INDICE LEZIONI
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Dr. Slump
Steve Khan original as
played on his recording
EYEWITNESS (Trio
Records - 7, 8 novembre 1981)
di
Steve Khan
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Inizialmente, quando Anthony Jackson, Steve Jordan, Manolo Badrena
ed io abbiamo cominciato a provare insieme, improvvisare, fare jam, ecc.
nell'appartamento di Manhattan di Steve Jordan, avevo pianificato di mantenere
le cose molto semplici, che significava...utilizzare una sola chitarra!!! Ciò voleva dire
suonare solo la mia Gibson ES-335. Appena la nuova musica cominciò a
svilupparsi, a prendere forma, non realizzai effettivamente, finché non
registrammo un take di questo brano, che avrei avuto bisogno anche della mia Fender Stratocaster.
Mentre ascoltavo la registrazione, potei notare che il brano era stato
sviluppato in un non intenzionale tributo a Jimi Hendrix e che avrebbe
avuto bisogno dell'uso della leva del tremolo, del suo mood, del suo
approccio, e che avrebbe reso tutto molto più bello; più o meno come se Hendrix stesse
suonando un tipo di ballad contemporanea.
Uno degli aspetti grandiosi di questa
mia particolare Strato è che aveva un pick-up Bill Lawrence al manico il
quale fornisce alla chitarra un maggiore calore e un suono più corposo. In quei
giorni, e non sono a conoscenza di grandi miglioramenti, la maggior parte degli
studi erano in vecchi edifici con un cablaggio molto vecchio pertanto qualsiasi
chitarra con un pick-up single-coil avrebbe avuto rumori e ronzii trovando
grande complicità anche nelle chitarre Fender. Dopo alcuni anni, cambiai
tutti i pick-up con degli EMG e tristemente, ora non so più dov'è il mio pick-up Lawrence!!!
Come la maggior parte dei brani di quel periodo, anche questo è nato mentre
ero seduto nel mio appartamento improvvisando liberamente per me stesso. In
questo caso, la prima cosa che è venuta fuori è la linea melodica indicata da [I]
che imposta il mood del pezzo. Dal punto di vista armonico, è né più né meno che
il semplice movimento avanti e indietro tra Emaj7 e Amaj7, da Imaj a IVmaj. Per
quel che posso ricordare, Anthony ed io abbiamo parlato molto su questo brano e
lui si è così discostato al punto da arrivare a dire: "Non capisco cosa sia!".
Normalmente sono solito rispondere dicendogli che qualsiasi cosa sia venuta
fuori suonando, è la cosa giusta! Ciò che è meraviglioso di Anthony, anche se a
lui non piace o non "capisce" questo pezzo, è che ha suonato benissimo e con
musicalità. La linea principale della chitarra sembra meravigliosa grazie
all'uso di semplici note lunghe che seguono le fondamentali sotto la chitarra,
la batteria di Steve e le percussioni di Manolo. Quando Anthony alla fine si
unisce a me e raddoppia il tema, siamo pronti per avanzare.
Appena giungiamo alla sezione che ho denominato [I2], subentrano gli
accordi per la prima volta. I voicing maj7(9) sono esattamente gli stessi sia
per Emaj7 che Amaj7. E, seguendo la mia filosofia, la fondamentale è lasciata al
basso di Anthony. Suonando questi accordi, appena l'armonia fuoriesce, utilizzo
un leggero tocco della leva del tremolo. Mai troppo, giusto il livello
sufficiente per causare una maggiore profondità nel suono che secondo me lo
rende uno strumento tra i più romantici. La melodia, che alla fine compare
dal punto [A], è composta da una frase piuttosto semplice e ripetitiva.
E' memorizzabile ma consente grande libertà nella interpretazione. La
diteggiatura per la melodia si alterna tra una posizione per la pentatonica minore
di D# (D#, F#, G#, A#, C#), sebbene A# non sia mai suonato, con la pentatonica
minore di C# (C#, E, F#, G#, B) porzione sia della sonorità Emaj7 che di Amaj7.
Entrambe le diteggiature danno origine ad un chiaro riferimento ai bi-cordi di
Hendrix, ma sono maggiormente suonati nella pentatonica minore di C# che è
suonata al nono capotasto. Sebbene questo 'stile' sia forse maggiormente
associato a Jimi Hendrix, io tendo ad associarlo al cantante-chitarrista-autore Curtis Mayfield
il cui modo di suonare, precedentemente ad Impressions, ha avuto una tremenda
influenza su di me.
Sebbene il pezzo sembra reggersi da solo con queste tre
sezioni iniziali, realizzai rapidamente che aveva bisogno di almeno una sezione
in più per consentire a questo movimento Imaj-IVmaj di uscire. E così,
velocemente, durante una prova, preparai la piccola sezione di 8 battute che è
contrassegnata con [B]. Ancora, ogni voicing, appena viene eseguito è
accompagnato da un leggero tocco della leva del tremolo. Sulla versione
registrata, sovraincisi, noterete l'ingresso di un insieme supplementare di
voicing eseguiti con la Strato (con la leva del tremolo) e un pedale del volume.
La sezione di solo, [C], utilizza di nuovo il movimento avanti e indietro
tra Emaj7 e Amaj7, ma con il solo accompagnamento del basso di Anthony, la
libertà che ho provato in questa occasione è tremenda. L'immaginazione armonica
può realmente andare là dove glielo consentite. Qualche piccola idea che so di
aver adottato sarebbe, nella seconda battuta della frase, rendere il Emaj7 un E7(alt.)
in modo da farlo risolvere verso il Amaj7. Si potrebbe anche indicare un B7(alt.)
nella battuta 4 della frase per condurci al Emaj7. Se voleste far ciò, allora
potreste anche adottare qualsiasi delle tradizionali sostituzioni, incluso un b5(ii-V)
sostituto di Cm7-F7 così come altre idee. Noterete anche che ho utilizzato il
suono Lidio, mediante l'occasionale A#, che ha aggiunto una qualità di estasi e
un senso di poesia.
