Louis Armstrong è stato uno dei musicisti più influenti nel storia del jazz. Un grande innovatore. Una mente geniale, un talento indiscutibile e inoltre una persona gentile, aperta, solare, pronta allo scherzo e all'autoironia. E' stato un grande trombettista, però il suo contributo al canto jazz non può essere minimizzato. La leggenda dice infatti che fu l'inventore dello scat.
Nato il 4 agosto
1901
a New Orleans, di famiglia poverissima, a 11 anni finì in riformatorio, dove imparò a suonare la cornetta. In pochi anni divenne bravissimo e richiesto nelle migliori bands: con Kid Ory a New Orleans, poi con King Oliver a Chicago (dove incontrò e sposò la sua seconda moglie, la pianista dell'orchestra
Lil Hardin), quindi con Fletcher Henderson a New York, registrando moltissimi dischi. Nel
1925
era ormai una stella indiscussa e registrò alcuni dischi con la Okeh a nome dei propri gruppi "The Hot Five" e "The Hot Seven". Queste registrazioni sono dei veri capolavori, ricchi di innovazioni per il linguaggio jazzistico, e sono tra le più amate dai conoscitori (vi ricordate Woody Allen nel film Manhattan? "Why is life worth living? It's a very good question. Um...Well, There are certain things I guess that make it worthwhile. uh...Like what... okay...um... For me, uh... ooh... I would say... what, Groucho Marx, to name one thing... uh...um... and Wilie Mays... and um... the 2nd movement of the Jupiter Symphony... and um... Louis Armstrong, recording of Potato Head Blues... um..."
Dagli anni
'30
in poi la sua popolarità e il suo successo non fecero che aumentare. Armstrong raggiunse il grande pubblico dei bianchi e calcò le platee più raffinate, incise dischi che furono sempre dei grandissimi successi, partecipò perfino a numerosi film di Hollywood, diventò una stella internazionale girando con la sua orchestra o come solista nei locali più prestigiosi d'America e in tour in tutto il mondo. La sua fu una straordinaria carriera di successi. Degli anni
'50
sono le incisioni dei duetti con Ella Fitzgerald, che gli aprirono la strada al pubblico più commerciale, quello che lo ha poi conosciuto come l'interprete indimenticabile di canzoni tipo "Hello Dolly!" o "What A Wonderful World". Morì nel 1971.
Letture, ascolti, approfondimenti consigliati:
- Luciano Federighi "Louis Armstrong" in Le grandi voci della musica americana, Oscar Saggi Mondadori, Milano 1997
- Arrigo Polillo "Louis Armstrong" in Jazz. La vicenda e i protagonisti della musica afro-americana, Oscar Musica Mondadori, Milano, 1983
- Louis Armstrong Satchmo. La mia vita a New Orleans (autobiografia), prefazione di Enrico Rava, Minimum Fax, Roma, 2004
Ci sono moltissimi cd in commercio di Louis Armstrong: troverete sia ristampe dei suoi migliori dischi, sia raccolte di vario genere e qualità che spaziano lungo tutta la sua carriera musicale. Una buona raccolta è per esempio:
The Essential Louis Armstrong
SONY (2 cd)
Consiglio in ogni caso di cercare qualche registrazione degli Hot Fives
e degli Hot Seven (ristampate in cd per la CBS) e almeno il primo album di duetti con
Ella Fitzgerald:
Ella & Louis
POLYGRAM o VERVE
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Data ultima modifica: 14/11/2004
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