In occasione del compleanno del chitarrista dei
Beatles, George Harrison, nato il 24 febbraio 1943, vorrei rendere
omaggio alla sua vita, al suo lavoro, condividendo la partitura di un mio
arrangiamento di un medley di due sue composizioni. Sono state registrate agli
inizi del 1993 per un progetto molto speciale
concepito e prodotto dal mio caro amico e spesso collega Mike Mainieri.
L'album alla fine si è intitolato COME TOGETHER(A Guitar Tribute to The Beatles)
ed è stato pubblicato dal Mike per la sua etichetta NYC Records. La
registrazione include anche performances di alcuni dei miei chitarristi
favoriti: John Abercrombie, Ralph Towner, Allan Holdsworth, "Toots" Thielemans
e Adrian Belew. Ognuno interpreta uno dei brani favoriti dei Beatles.
Per
il libretto del CD, ci è stato chiesto di scrivere una breve riflessione sui
Beatles e, in quel momento, ho scritto quanto segue:
"Negli ultimi anni, mia moglie Nancy ha spesso
ascoltato l'album "SERGEANT PEPPER" a casa durante il lavoro, e
il suo interesse è servito per risvegliare il mio, specialmente ascoltando il
brano Within You Without You
di George Harrison. Appena i Beatles sono giunti sulla scena agli inizi degli
anni '60, mia sorella Laurie è stata la prima in casa ad impazzire per
loro, e lei era l'unica tra le sue amiche ad essere totalmente persa per George.
Pertanto, un medley di due canzoni mi è sembrato ideale, e Blue Jay Way
tratto da "MAGICAL MYSTERY TOUR" è stato adatto alla mia
bizzarra sensibilità musicale. In quello spirito, questa performance è dedicata
alla mia bellissima moglie Nancy e alla mia meravigliosa sorella Laurie.....Vi
amo entrambe!"
Inizialmente, ho sperato di poter registrare con il mio gruppo, ma
quando Mike mi ha detto che avrebbe voluto registrare nella stessa giornata
anche il brano di John Abercrombie, e che John avrebbe suonato con Marc Johnson
al contrabbasso e Peter Erskine alla batteria, ho colto l'occasione di
registrare con questi grandi musicisti. Ho chiesto a Mike se avessi potuto avere
Nana Vasconcelos alle percussioni, poichè il mio arrangiamento sembrava
richiedere fortemente la sua speciale presenza musicale. Mike ha accettato.
Ricordo che arrivando allo studio ho ascoltato John, Marc e Peter che
completavano la performance sulla splendida interpretazione di "And I Love Her".
Quando John terminò alcuni ritocchi dell'ultimo minuto (l'aggiunta di una
chitarra acustica), andai nello studio, all'RPM, e impostai la mia
strumentazione. Mentre facevo ciò, avevo consegnato il mio spartito a Marc e Peter,
e discutevo i concetti dell'arrangiamento con loro. Sapevamo che avremmo
registrato senza Nana poichè non era disponibile pertanto avrebbe sovrainciso la
sua parte successivamente.
Tra le molte ragioni per cui ho scelto "Within You Without You"
c'è che la melodia può stare completamente da sola, autonomamente, in note
singole e parlarmi meravigliosamente su qualsiasi cosa! Per me, questo
particolare criterio è vero per qualsiasi standard dovessi scegliere di
interpretare. Deve avere questa qualità, e "Blue Jay Way" ce
l'ha. Rimango sempre colptio dalla bellezzadi uno dei passaggi dove il testo
dice:
"Please don't be long
Please don't you be very long
Please don't be long
for I may be asleep"
Questo passaggio è interpretato in accordi come si può
vedere alla sezione [E].
Dopo aver ricevuto la telefonata iniziare da Mike Mainieri, ed aver pensato alla
scelta dei brani che avrei suonato, ho lavorato sul dover far sì che la mia
interpretazione diventasse un arrangiamento. E, avendo l'opportunità di suonare
questi brani con un contrabbasso e specialmente con un grnade musicista come Marc Johnson,
molte altre possibilità sembravano aprirsi ai miei occhi. E' stato in funzione
della presenza di Marc che ho deciso che avremmo iniziato il pezzo con il
contrabbasso che suona la parte melodica che effettivamente è nel mezzo e alla
fine di "Within You Without You". Quindi, ciò che potete ascoltare
all'inizio, nella sezione [I], che da il La a tutto ciò che segue,
è l'interpretazione ritmicamente molto libera di Marc su questo testo:
"Try to realize it's all within yourself
no one else can make you change
and to see you're really only very small
and life flows on within you and without you....."
