INDICE
LEZIONI
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Analisi
varie e letture possibili del brano
"Duke
Ellington's Sound Of Love"
(Charles Mingus)
(Nogales, Arizona
22 aprile 1922 - Cuernavaca, Messico 5 gennaio 1979)
di
Andrea
Pellegrini
3. Analisi e provocazioni secondo i meccanismi della retorica musicale e della corrispondenza testo – musica
Note lontane, note vicine. |
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L'aderenza fra testo e musica è evidente sin dall'inizio: " I
was young…": il carattere
meditativo e l'intenzione di raccontare una storia, dichiarata in una specie di
vago preambolo introduttivo, sono esplicitati dall'appoggiarsi sulla
IXa
del primo accordo nel primo inciso (batt.2) e dall'inizio sulla
VIIa
(batt. 1): tale vaghezza evocativa rimane per tutta la
Sezione A
(divisa in a, b, c). Quasi tutti gli incisi della Sezione A, infatti, iniziano e-o
terminano su note "lontane", "tensioni" rispetto agli accordi che
le supportano: tensioni interne, naturali (IXa,
XIa,
XIIIa),
o alterazioni (bIXa,
#IXa,
bVa
ecc), evitando di appoggiarsi sulla
Ia,
la IIIa
e la
Va.
Nella Sezione B
avviene una specie di capovolgimento; proprio in presenza di una specie di
circulatio avviene un rimescolamento: la melodia, qui, si appoggia su note
"vicine", "fondamentali": IIIa,
VIIa,
o note interne all'accordo di base
I/III/V/VII.
In una specie di eucatastrofe (per J.R.R. Tolkien, questo
termine indica un momento catastrofico, un capovolgimento, ma dagli effetti positivi),
l'autore racconta poi (Sez.
C) di un incontro con la musica
che lo "guarisce", fra slanci quasi mistici e intervalli ascendenti: tale Sezione
C inizia con una specie di tirata ascendente (non con note in successione,
però), e la stessa tirata conclude la
Sezione, aumentata nei valori e nella disposizione degli intervalli.
Nella Sez. D,
conclusiva, come in un riposo, l'autore omaggia il suo grande mito, Ellington,
come a ringraziarlo. Qui l'intenzione architettonica è evidente: la Sez. D termina
come la A, e la Sez. C inizia più o meno come finisce, una vera e propria citazione
di Lush Life.
Altre, numerosissime, coincidenze sono evidenziate nell'analisi secondo
la retorica musicale.
Naturalmente, si tratta, qui, di una forzatura, forse, e di una provocazione,
che intende però mostrare alcune impressionanti aderenze fra alcuni elementi del
motivo e alcune figure retoriche, e alcuni madrigalismi (indicati con un
mmmm in un riquadro), a volte impressionanti.
Il tutto è dettagliato nell'analisi riportata nello
SPARTITO 2.
E' sensato, credo, in ogni
caso, sostenere che certe figure siano entrate a far parte della tecnica
compositiva e di scrittura di ogni autore
[3]
con il passare dei secoli e lo siano ancora oggi, basate come sono, nella grande
maggioranza, tra l'altro, su elementi a loro volta del tutto naturali e legati al
linguaggio parlato e alla declamazione naturale di testi. Così, se pare curioso
che, ad esempio, le parole "circus" e "go-round" siano poste in estrema
vicinanza o concomitanza con frasi circolari (circulatio), apparrà più naturale,
e secondo me molto bello, notare la pseudo tirata ascendente,
anabasi, in presenza della frase che afferma il potere salvifico della
musica, per Mingus, e altri elementi. Tali corrispondenze rafforzano il potere
espressivo del brano: è come se ognuno dei due elementi (motivo e testo), rafforzasse
il potere evocativo e espressivo dell'altro (cfr. Ferruccio Civra,
Musica Poetica, Utet, nella Premessa).
Questo naturalmente non è l'unico caso del jazz moderno in cui accade
questa rispondenza, conscia o inconscia. Anzi essa è frequente anche nella buona
musica leggera. Ad esempio, nella canzone
Il cielo in una stanza
di Gino Paoli, la frase iniziale "Quando sei qui con me…", che suggerisce
un abbraccio affettuoso, è sonorizzata con una circulatio:
Do Si La Si Do La,
che suggerisce intimità, un abbraccio; la frase successiva "questa stanza non
ha più pareti, ma alberi, alberi infiniti…", che indica un'apertura suggestiva,
con un'immagine bellissima, corrisponde a una tirata ascendente, anche
se non per gradi congiunti; la frase successiva "quando tu sei vicina a me…"
evidenzia ancora una circulatio (Mi
Fa Mi Sol Fa Mi); poi il pezzo
segue le logiche feroci della musica leggera e tanti spunti di questo tipo si perdono,
ma qua e là riaffiorano, e anche in altre canzoni di Paoli e dei cantautori
di quel periodo.
[3] Se ne trova traccia ad es. in Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni.
Charles Mingus - Duke Ellington's Sound of Love:
1. Introduzione e inquadramento storico-stilistico
Charles Mingus - Duke Ellington's Sound of Love:
2. Trascrizione
Charles Mingus - Duke Ellington's Sound of Love:
3. Analisi e provocazioni secondo i meccanismi della retorica musicale e della corrispondenza
testo – musica
Charles Mingus - Duke Ellington's Sound of Love:
4. Analisi formale
Charles Mingus - Duke Ellington's Sound of Love:
5. Analisi funzionale
Charles Mingus - Duke Ellington's Sound of Love:
6. Conclusioni
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Data ultima modifica: 11/02/2008
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