Ramberto Ciammarughi è tornato!
Hotel Gio' Jazz Area - Perugia, 14 dicembre 2007
di Marcello Migliosi
«...suoneremo un unico set...senza interruzioni...nemmeno quelle dei vostri
applausi, quasi come fosse un unico respiro...», Ramberto Ciammarughi,
pianista assisiate da anni assente dai "grandi palchi" del jazz umbro, è tornato!
E lo ha fatto nel migliore modo possibile. Il suo trio...le sue musiche. Con lui,
sul palco dell'Hotel Gio' Jazz Area - nell'ambito del programma del Jazz Club Perugia
- hanno suonato Miroslav Vitous al contrabbasso e Fabrizio Sferra
alla batteria.
Ricordavamo un Ramberto alla ricerca di se stesso. Negli anni, tanti forse
troppi, passati a ricercare un qualche cosa che in realtà è già dentro di lui, da
sempre. Un pianismo che non è più inseguimento frenetico di suoni, per lo più sostenuti
da una frenetica mano destra. No, il Ciammarughi "ritrovato" è meditativo,
profondo, coerente, a volte addirittura tonale, il che qualche volta nel jazz non
guasta affatto. I brani, tutti scritti da lui, sono stati presentati in un'unica
suite.
Sì
c'erano le pause tra un brano e l'altro, ma tanto erano concentrati, Ramberto, Mirolsav
e Fabrizio, che sembrava suonassero nel salotto di casa propria e nella semioscurità,
anziché davanti ad un pubblico di oltre duecento persone. I brani, per lo più a
pedale monotonale, sono stati sviluppati, sul piano delle improvvisazioni, con estrema
raffinatezza. Il "campione" di Praga ha dato il meglio di sé quando ha utilizzato
l'archetto. In alcuni passaggi, il suono, il timbro...è stato come un ritorno al
passato...al mitico sound degli Weather Report, gruppo fondato giustappunto
da Miroslav Vitous e Joe Zawinul, scomparso da poco tempo.
Ottimo l'interplay tra Ciammarughi e Miroslav Vitous, un
po' meno - ma solo per il poco tempo avuto a disposizione per provare - con l'instancabile
Fabrizio Sferra. «Ho due album pronti - ha detto a concerto terminato
Ramberto Ciammarughi -, devo decidermi a pubblicarli». Incorreggibile,
è sempre il solito "ragazzone" di un tempo che - tanto per provare - un tempo abbandonò
il pianoforte - lui figlio d'arte - per dedicarsi alla batteria. Una ventina d'anni
fa lo trovammo in un pub - o meglio in un "piano bar" - mentre suonava con spazzole
e bacchette accompagnando degli "improbabili" jazzisti. All'Hotel Gio' l'ha seguito
un "popolo" di affezionati, qualcuno che, forse, più di lui crede nelle incredibili
doti e nel grande talento di un pianista che ha saputo scrivere brani dove ha dato
il meglio di sé uno dei musicisti che hanno fatto la storia del jazz e della musica
fusion, Miroslav Vitous.
E intanto prosegue la sottoscrizione per rifondare l'Associazione "Jazz
Club Perugia" che, lo ricordiamo, negli anni Settanta diede vita ad uno dei più
grandi festival jazz del mondo: "Umbria jazz". Per aderire scrivere a
direttore@marcellomigliosi.it.
Il prossimo concerto in programma sarà quello del 4 di gennaio
2008, sul palco Giovanni Tommaso "Apogeo" Quintet - con
Daniele Scannapieco,
Claudio Filippini,
Bebo Ferra
e Anthony Pinciotti.
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Data pubblicazione: 17/12/2007
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