"When you've seen beyond yourself
then you may find, peace of mind, is waiting there.
And the time will come when you see we're all one,
and life flows on within you and without you."
Il intento originario era che il
berimbau di Nana ci avrebbe fornito quell'atmosfera metallica e molto
naturale che il sitar e il tambooura di George Harrison hanno fornito nella
versione dei Beatles. Sembra come un po' uno spostarsi dall'India al Brazil, ma,
se ascoltiamo il testo di George e crediamo, per un momento, che "siamo
un tuttuno", allora ciò non è così difficoltoso da accettare.
Quando giungiamo alla sezione [I2] e il tempo comincia, ho dovuto
far approssimare a Marc un pattern ritmico di berimbau in modo che avremmo avuto
la sensazione di ciò che Nana avrebbe poi aggiunto. Se Nana fosse stato presente
con noi, dal vivo, non ci sarebbe stata alcuna necessitò per Marc di asuonare
una tale figurazione ritmica. Avendo in mente il mood ottenuto dal sitar suonato
sull'originale, ho provato ad impiegare voicings che, per l'occasione, sfruttano
le corde vuote della chitarra. La chiave originaria, o centro tonale, per la
versione di George è Db(7). Quindi, ho cambiato la chiave a G(7) per poter
sfruttare le corde vuote.
La melodia della sezione [A], come detto in precedenza, è sempre
suonata a note singole dando una sorta di effetto a-la-sitar attraverso
un movimento di glissing nel passaggio da una nota all'altra sulla corda
di G (Sol), quanto più possibile. Dalla battuta 9 in avanti, la melodia è
eseguita attraverso dei voicing, se avete familiarità con quanto ho provato a
condividere nel libro "CONTEMPORARY CHORD KHANCEPTS", allora tutti
questi colori ottenuto con gli accordi avranno senso.
Appena arriviamo alla sezione [B] e il solo della chitarra inizia,
cambio l'armonia ad un suono Frigio essenzialmente suonando voicing di Fm7(9)
sul pedale di Sol di Marc. Nuovamente, accoppiare ciò con l'uso della corda a
vuoto di Sol, è il mio modo per ottenere l'elemendo di suono che richiama la
musica indiana. Successivamente, al termine della sezione di solo, do un'"imbeccata"
e torniamo indietro a suonare ciò che è nella sezione [A2]. Nel fare ciò,
usiamo effettivamente l'intera area del G7 come accordo di quinta perchè abbiamo
suonato "Blue Jay Way" nell'area di C major che, comunque, era la
tonalità originaria usata da George Harrison e ciò ha funzionato bene per una
versione strumentale. Dopo aver preso il secondo finale e giunti alla sezione [B2],
siamo andati alla sezione [C] che è una sezione di transizione e sposta
il centro tonale a 'C.' Qui, sfrutto il momento e riarmonizzo la melodia
che accompagna il testo che dice:
"We were talking
about the space between us all"
Inoltre, c'è un altro piccolo pezzo di questo frammento melodico
che ho dovuto far suonare a Marc sul contrabbasso giusto 3 battute prima di
arrivare alla sezione [D] e che "Blue Jay Way" cominci
realmente.
La versione originale dei Beatles di questo brano dall'album "MAGICAL MYSTERY TOUR"
ha un qualcosa di "torbido", più o meno cone un'atmosfera un po' funerea e ciò è
ottenuto dall'uso di accordi diminuiti da parte di Harrison. Se aveva intenzione
di catturare l'atmosfera del tipo "nebbia su L.A." allora ha fatto un
grande lavoro, poichè il pezzo sembra come se si sta cercando di trovare la
propria strada immersi in una fitta nebbia!!! Ad ogni modo, ho provato a rifarmi
a quei suoni utilizzando queste qualità che esistono all'interno di ogni
posizione dell'accordo C7(13b9) e ciò è ulteriormente rimarcato dai suoni più "vivaci"
degli accordi major7(9). Come appena detto, da un punto di vista melodico per
quanto riguarda questo brano, la mia sezione preferita è la [E]. E per la
parte in cui George dice: "For I may be asleep", ho scoperto un
modo di esprimerlo suonando, e mantenendo premuto C-Eb (con il mio primo dito)
sulle corde E e G e poi consentendo a B-D di suonare su quelle due note suonate
sulle corde B e D. Poi, ciò è fatto di nuovo suonando A-C (ancora col mio primo
dito) sulle corde E e G consentendo alle note G-Bb di essere suonate sulle prime
utilizzando le corde B e D. Il tocco finale è suonare F#-A sulle corde B e D
consentendo quelle note di essere suonare mentre E-G sono a loro volta suonate
sulle corde aperte!!! E' un tocco raffinato, e non ci allontana molto
dall'atmosfera indiana!!! Chiedo scusa, ma ho bisogno di prendere un Polloal
Curry proprio ora!!!
