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Daily Bulls
as played on the recording "The Blue Man"
 
di Steve Khan

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Credo che quando si debba scegliere un brano in particolare per aprire una registrazione, esso debba ovviamente rappresentare qualcosa di importante per l'intero progetto. Per me, "Daily Bulls" è un pezzo di questo genere. Aveva il fuoco, l'energia e l'aggressività che impersonavano la direzione musicale in cui ho sperato, di cui ero a capo. Ancora una volta, stiamo parlando più o meno del 1978! Sebbene siano trascorsi molti anni, credo, con alcuni piccoli cambiamenti e aggiustamenti, che questo brano possa essere eseguibile, e funzionerebbe bene, specialmente con un "trattamento" Latin jazz. La partitura che vi presento è stata revisionata in modo da farla rispondere al meglio rispetto alla registrazione. Nel rivedere tutte le vecchie partiture derivate da quelle sessioni di registrazione, ho notato quante modifiche strutturali siano state apportate durante la registrazione. Ciò vuol dire solo una cosa, che i miei buoni amici, i miei cari musicisti: Don Grolnick, Jeff Mironov, Will Lee, Steve Gadd e Ralph MacDonald devono avere tutti fornito suggerimenti che hanno contribuito al rendere il pezzo migliore di quello originario derivante dalle mie idee. Su ogni registrazione, ho sempre sperato di avere almeno un brano in cui figuri il lavoro che Steve Gadd è in grado di fare sul campanaccio (cowbell), che era davvero speciale e unico per lui a quei tempi. Quindi, su "The Blue Man" questo brano è diventato il veicolo per questa peculiarità.

O
ra a me sembra ovvio che "Daily Bulls" è stata scritta in parte alla chitarra, così come al Fender Rhodes. Le melodie di chitarra su [A] e [B] sono state ovviamente scritte sulla chitarra. Tuttavia, la melodia della sezione [C] è più un caso di qualcosa che mi sono cantato, e che poi ho armonizzato nel modo in cui si può ascoltare. Sebbene in quegli anni non penso di aver fatto in modo così dettagliato uno studio delle armonie delle tastiere di Clare Fischer, i voicing del piano che si possono vedere in questo brano dimostrano un amore per quello stile, il suo stile. I voicing a cluster che sono nella sezione [I] seguono tutti questo stile e sono eseguiti meravigliosamente dal tocco di Don Grolnick.

Penso che se dovessi tentare di eseguire questo brano oggi, la prima tra le cose che cambierei è la linea di basso. Infatti, a riprova di ciò, Will ha aggiustato la linea di basso scritta originalmente sul beat 4 della seconda misura. Tuttavia, oggi quella linea di basso diventerebbe più una specie di tumbao Latin e seguirebbe tutti i cambi di accordo piuttosto che essere come un pedale sotto i cambi armonici. La parte delle tastiere può anche rimanere uguale nella mano destra che sottolinea e colora la melodia della chitarra. Nella sezione [B], sebbene i voicing del piano siano veloci, so di aver speso molto tempo affinchè essi colorino la melodia della chitarra in un modo particolare. Direi che queste armonie sono state molto influenzate dagli stili di piano acustico di Chick Corea, McCoy Tyner e Herbie Hancock.

Q
uando si arriva alla sezione [C], dove non c'è parte attiva ritmica di Steve Gadd, il brano potrebbe fermarsi date le note scritte per Will Lee. Sono certo che se avessi detto a Will "suona ciò he ritieni", avrebbe suonato qualcosa di gran lunga migliore di quanto abbia scritto. Dal punto di vista melodico, la sezione [C] è veramente un pezzo di scrittura molto cantabile, e se si considera la musica per chitarra di quegli anni, questa è una cosa piuttosto rara.

Giunti alla sezione [D], dove inizia il solo di chitarra, si può vedere una linea di basso scritta, più aderente a come Will ha interpretato quanto ho scritto, e quanto ha suonato è molto, molto meglio, più naturale. A conferma di ciò, quando giungiamo alla sezione [D2] Will ha persino aggiunto ancora più della sua personalità. Il solo di chitarra, alla sezione [E], non ha una fine pianificata ed è pensato per essere suonato su un pedale di G, essenzialmente con una sonorità di Gm dorico ma speravo fornisse un'ottima opportunità di libertà armonica. Non so se questo approccio lo riavrei oggi, forse entrambe le sezioni di solo osserverebbero i cambi attuali che compaiono nella sezione [A]. Dopo il solo di chitarra, si iniziano a intravvedere alcuni interessanti cambi nella forma che probabilmente dono dovuti grazie ad una buona comunicazione tra i musicisti. Pertanto, alla sezione [B2] si può notare che la suoniamo due volte e non tre come indicato la prima volta (pag. 2). Da qui, il brano si sposta alla sezione [C2], e ancora una volta la sezione è accorciata per continuare a far proseguire il brano. Per ottenere ciò, abbiamo eliminato il primo finale (1st ending) eseguendo subito il secondo (2nd-ending), portandoci direttamente alla sezione [D2] con un breve solo di conga di Ralph MacDonald e un brillante solo di Hammond B-3 molto speciale di Don Grolnick.

