INDICE LEZIONI
|
Descarga Canelón
Steve Khan original as
played on his recording
NEW HORIZONS (Caribbean Jazz Project)
di
Steve Khan
|
|
Penso che mi verrà chiesto: «Perchè hai cambiato il
titolo "Descarga Khanelonious" in "Descarga Canelón"?»
Be', ci sono un paio di motivi, e non sono necessariamente in ordine.
Innanzitutto, c'era effettivamente un motivo legato al business per farlo,
almeno in questo caso. Molti compositori di musica appartengono ad una delle due
società che proteggono i loro diritti: la A.S.C.A.P.(The American
Society of Composers, Authors, and Publishers) o la B.M.I. (Broadcast Music,
Inc.). Nel mio caso, io sono associato alla B.M.I., e varie volte nell'anno, gli
autori ricevono un report contenente l'elenco dei propri brani suonati o
trasmessi per radio e/o televisione. Se qualcuno avesse registrato più versioni
dello stesso brano, non vi sarebbe alcuno modo di sapere quale versione è stata
presa in considerazione da chi l'ha eseguita o trasmessa (se fossi curioso di
saperlo). Così, siccome "Descarga Khanelonious" è stata registrata nel
'93 per l'album "CROSSINGS" (Verve), decisi per la nuova versione incisa
nel 2001 in "NEW HORIZONS" (Concord Picante) dal Caribbean Jazz Project, avrei leggermente modificato il titolo in modo da poter monitorare
quale versione fosse effettivamente suonata. L'altra ragione è stata più
personale. Volevo effettuare un tributo ad un'attrice di TV, cinema
e teatro di Caracas. Durante il periodo che siamo stati insieme, spesso
scherzavamo sull'ovvia similitudine nel suono della prima sillaba del suo
cognome con quella del mio. Quindi, ora che avete sufficienti informazioni sulla
storia elgata al titolo, nadiamo a parlare di musica.
Sebbene, in
superficie, la composizione sembra che sia rimasta la stessa, in realtà ha
subito alcuni cambi significativi. Questi cambi sono iniziati effettivamente
quando abbiamo inizialmente provato questo pezzo con il nuovo gruppo Caribbean Jazz
Project (con Dave Samuels: vibrafono e marimba; e Dave
Valentin: flauto) per un isolato concerto che abbiamo avuto al Bakersfield Jazz
Festival. Per questo concerto, abbiamo "prelevato" una sezione ritmica da
Los Angeles: Alex
Acuña (timbales); Michito Sanchez (congas); e Eddie
Resto (basso). Dopo diversi tentativi, erano tutti concordi nel far notare
che il brano andava dentro e fuori del tempo segnato dalla
clave, e questo, nel mondo della musica
Latin, è inaccettabile. Tuttavia, poichè non c'era molto tempo per rimediare a
questo problema, siccome avevamo solo una lunga prova prima del concerto,
abbiamo suonato il pezzo così come è stato originalmente scritto.
Quando
abbiamo iniziato a provare per
"NEW
HORIZONS", la reazione fu praticamente la stessa verso il bassista John
Benitez e i percussionisti Richie Flores e Robert Vilera.
La soluzione sembrava essere l'eliminazione di diverse battute, soprattutto
dalla sezione [C]. Così, dopo varie discussioni, prove ed errori, abbiamo
eliminato due battute e ciò che alle mie orecchie era una sezione simmetrica di
16 battute diventò una sezione di 14 bettute in modo che il pezzo potesse essere
sincronizzato con il ritmo della
clave. Abbiamo eliminato anche
una battuta dalla sezione [C2] e una dalla sezione [C3]. E, in
verità, per far sì che il pezzo finisse perfettamente col la
clave, c'è un battuta 'extra'
contenente pausa nella coda (cue) del pezzo. In aggiunta a questi
dettagli la
clave cambia, varie volte,
durante il pezzo. Per esempio, il solo di chitarra [D] è in 3-2, ma sia
il solo del vibrafono [E] che del flauto [F] sono in 2-3.
