 Su ognuno dei tre album che ho inciso per la 
Columbia, ho inserito un brano che rappresentasse il mio stile sulla chitarra 
acustica. In quel periodo ho suonato una sei corde acustica David Russell 
Young in contrasto allo stile di fondo del Fender Rhodes di Don Grolnick. 
Su "Tightrope" 
('77) 
ciò si può ascoltare sul brano "Star Chamber" mentre "Daily Valley" 
è il brano acustico sull'album "The 
Blue Man" ('78). 
In questo articolo presento "Daily 
Village" che è tratto dall'album "Arrows" 
del '79. 
Questo pezzo risente effettivamente dell'influenza del brano 'jungle' "Quiet 
Village" di Martin Denny, che ascoltavo di solito alla radio 
negli anni '50 
a Los Angeles quando 
ero un bambino. Penso che ciò che mi ha attratto più di ogni altra cosa di quello strano pezzo strumentale, sia stato il 
mood suggerito dalle armonie che sembrano galleggiare su un basso Tumbao o 
Vamp. Credo, senza effettivamente saperlo, che 
stavo cominciando ad appassionarmi alla musica latina. Confrontati direttamente, 
credo che "Daily Village" non sia particolarmente complesso da un punto di vista 
armonico.
Su ognuno dei tre album che ho inciso per la 
Columbia, ho inserito un brano che rappresentasse il mio stile sulla chitarra 
acustica. In quel periodo ho suonato una sei corde acustica David Russell 
Young in contrasto allo stile di fondo del Fender Rhodes di Don Grolnick. 
Su "Tightrope" 
('77) 
ciò si può ascoltare sul brano "Star Chamber" mentre "Daily Valley" 
è il brano acustico sull'album "The 
Blue Man" ('78). 
In questo articolo presento "Daily 
Village" che è tratto dall'album "Arrows" 
del '79. 
Questo pezzo risente effettivamente dell'influenza del brano 'jungle' "Quiet 
Village" di Martin Denny, che ascoltavo di solito alla radio 
negli anni '50 
a Los Angeles quando 
ero un bambino. Penso che ciò che mi ha attratto più di ogni altra cosa di quello strano pezzo strumentale, sia stato il 
mood suggerito dalle armonie che sembrano galleggiare su un basso Tumbao o 
Vamp. Credo, senza effettivamente saperlo, che 
stavo cominciando ad appassionarmi alla musica latina. Confrontati direttamente, 
credo che "Daily Village" non sia particolarmente complesso da un punto di vista 
armonico. 
Il mood è chiaramente impostato dal Rhodes di Grolnick e dall'interpretazione 
della linea di basso da parte di Will Lee (il tutto completato da un po' 
di Larry Graham-ismo qua e là) su un accordo di Ebm7(sus) durante 
la [I], e ciò continua per tutta la [A]. Quando ho rivisto la 
partitura e ho riascoltato il brano per scrivere questo articolo, ho realizzato 
che lo devo aver scritto in un ritaglio di tempo poichè si sente l'intenzione 
ritmica "in due". In altre parole, il piede si batte sui movimenti 
1 e 3 di ogni battuta. Perciò, ho corretto la partitura.
Su [A2], dove l'accordo cambia a A7(13b5), così come in entrambe 
le sezioni [A], i voicings densi riflettono un senso di armonia che ora 
mi fa venire in mente l'influenza, diventata molto più profonda negli ultimi 
anni, di Clare Fischer. Un piccolo "trucco" di arrangiamento che 
ero solito adottare, era farmi improvvisare da Don Grolnick alcuni pad di archi su un ARP String Ensamble 
molto vecchio, uno strumento sicuramente non molto sofisticato al giorno d'oggi 
ma, nelle sue mani, suona ancora in modo meraviglioso. In generale, penso che il 
segreto di rendere gli archi del sytnh efficaci sia che, durante la fase di 
missaggio, vadano tenuti nascosti in modo che quando vengono enfatizzati sono 'sentiti' 
più di quanto siano effettivamente stati ascoltati. Più elevato è il volume nel 
missaggio, più si riveleranno in modo efficace. 
Finalmente, alla lettera [B], dopo 5 bar di preparazione, abbiamo la 
nostra vera sezione di contrasto in cui Michael Brecker suona la melodia
a-la-Clare Fischer col sax soprano. Ricordo che ho dovuto chiedere a Michael di suonare il soprano qui 
praticamente in modo esplicito. A causa degli inerenti problemi di intonazione 
che tale strumento ha, a Michael non è mai piaciuto 
suonarlo, al punto che è riuscito (casualmente o appositamente...) a lasciarne un 
paio nei taxi di New York, perdendoli con felicità!!! A 
parte tali storie, mi è sempre piaciuto il suo approccio a questo strumento, 
specialmente su due oscuri e molto elettrici album del grande pianista Hal 
Galper: "The Guerrilla Band" ('71) e "Wild Bird" ('72). Fino 
ad oggi non ho ancora visto questi dischi ristampati su CD, neanche in 
Giappone. Sto divagando...la sezione [B] ci fa trovare nell'area di un 
C7(b9b5), Gb7/C il quale ha una sonorità che può facilmente assumere le 
qualità di un "incantatore di serpenti" e penso che ciò sia coerente con 
il resto del pezzo.
La estesa sezione del solo, da [C] attraverso [C3], riflette le due 
aree armoniche del brano: Ebm7(sus) e A7(13b5). Su Ebm7, 
applico semplicemente un approccio di Eb dorico (Eb, F, Gb, Ab, Bb, C, Db). 