Anche se questa registrazione si supponeva fosse per chitarra ho
intravisto l'pportunità di sfruttare il tremendo talento batteristico del mio
caro amcio Peter Erskine, pertanto le sezioni [F] e [F2]
sono state create per consentire a Peter alcune aree in cui suonare liberamente
in cui ha fatto delle cose bellissime. Quando i fan di Eyewitness hanno
ascoltato questo particolare pezzo hanno sottolineato come esso sembrasse come
Brazilian Eyewitness a causa di Nana!!! Da un'imbeccata di Peter, abbiamo
suonato nuovamente la sezione [E] e ci eravamo prefissati di concludere
il pezzo con uno stop sulla battuta 8. Ma, sul primo take, siamo riapprodati
ancora alla sezione [F] e a questo punto ho improvvisato si quegli
accordi fino a rientrare di nuovo sulla [E] e temrinare come avevamo
previsto.
La verità è che ciò che ora si può ascoltare sul CD è realmente un insieme
degli unici due take che abbiamo registrato. Il primo take è durato circa 12
minuti che sarebbero stati ottimali per me. Ma Mike Mainieri era un po'
concentrato su questo aspetto e così ci chiese di farne un altro provando ad
esser un po meno "loquaci"... Quindi, anche se tutti noi preferivamo
l'originale, sapevo di dover ridurre il tempo pertanto ho cercato di
interpretare meglio le sezioni melodiche focalizzandomi su di loro. Pertanto
abbiamo utilizzato il Take 2 dall'inizio fino al primo 'hit' della
sezione [D]. Questo è il punto in cui abbiamo effettuato il taglio. Da
questo punto in poi, si può acoltare il Take 1 con il solo originale di
Peter. Editare in questo modo le versioni è una pratica molto rara ma richiede
che vi sia un ottimo spirito tra i musicisti e il produttore. Per forutna qui
eravamo tutti buoni amici e la sala era pina di rispetto reciproco, pertanto
simili compromessi diventano poi piuttosto semplici.
Non sarebbe possibile continuare senza porre un'attenzione speciale al
contributo davvero unico di Nana Vasconcelos. Se avesse suonato solo il bermibau
e alcune percussioni, sarebbe stato sufficientemente magnifico. Ma, sapendo che
egli è uno spirito libero di usare la sua voce come uno strumento e che ha una
splendida voce nel parlare, gli ho chiesto di tradurre alcune frasi di George Harrison
in portoghese e recitarle in vari spazi aperti all'interno del brano. Quindi,
ciò che si può ascoltare, è Nana che dice: "We were talking....."; "Please don't be long".........a
alla fine, "for I may be asleep." Naturalmente, non parlando
portoghese, non posso giurare che questo è quanto sia stato effettivamente
detto, ma so che vi è molto vicino. Il suo feeling per tutto questo è stato
semplicemente meraviglioso. Anche se la mia oramai ex-moglie Nancy ed io eravamo
già separati a quel tempo, ho comunque sentito Nana dire il suo nome durante la
sezione [I2] come un piccolo "messaggio subliminale" per far s' che
possa tornare. Una nobile idea, ma simili cose non funzionano spesso nella
reealtà!!! Bel tentativo Steve!!!
E così, questa è la storia di ciò che è stato veramente una meravigliosa
esperienza. Ringrazio Mike Mainieri per avermi incluso insieme a questi grandi
artisti, e grandi chitarristi; e più di ogni cosa, ringrazio Marc Johnson, Peter Erskine,
e Nana per aver condiviso il loro brillante e speciale talento con me,
con tutti noi. Questa è una registrazione che non dimenticherò mai. A George Harrison,
che ci ha tristemente lasciato, a sua moglie (Olivia) e suo figlio (Dhani),
invio rispettosamente la mia personale gratitudine e il mio amore per quanto
egli ci ha lasciato attraverso le sue meravigliose canzoni, il suo unico modo di
suonare la chitarra, e la sua visione di come la vita potrebbe essere una
migliore e più ricca esperienza per tutti noi. Riposa in pace George, sei
amato e ricordato qui sulla terra da molti!