Fin dall'adolescenza, i cammini del chitarrista
Mauro De Federicis e del fisarmonicista
Renzo Ruggieri
hanno seguito un percorso parallelo suonando in locali diversi della stessa borgata
in formazioni di musica popolare, ma non condividendo mai lo stesso gruppo. A distanza
di anni le loro strade si sono incrociate in un club di amici in un incontro che
si è rivelato subito felice e da cui è nato anche questo album prodotto dall'Associazione
Promozione Arte registrato nel maggio del 2008.
Il disco si apre con il brano che da il titolo all'album, l'unico ad essere
scritto a quattro mani dai due musicisti, che ben introduce e rappresenta le atmosfere
seguite nei brani successivi racchiusi in questo progetto. I due dimostrano fin
da subito di avere grande sintonia completandosi perfettamente a vicenda in un continuo
scambio di ruoli che farà inevitabilmente dell'interplay l'elemento caratterizzante
e punto di forza. De Federicis e Ruggieri infatti preferiscono mettere da parte
ogni virtuosismo o sovraincisione registrando l'intero album live, focalizzandosi
sul gusto e sfruttando, senza mai una forzatura, appieno le doti di primo livello
che i due hanno nei rispettivi strumenti. Anche la scelta dei brani rispecchia il
percorso artistico seguito negli anni pescando nella tradizione italiana popolare,
da O' sole mio a Taglia la testa al gallo di Ivan Graziani, passando
per Vacanze Romane all'Era del cinghiale bianco di Battiato. Ma altrettanto
degne di note sono anche le varie composizioni originali che prendono tutte nomi
di città care ai due, in un mix riuscitissimo tra folk e improvvisazione che scongiura
ogni pericolo di monotonia e che fa di questo Terre un lavoro di qualità che merita
assolutamente di essere ascoltato.
Luca Labrini per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 24/04/2010
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