Principalmente devo ringraziare John Benitez per la maggior parte delle
modifiche e delle eliminazioni in quanto è stata la sua conoscenza della
clave e delle tradizioni che ha
aiutato a migliorare veramente questo pezzo.
C'è anche una piccola modifica scritta che ho fatto nella parte di basso
all'inizio del pezzo. Ho pensato, sin da molto tempo, che avrei dovuto sempre
scrivere il 'G' che appare sul secondo movimento della prima battuta dell'intro
[I] come una croma (1/8) puntata legata ad una semiminima (1/4), ma, sin
dall'origine è stata scritta e suonata da Anthony Jackson come una croma
staccata. Qui, la nota assume il valore pieno che avrebbe sempre dovuto avere e
questo, in generale, è un immediato miglioramento al modo in cui le melodie si
'appoggiano' su di essa. Una delle cose belle riguardo al suonare con Dave Samuels
e all'avere il vibrafono come un colore aggiuntivo nella sezione [A] del
brano è che ora tutte le note in ogni blocco possono realmente risultare chiare.
Mi sto riferendo specificatamente all'inclusione del 'E' che compare sul 4°
movimento dell'ultima misura dell'intro, contrassegnato come "pick-up" e
che precede la sezione [A]. Francamente, per me, effettuare lo stretching
necessario per poter prendere quella nota, be', non è proprio possibile per la
dimensione delle mie mani!!!
Dovrei evidenziare, inoltre, che ciò che suono dietro il solo del vibrafono
nella sezione [E] (montuno) è effettivamente una parafrase di
qualcosa che Chick Corea ha suonato in origine su un pezzo intitolato
"Patato" pubblicato su un vecchio LP di Herbie Mann dal titolo, "STANDING OVATION AT NEWPORT" (Atlantic),
registrato nel '65. Invece ciò che suono dietro al solo di Dave Valentin nella
sezione [F] (montuno) è roba mia. In verità anche questo è
influenzato molto da Chick Corea che in quel periodo suonava musica Latin.
Non ho mai dimenticato il suo modo di suonare su quell'LP e, naturalmente,
quello di Cal Tjader su "SOUL BURST" (Verve).
Un'altra modifica significativa che dovrebbe essere notata è che c'è un cambio
di chiave per il solo del flauto. Sulla versione originale di "Descarga Khanelonious"
abbiamo usato quanto indicato nella sezione
[Tag] per ottenere un po' di interplay tra Anthony Jackson e
Dennis Chambers, mantenendo la sezione nella sua chiave originale di Eb7.
Qui,
per "Descarga Canelón", abbiamo utilizzato la sezione per un intero solo
di flauto e per dargli un modo per 'alzarsi', ho deciso di incrementare la
chiave di un tono a F7. Ciò fu effettivamente fatto all'ultimo minuto,
durante la registrazione, dove anche la fine era segnata!!!
Un ultimo cambio che abbiamo fatto, grazie al suggerimento di Dave Samuels
è stato ridurre la ripetizione delle sezioni [A] e [B] quando le
riprendiamo dopo il solo del vibrafono. Così, in questa versione proseguiamo
dritti sulla [B] e poi suoniamo la [A] fino al segno di coda e ci
spostiamo al solo del flauto. Credo che la grande lezione in tutto ciò è che si
deve continuare ad ascoltare i propri compagni di band ed essre sufficientemente
flessibili per provare i loro suggerimenti. E' sempre possibile che una nuova
idea possa essere migliore di quella originariamente scritta. Spesso sento di
imparare e reimparare questa lezione!