Tuttavia, dato che nella melodia, alle battute 9 e 13 della sezione [A], 
ci sono dei E (Mi) naturali, in quei punti adotto anche un Eb Frigio, che 
trasformo proprio in un Db Dorico (Db, Eb, Fb, Gb, Ab, Bb, Cb) poichè contengono 
le stesse note. Per la sonorità di A7(13b5), uso una scala minore 
melodica di Mi (E, F#, G, A, B, C#, D#), sebbene si potrebbe scegliere di 
chiamarla scala Lidia b7 di La (A, B, C#, D#, E, F# G). Ancora una volta, sono 
uguali! In aggiunta, mi piace applicare la pentatonica 7a dominante di B (B, C#, 
D#, F#, A), che cattura la sonorità di questo accordo, ma può anche essere 
considerata come 'suonare il blues' un tono sopra la fondamentale. Essa 
fornisce una sensazione piena di 'soul', mentre si sta ancora preparando il 
suono interessante dell'armonia estesa. Tale utilizzo è discusso in dettaglio 
nel mio libro "Pentatonic Khancepts".
Come sempre, lo stile di accompagnamento di Don Grolnick è un qualcosa di rara 
bellezza. Lui sa esattamente come uno vorrebbe essere supportato. Non c'era 
veramente nessuno come lui nell'essere sofisticato, sensibile, pieno di 
sentimento e molto, molto funky!!! Appena il solo giunge in chiusura con un 
lungo sustain su Emaj7(9#4), si ritorna alla sezione [B], e 
nuovamente si ascolta il soprano di Michael che interpreta in modo volutamente 
non preciso la melodia con un tocco di 'impudenza' gettata lì per il 
beneficio di tutti. Uno dei momenti da me preferiti è verso il minuto 4:03 sul 
CD. In questo punto Don risponde a qualcosa che Michael suona con un tipo di R&B 
a-la-Richard Tee, ottenuto con semplici triadi minori con delle 
semiminime in staccato suonate cromaticamente verso il basso secondo questa 
sequenza Ebm-Dm-Dbm. Ricordate che ciò è fondamentalmente sul suono di C7, oltre 
ad essere molto funky, ed è effettivamente piuttosto divertente, e suona 
anche in modo alquanto sarcastico! La sezione [D] è semplicemente una 
ripresa della melodia di [A]. Poi si arriva alla [E], per la parte 
improvvisata con effetto Fade, che, come [A2], è sul suono oramai molto 
familiare di A7(13b5). Appena la parte fade si completa, si arriva 
spontaneamente al groove ottenuto con raddoppio di tempo. Tale groove è stato 
talmente memorabile, almeno secondo alcuni, che un tipo che conoscevo, ogni 
volta che lo incontravo, era solito ricordarmi quella sezione come un momento 
che era il momento preferito più di ogni altra registrazione! Difficile da 
credere! Dopo circa 9 battute di fade, come solista, eseguo svariate 
interferenze al raddoppio di tempo e in qualche modo da qui, proprio per il 
finale, una volta che sono passato agli accordi, Will, Don e Steve mi seguono e 
concludiamo. 
Sebbene abbia già scritto ciò in qualche altra parte del mio
sito, forse nella sezione dedicata alla
discografia, ripeto 
che ritengo di essere stato fortunato nell'aver avuto una seconda opportunità di 
autoprodurmi poichè le vendite dell'album "The 
Blue Man" sono state circa la 
metà rispetto a quelle ottenute da "Tightrope", 
e nel mondo del business, ciò non è certo visto come un progresso da parte di un 
A&R (Artist and Repertoire) Executive. Sono pertanto grato sia a Bruce Lundvall 
che a Jim Fishel per essere stati con me durante queste tre registrazioni. 
Comunque, ho avuto anche un co-produttore e sono stato sufficientemente 
fortunato poichè ho potuto scegliere un mio caro amico, un brillante ingegnere 
del suono di nome Elliot Scheiner. Molti di voi probabilmente sanno delle 
vittorie dei Grammy da parte di Elliot per il lavoro svolto con gli Steely Dan e 
con gli Eagles. 
Ora è giunto il momento di fornire spiegazioni riguardo il titolo di questo 
brano. Mi hanno spesso chiesto "Che significato ha la presenza della parola 'Daily' 
nei titoli di vari tuoi pezzi?". Be', la verità è che...non significa 
realmente nulla di specifico, e sicuramente nulla di così "profondo"! 
tempo fa tra il '77 e il '78, sono andato a New York City ad una mostra di 
alcuni acquerelli disegnati da Jean-Michel Folon, la cui arte ha 
ingraziato ben 13 copertine dei miei LP/CD. Ho sempre cercato titoli che 
derivassero dai titoli dei suoi dipinti, che normalmente subiscono già una 
traduzione in inglese dal nativo francese. Ad ogni modo, a questa mostra, vidi 
un dipinto dal titolo "Daily Bulls", e illustrava due colonne 
di teste e corpi della Sfinge. Non fui in grado di collegare il titolo a quanto 
vidi. Tuttavia, annotai questo titolo, poichè mi sembrò interessante, e 
successivamente diventò il titolo di un brano con influenza Latina dell'album "The 
Blue Man". Poi ho semplicemente 
posto la parola 'Daily' dinanzi al titolo di un altro brano che è così 
diventato "Daily Valley". Nessun titolo realmente significa nulla, e 
certamente niente di "profondo"! Pertanto, in questo caso, poichè il 
brano era influenzato da "Quiet Village" è semplicemente diventato "Daily Village".  
Con la pubblicazione di questo articolo ora abbiamo presentato un brano 
per ognuna delle mie prime registrazioni come leader. Ovviamente provvederò ad 
inserirne delle altre e sarebbe molto interessante vedere la vostra risposta e 
leggere quindi il feedback di voi lettori. 
Grazie tante per tutto!!!