Il solo di Don, sezione [F], che segue i cambi sia della sezione [I] che della [A], è uno dei momenti che preferisco di questa registrazione e in verità, di QUALSIASI mia registrazione! Che musicista speciale che era, con la sua miscela di elementi di jazz, funk, e R&B! Il momento del solo in cui Don raggiunge l'apice è verso la fine sul secondo finale (2nd-ending) seguito da un D.S. indietro alla sezione [A], sulla pag. 1; da quel punto, suoniamo la sezione [B] utilizzando sia il primo che il secondo finale, ma eseguendo la coda al termine del secondo finale per concludere effettivamente il brano, l'ultima battuta della pagina 5. Il modo in cui termina non è scritto sulla mia partitura originale di 3 pagine, ciò mi porta a capire che, come gruppo, abbiamo eseguito questo particolare finale al posto del più semplice fading sulla sezione [B] che probabilmente era quello da me pianificato. Un modo molto pigro di terminare!!!

I
n altre occasioni abbiamo già detto qualcosa riguardo le parti che si possono consegnare per concerti o registrazioni ai propri musicisti ed ho detto che conviene che siano al massimo 4 pagine. Bè, lo spartito originale di "Daily Bulls" era di solo 3 pagine pertanto devo immaginare che tutti i musicisti hanno dovuto aggiungere molte note con la matita per appuntare i cambi effettuati. Ecco quindi che la partitura che ho sviluppato per questo articolo in realtà è di 5 pagine. Un parte singola, per uno qualsiasi degli strumenti, dovrebbe essere probabilmente solo di tre pagine, forse 4 per le tastiere. Tuttavia, per questo articolo, è importante condividere con voi la maggior quantità di informazioni possibile, perciò la lunghezza non è la considerazione più importante.

Sebbene "The Blue Man" rimanga come uno dei miei album più popolari, presenta qualche difetto dal punto di vista del suono. Principalmente, come ho detto prima, il fatto che abbia i bassi non molto enfatizzati comporta una non sufficiente ricchezza di bassi provenienti sia dal basso elettrico che dalla cassa della batteria. E' completamente mia responsabilità dovuta alla inesperienza che avevo nel missare un album. Nuovamente, sulla compilation "The Collection"m dove mi è stato consentito di essere presente con una versione rimasterizzata, ho provato ad "aiutare" le tracce di questo LP aggiungendo un po' di bassi e tagliando un po' di alti "stridenti" che erano nella registrazione. Sembra che la versione su CD sia venuta un po' meglio. Tuttavia, dato che questi cambi di equalizzazione sono molto evidenti durante il processo di masterizzazione, non sono sicuro che i tecnici della Sony Music in Giappone abbiano osservato le stesse attenzione al momento della rimasterizzazione dei tre LP quando sono stati pubblicati poi come tre singoli CD per la prima volta.

O
sservando questo pezzo, penso che con qualche piccola modifica negli arrangiamenti possa funzionare molto bene in qualsiasi gruppo di Latin jazz. Quindi con la partitura ora disponibile, chiunque è invitato a provare un arrangiamento personale.

Grazie per aver letto questo articolo...è un piacere fornirvi l'opportunità di usufruire della musica scritta durante le registrazioni che potrebbero essere in dischi che possedete. Un nota umoristica, forse perchè questo pezzo è molto radicato nello stile 'fusion' di quegli anni, ancora mi viene da ridere nel momento in cui richiamo alcune delle "parole" di un mio amico presenti nella sezione [B]. Esse citano qualcosa del tipo: "Daily Bulls are not for me, I would rather climb a tree!" Provate a cantarle! Come mi ha insegnato Will Lee, sarete capaci di ridere da soli!

Daily Bulls 
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Data pubblicazione: 06/10/2005

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