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Blue Zone 41
as played on the '91 recording "Public Access"
 
di Steve Khan

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In questo articolo, offriamo il primo brano dell'album "PUBLIC ACCESS" che, in un certo senso, è stato l'ultimo di Eyewitness, e ha portato l'intero gruppo insieme con il talento batteristico davvero speciale di Dave Weckl. Egli ha fornito una prospettiva unica alla nuova musica per il suo stile, e anche perchè è stato un fan di tutte le registrazioni precendenti che io, Anthony Jackson e Manolo Badrena abbiamo fatto con Steve Jordan. E' stato un vero piacere averlo con noi in questa avventura e le sue performance parlano forte e chiare con soli memorabili sia su "Mama Chóla" che su "Kamarica." Quindi, passiamo alla musica.

Credo che si possa dire che "Blue Zone 41" è un "blues non cenvenzionale," pieno zeppo di citazioni di "One Down, One Up" di John Coltrane presente sull'album "NEW THING AT NEWPORT" (Impulse). Così come nel brano di Coltrane, "Blue Zone 41" è stato creato intorno ad un'idea ritmica molto semplice, unita all'uso di una triade aumentata, che si può vedere nelle battute 1-4 di [I]. Una seconda cellula melodica si può vedere nelle battute 5-6, e questo tema si ripropone attraverso l'intero brano cos' come è utilizzato come materiale tematico importante da essere esplorato durante l'improvvisazione.

Questo brano è stato scritto sapendo che sarebbe stato suonato dal brillante Anthony Jackson e il brano stesso ha permesso ad Anthony di esplorare molte delle possibilità della sua contrabbass-guitar a 6 corde così come raddoppiamo alcune delle linee importanti del brano. Ad esempio, le linee che vi vedono nella sezione [I] e successivamente nella [A], alla battuta 17; e infine durante il [Tag].

Appena giungiamo alla sezione della melodia, la [A], il pezzo intraprende un percorso allungato per fare in modo che si possa andare dal F7, una I7 nel brano, per risolvere sul suo accordo IV7 chord, Bb7, nella battuta 15, invece che nella più tradizionale battuta 5. Questa principale sezione melodica utilizza il tema primario nelle battute: 1-4; 9-10; 19-22; e 25-26. Il tema secondario riappare nelle battute: 5-6 e 15-16. C'è anche un "viaggio" armonico piuttosto esteso per viaggiare dal F7 al Bb7, il che accade tra le battute 11-14 ed effettivamente passa due volte sul Bb! Nelle battute 11-12, offro un mio piccolo assaggio sui changes di "Giant Steps". Forse è richiamato più per l'uso dell'ottava nota nella melodia e la semiminima nel basso piuttosto che per uno specifico movimento armonico (cambio di accordi), che invece qui non sono esattamente gli stessi di Trane.

Appena si giunge all'accordo IV7 chord, il Bb7, si rivede il tema secondario, e dopo un breve break, e una linea all'unisono, passiamo attraverso un B°7 che spesso si usa nella battuta 6 della struttura di un blues "tradizionale" un po' jazz-oriented. Da questo punto in poi, si continua a lavorare secondo un nostro modo intorno a varie aree di 7 dominanti che sono tutte, in pratica, parte della scala a toni interi di F (F, G, A, B, Db, Eb). Finalmente, alle battute 11-15 della sezione [B], atterriamo sul Ab7(13) per l'inizio della sezione improvvisata. Questa piccola sezione di 4 battute è da intendersi come un "razzo" (un lancio armonico) nel solo.