Vorrei aggiungere un ultima considerazione. Per tutto quanto io possa aver
imparato dalla musica Latin durante tutto il tempo che mi ha visto coinvolto con
essa, io posso onestamente raccontarvi che sono costantemente umiliato da tutto
ciò che NON so! Le complessità di questa musica sono da non credere ed è una
costante emozione provate e imparare quanto più possibile. La storia di questa
musica è profonda e ricca e per coloro che sono interessati e ispirati da essa,
vi consiglio di approfondirla al più presto. In ultimo, penso che non si possa
MAI ripetere le tremente performances di Michael Brecker, Anthony Jackson,
Dennis
Chambers e Manolo Badrena, realmente sento che la composizione sia
stata enormemente migliorata da questa interpretazione, e rimane notevole per me
che Dave Samuels ha scelto questo pezzo per aprire il CD
"NEW
HORIZONS" così come aprì il CD "CROSSINGS" sei anni prima.
Una delle altre ragioni di presentare questa composizione è per
offrire una mia visione proprio su "Cosa rende una partitura realmente buona,
ben funzionante?". Consentitemi di elencare alcune qualità che sento siano
essenziali:
- Devi creare qualcosa che consentirà ai musicisti che
suonano con te di leggerla facilmente, così che, dalla seconda o terza
esecuzione, comincerai ad ascoltare come realmente il brano suoni.
- Dovresti accertarti che lo spartito non superi le tre
pagine. La ragione di ciò e che se suonate dal vivo, normalmente non è
possibile avere più di tre pagine a vista in modo confortante. Ovviamente questo
è un
'ideale', e in dipendenza della composizione, potrebbe non essere possibile
rispettare ciò.
- Cercate di fare in modo che il vostro spartito si possa
leggere dritto da sinistra a destra. Ciò che voglio dire è che, idealmente,
non dovremmo permettere che un musicista sia costretto a leggere al CONTRARIO
molte volte, SE POSSIBILE. Tuttavia, nel momento in cui proverete a stare al
massimo in tre pagine, DOVRETE abilmente utilizzare i simboli di ripetizione: D.C.
e D.S.; 1° e 2° fine; simbolo di coda, e forse anche simboli di doppia coda.
- Quando si prova a calcolare il numero di pagine necessarie,
dovresti verificare SE è possibile includere la parte di basso in
corrispondenza della melodia. Se c'è un tastierista, dovresti preparare
parti separate piuttosto che utilizzare un formato di spartito rimpicciolito,
che mi capita di apprezzare.
- Quando siete sufficientemente fortunati a suonare con un
batterista con tremenda musicalità (come Steve Gadd; Peter Erskine; Dave
Weckl e altri), questi tipi di batteristi piace vedere la melodia in modo
che possano interpretare la partitura mentre stanno ancora imparando il pezzo.
Per questi musicisti, più informazioni gli date, meglio è! Anche un
bassista come Anthony Jackson ama vedere l'intero arrangiamento, poichè
lo aiuta a definire il suo approccio.
- Se volete che il vostro spartito appaia come suonerà,
dovrebbe essere possibile VEDERNE LA FORMA. Date chiare indicazioni con i
nomi delle lettere delle sezione e SE è possibile, provate sempre a mantenere lo
spartito in righi di 4 battute, come la maggiorparte della musica
'western' che è presentata in 4 o 8 battute per frase.
- Come 'regola d'oro' per il trattamento delle persone,
si adatta perfettamente in questo caso. Trattate i musicisti che suonano con
voi come VOI vorreste essere trattati...e cioè, con rispetto. Preparate
il vostro spartito come VOI vorreste vederlo. Date loro la migliore
opportunità di suonarlo correttamente nel più breve tempo possibile.
Spero che troviate tutto ciò utile ;-)
Steve Khan
File Audio MP3 (757KB)
Inserisci un commento
©
2002, 2003 Jazzitalia.net - Steve Khan - Tutti i diritti riservati
© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.
|
Questa pagina è stata visitata 12.524 volte
Data pubblicazione: 08/03/2003
|
|