holland saluta il pubblico romano i perfetto stile inglese e introduce il concerto annunciando che presenterà in anteprima i brani di un nuovo album in preparazione per il prossimo anno.
La novità dei brani in scaletta e la curiosità non viziata dal filtro della critica che ne accompagna l'ascolto rappresentano certamente un'occasione particolare e inattesa per il pubblico, ma anche coloro che avrebbero rinunciato volentieri all'effetto sorpresa per recuperare dal vivo le sonorità e le atmosfere caratteristiche del quintetto non sono tornati a casa delusi. Infatti, possiamo tranquillamente anticiparlo, il nuovo album del Dave Holland Quintet non tradirà di sicuro i suoi più fedeli e affezionati fans: l'inconfondibile marchio sonoro, una originale miscela che unisce il più classico Post-Bop con l'avanguardia newyorkese del M-Base, che da anni caratterizza i lavori del quintetto, rappresenta il leit motiv anche dei nuovi brani.
Tra i pezzi più canonici, colpisce in particolare
The blues, per chi non l'avesse già intuito dal titolo, un blues della migliore e più classica tradizione, "riscaldato" a dovere dal trombone di
Robin Eubanks. Il ritmo rallenta e si fa decisamente suggestivo con il quarto brano,
Shifting sands, già contenuto in Not for Nothin' (2001), che ben rappresenta l'abitudine di Holland di rendere omaggio
a sonorità e atmosfere più esotiche: il tema, dalle suggestioni nordafricane, è malinconicamente melodico, impreziosito da un assolo al contrabbasso di Holland anch'esso molto melodico. Originale è anche
Full Circe, a firma Eubanks, per la sua costruzione articolata e complessa:
una ritmica sincopata introduce un tema che sembra ripetere le atmosfere rarefatte e raffinate del brano precedente, ma un assolo free del sax di
Potter impone una brutale variazione di ritmo, che prosegue su tonalità molto sostenute fino alla chiusura del brano che ripete il ritmo e il tema iniziale. Non meno elaborato, anzi, è
Amator silenti
di Steve Nelson.
Dopo aver deliziato il pubblico con i suoi ormai rinomati virtuosismi al vibrafono,
Nelson si rivela anche un raffinato compositore. Già dal titolo s'intuiscono le suggestioni musicali da cui il brano trae ispirazione:
Nelson stesso introduce, accompagnato dal contrabbasso di Holland suonato con l'archetto, un tema dalle atmosfere colte, costruito con le armonie tipiche della musica medievale. Anche in questo brano, però, gli assoli dei musicisti sono di pura improvvisazione
free, imprimendo al pezzo una repentina svolta di ritmo e gusto musicale, che si acquieta solo nel finale con la ripresa del tema.
L'arte del contrabbasso di Holland occupa solitaria la scena per introdurre l'ultimo brano in scaletta,
Free for all, tratto dall'ultimo lavoro
live per la ECM, Extended play (2003); Holland fa a lungo "cantare" il suo contrabbasso prima che gli altri musicisti rientrino sul palco ad accompagnarlo. Un vero e proprio tripudio costringe quasi Dave Holland e il suo quintetto a rientrare sul palco per concedere ancora un ultimo brano: suonano
The Balance, contenuto in Points of View (1998) oltre che in
Extended play. The Balance, un classico del recente repertorio di Holland, ci conferma nel modo più evidente possibile l'impressione che il prossimo album del Dave Holland
Quintet, pur mantenendo sempre aperta la porta all'inventiva, garantirà quella continuità rispetto al passato che è necessario ed importante aspettarsi da un gruppo che con il suo sound fa scuola.
18/08/2011 | Gent Jazz Festival - X edizione: Dieci candeline per il Gent Jazz Festival, la rassegna jazzistica che si tiene nel ridente borgo medievale a meno di 60Km da Bruxelles, in Belgio, nella sede rinnovata del Bijloke Music Centre. Michel Portal, Sonny Rollins, Al Foster, Dave Holland, Al Di Meola, B.B. King, Terence Blanchard, Chick Corea...Questa decima edizione conferma il Gent Jazz come festival che, pur muovendosi nel contesto del jazz americano ed internazionale, riesce a coglierne le molteplici sfaccettature, proponendo i migliori nomi presenti sulla scena. (Antonio Terzo) |
|
Invia un commento
© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.
|
Questa pagina è stata visitata 9.846 volte
Data pubblicazione: 22/04/2004
|
|
|
|
|