La sezione del solo, la [C], e il suo formato vale la pena analizzarla poichè alterna tra una sezione che è aperta nel finale, con un Ab7 come centro tonale, e una seconda sezione che ci riporta al F7. La mia imbeccata per transitare tra queste due aree era di creare delle piccole imperfezioni, ma Anthony e Dave Weckl sono stati tremendamente flessibili nell'interpretare le mie intenzioni. Come segnale di uscita alla sezione finale del F7, ho semplicemente cominciato a suonare la [I] e poi ho atteso, o dovrei dire sperato che Anthony e Dave mi avessero ascoltato e 'catturato' il più presto possibile. Durante la registrazione del solo si può ascoltare una 'mini guitar orchestra' entrare in un caso e questi suoni sono stati ottenuto con il mio KORG DVP-1, che essenzialmente è un harmonizer. L'idea di questo suono deriva dall'aver lavorato con Joe Zawinul come parte dei  Weather Update nell'86. Joe era solito fare qualcosa di simile col suo "Prophet 5" e fu sufficientemente gentile nello spiegare la caratteristica dell''unison lock' che sembra come se 'catturi' un voicing appena suonato, per poi, una volta che è stato inserito, farti ascoltare in parallelo qualsiasi cosa tu suoni. Per compiere qualcosa di simile, ho impostato tutti i miei voicing nel DVP-1 in modo che la nota suonata sulla chitarra fosse sempre la voce più alta. Per questo brano, che si suppone abbia un sound 'bluesy', ho scelto di utilizzare in parallelo tutti gli accordi di 7a di dominante. Ero solito utilizzare questo dispositivo mentre suonavo pezzi di materiale del tema in modo da rispondere con frasi suonate con note singole. E' come se una "big band" risponde a ciò che si è suonato. Uno dei programmi che ho utilizzato aveva la 5a come nota alta, e ciò si può programmare autonomamente impostando le voci dell'harmonizer nel seguente modo: [-3] [-7] [-9] con questi valori che si riferiscono a mezzo tono in meno rispetto alla nota che si sta suonando. L'altro voicing che mi piace è con la 3a come nota alta che significa impostare nel seguente modo: [-4] [-6] [-9]. Se avete un harmonizer nel vostro rack, provate queste impostazioni.

Sarebbe dura continuare senza 'decantare le lodi' dell'incredibile apporto musicale di Dave Weckl. Il progetto "Public Access" è stato uno dei pochi, nella carriera delle mie registrazioni, dove ci siamo presi il tempo di provare intensamente. Abbiamo provato per cinque giorni e per più di 3 ore al giorno. Abbiamo tutti sfruttato bene il tempo dato che c'erano nove nuovi brani da imparare. Molte volte, quando tutti leggono dalla stessa partitura, tipo quella che vede in questo articolo, la principale comunicazione, in special modo col batterista, avviene attraverso i segni di staccato e che indicano gli accenti. Dave è uno di quei pochi musicisti che stanno nel palmo di una mano in grado di leggere parti come queste e di interpretare la musica nel modo giusto. Ciò vuol dire che come gruppo siamo sempre più vicini al nostro obiettivo. Durante le battute 5-6 di [I] Dave ha posizionato gli accenti sulla seconda ottava nota con la cassa, e questa è realmente la parte della battuta che andava accentata. E' anche facile vedere come Dave riempie i vuoti con miracolose prodezze batteristiche. Un accento di cui ho fatto una annotazione particolare è quello posizionato sulla battuta 5 della sezione [B]. Qui Dave cattura il doppio stop della chitarra sia col rullante che col piatto crash. Per me, un dettaglio occasionale come questo è molto importante e fornisce ad un piccolo pezzo di musica come questo la sensazione che sia arrangiato.

L'album "Public Access" è stato una miscela di musica che ci è piaciuta. Pezzi come "Blue Zone 41", "Butane Elvin", "Silent Screen" e "Dedicated to You" hanno ricoperto la parte jazz dell'album e un gruppo di composizioni come "Sisé", "Kamarica", "Botero People", "Mama Chóla" e il mio brano "Mambosa" sono tutti contornati da elementi di Latin jazz che sono stati anche una parte importante di ciò che abbiamo fatto. Qui, in questo spazio didattico, speriamo che nei prossimi anni potremo condividere alcune di quelle partiture.

Recentemente, durante un tour europeo in maggio 2003 con Terri Lyne Carrington, Greg Osby e Jimmy Haslip, "Blue Zone 41" è stato scelto come brano di apertura. Quindi, dopo quella esperienza, anche quando ho suonato in Venezuela con Roberto Koch (Ac. Bass) e Andrés Briceño (Drums), abbiamo iniziato il concerto con "Blue Zone 41".

Blue Zone 41 
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Data pubblicazione: 26/06/2005

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