Eve Cornelius & Mosaic feat. Jeremy Pelt
New York, Smoke Jazz Club, 12 gennaio 2011
di Marco Losavio
Eve Cornelious - vocal
Jeremy Pelt - Trumpet
Clark Gayton - Trombone
Carlton Holmes - Piano
Andrew Klein - Bass
Lawrence Leathers - Drums
Lo Smoke Jazz Club si trova nella cosiddetta Upper Manhattan, lontano dai frastuoni
della New York turistica. Appena dentro si ha la sensazione di essere nel posto
giusto per ascoltare del buon jazz. L'atmosfera riporta la mente ai tipici club
degli anni '50: piccolo, luci basse, musica ad alto volume con un bel sax caldo
in primo piano e la gente, seduta al lungo bancone del bar, che chiacchiera ad alta
voce e sembra quasi che vada a tempo. Poi, come di consueto, cala il silenzio e
la band, puntualissima, prende posto per il set: accompagnata dai Mosaic è di scena
la vocalist Eve Cornelious insieme alla guest Jeremy Pelt.
Per riscaldare l'ambiente il gruppo "gira" su
un blues sostenuto. Per dare un'idea della dimensione, basti notare che durante
i soli tromba e trombone si alternano sul palco: mentre uno è a suonare, l'altro
è al banco del bar. Eve Cornelious oltre ad essere una black singer
nel vero senso del termine, ha studiato con la pianista Mary Lou Williams ed ha
trascritto molte performance delle grandi voci della storia del jazz come Sarah
Vaughan, Carmen Mcrae, Ella Fitzgerald, Billie Holiday.
Ha una presenza scenica che ostenta sicurezza e che trasmette confidenzialità. Dotata
di una voce che sa essere volutamente "sgraziata", stravolge l'esposizione
dei temi con padronanza armonica, ritmica e melodica interagendo con la band e col
pubblico stesso che la segue approvando e sottolineando le evoluzioni della cantante.
Jeremy Pelt contrappunta ogni iniziativa della Cornelious e quando usa la
sordina, come in "Wives and Lovers" di Bacharach e con il testo di
Frank Sinatra,
il sound diviene fluido e carezzevole fornendo eleganza o come nella basiana "Give
me the simple life" in cui il solo up "tira" la band introducendo alla perfezione
l'equilibrato scat della voce. Una tradizione non scontata è il serbatoio del repertorio
di questa sera come "They Can't Take That Away From Me" cantata
da Armstrong ed Ella Fitzgerald ma anche da Billie Holiday e
Frank Sinatra,
in cui emerge anche Gayton eseguendo un solo di trombone molto trascinato.
Forse pensando alla Minnelli, tra le interpreti di "But The World Goes Round",
Eve Cornelious qui espone tutta la sua forza scenica mimando l'interpretazione del
testo e coinvolgendo emotivamente il pubblico. Dopo una caldo intermezzo in duo
piano e voce, decorati dal flicorno di Pelt, la Cornelious si congeda con "Keep
Your Head To The Sky", un classico r&b degli Earth, Wind & Fire nel quale molte
persone del pubblico sono chiamate a ripetere con lei il riff come un invito di
speranza e di positività.
Un luogo sicuramente cult in cui il proprietario e direttore artistico, Paul
Stache, impersona perfettamente l'anima del club. Dieci anni di attività e un doppio
CD che raccoglie alcuni momenti live oramai storici. Da rimarcare anche l'iniziativa
"Jazz For Kids" dello Smoke: ogni sabato mattina e pomeriggio, la star di
Broadway Lea DeLaria, insieme alla sua swinging band, conduce uno
show nel quale i bambini diventano parte attiva.
30/01/2011 | Una gallery di oltre 60 scatti al New York Winter Jazz Fest 2011: Chico Hamilton, Don Byron, Geri Allen, JD Allen, Butch Morris, Steve Coleman Vernon Reid, Anat Cohen, Aaron Goldberg, Nasheet Waits, Abraham Burton, Eric McPherson...(Petra Cvelbar)
|
|
Inserisci un commento
© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.
|
Questa pagina è stata visitata 4.498 volte
Data pubblicazione: 13/02/2011
|
|