Come segnale di uscita dal solo, espando semplicemente
l'armonia e l'intensità suonando passaggi di accordi che ci portano, sul
segnale, a [I3] così poi [B2] diventa come una via d'uscita. Di qui,
si va D.S. (dal segno) indietro ad una nuova esposizione, sebbene più
dilatata, della nostra melodia in [A], suonata per un'intera sezione da 16
battute prima di andare alla coda. Quando si arriva ad [I4], la coda,
sembra piuttosto familiare, molto similare a [I2], poichè stiamo ancora
adottando il movimento tra Emaj7 e Amaj7. Tuttavia, una sorpresa armonica ci
attende alla battuta 7. Qui ci saremmo aspettati di ascoltare un altro Amaj7,
invece riceviamo un semplice cambio in Am7(9). E' il primo accordo minore che
compare in questo brano. E' effettivamente il mio punto preferito, è semplice ma
di grande effetto, instaura un nuovo movimento armonico: da Emaj7 a Am7.
Successivamente si procede con la progressione armonica che continua. La lettera [D]
è eseguita con un lento crescendo ottenuto creando una maggiore attività
armonica, affiancata da un maggiore movimento da parte di Anthony, Steve e Manolo.
Appena avverto che abbiamo raggiunto il punto massimo, fornisco il segnale per
proseguire e spostarci sulla [I3]. Ovviamente, sul pezzo registrato, ciò
non accade mai poichè non avevamo preparato il pezzo a questo livello. E'
esattamente in questo punto dove l'arrangiamento che si può vedere diventa un
ibrido di ciò che abbiamo improvvisato nella session e si può vedere come
abbiamo utilizzato quell'"incidente" come una parte regolare del brano.
Consentitemi di spiegare... La lettera [E], sulla versione
registrata, era effettivamente costituita da un'improvvisazione spontanea che
ebbe luogo in un punto al quale non eravamo soliti arrivare. Una porzione del 'solo'
di Anthony da un'alternate take è stata poi prelevata e inserita sul
take che avevamo scelto. Una decisione che non è mai piaciuta molto ad Anthony,
ma a Steve Jordan ed a me piaceva talmente tanto quella parte che desideravamo
che chiunque la potesse ascoltare. Altrimenti, il brano avrebbe potuto
semplicemente sfumare al punto [D].
Per
coloro che hanno il CD "EYEWITNESS",
se ascoltate attentamente questa sezione che chiude il pezzo, si può notare che Steve Jordan
effettivamente termina di suonare, poichè aveva avvertito che il take era ormai
andato oltre. Si alzò e andò via dalla sua batteria mentre Manolo ed io invece
continuammo ad accompagnare Anthony, che probabilmente dette per scontato che
ciò che si stava suonando non sarebbe mai stato utilizzato ne' ascoltato da
qualcun altro. Successivamente, percependo il momento, Steve Jordan cominciò a
tornare verso la batteria, ma proprio nel momento in cui si sedette e ricominciò
a suonare, Anthony dette un colpo sulle corde del suo basso, e il momento sfumò
via! Fortunatamente, l'ingegnere Doug Epstein non aveva interrotto il
nastro e così tutto quanto fu registrato. Nella performance live, il solo del
basso nella [E] è preceduto da [I3]. [E] è anche una
sezione il cui obiettivo è di costruire una linea e di far crescere il brano
finchè non viene inviato un segnale da qualcuno di noi dopo il quale, attraverso
il breve [Tag] si va ad [I5].
Nell'ultima
battuta, l'ottava, c'è un piccolo ritardo con una pausa sull'ultima nota, il F#
prima che il brano finisca sul Fmaj7(6/9). Ancora una volta, questo è il finale
di un arrangiamento che è stato stabilito solo preparando il pezzo per eseguirlo
dal vivo. Purtroppo, nessuno dei brani presenti su "EYEWITNESS"
ha dei particolari finali, è ciò dimostra come si sono perse molte cose a quel
tempo.
Sebbene avessi stabilito ciò prima, una delle cose più difficili dopo che
tutte le fasi relative alla composizione di un brano strumentale sono completate
è dare un titolo. In fin dei conti, penso che la miglior cosa sia pensare un
titolo che non sia frivolo, sciocco, stupido, poichè ci devi vivere con esso per
sempre. Ovviamente, un titolo può anche avere dello humor. Il titolo di questo
brano, "Dr. Slump",
col senno di poi, non rispecchia il mood di questo pezzo pertanto
rimpiango di aver scelto questo titolo. Sono sempre stato un fan della grafica e
durante gli anni tra il '77 e l'85
in cui ho avuto diverse opportunità di visitare il Giappone, ho cominciato a
collezionare dei piccoli libri comici intitolati "Dr. Slump". Credo che
in quel periodo sia anche diventato un popolare cartone animato per la TV.
Ovviamente, non conoscendo la lingua non avevo alcuna idea di cosa trattassero
questi libri né conoscevo i personaggi. Mi sembrò così strano che il nome di un
personaggio potesse effettivamente essere 'slump' (ndt. slump significa
crollare, cadere rovinosamente, all'improvviso) a causa dell'associazione
negativa che noi, in Nord America, effettuiamo con questa parola. Io penso
immediatamente ad un battitore di baseball che cade mentre colpisce la palla.
Così, ecco da dove deriva il titolo di questo brano.
Come sempre, grazie per aver letto questo mio articolo e vi invito ad
esprimere le vostre opinioni.
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Data pubblicazione: 03/09/2003
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