Jazzitalia - Lezioni Steve Khan: El Tacaño
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El Tacaño
from the album "Paraíso
di Steve Khan

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Ho conosciuto per la prima volta il nome di Clare Fischer quando è apparso sulla registrazione dei Jazz Crusaders "Chili con Soul" (Pacific Jazz) che è stato registrato nel 1965. Su questo stesso LP (fino ad oggi non ho ancora visto una versione in CD, neanche in Giappone), ho anche avuto modo di ascoltare la sua musica per la prima volta e devo dire che mi ha lasciato un'impressione favorevole che ho conservato nel tempo. I suoi brani "Dulzura" e "Ontem a Noite" (che ho successivamente registrato sull'album "Headline") sono stati per anni i miei favoriti. La sua conoscenza dell'idioma latino non ha eguali e per questo è visto come uno dei giganti della musica. Il suo splendido approccio musicale, il suo uso di sottili movimenti della voce sono cose che lo rendono davvero unico. Credo che il brano che qui vi propongo, "El Tacaño", sia stato molto influenzato dal pezzo di Clare "Novios" che è inciso sul CD di Cal Tjader "Huracán" (LaserLight).

"El Tacaño" si trova sul nuovo album del Caribbean Jazz Project inciso per la Concord Picante dal titolo "Paraíso" che è stato pubblicato nell'aprile 2001. Per questa traccia, oltre ai componenti stabili della band, il bassista Rubén Rodríguez (che secondo me è il Ron Carter della musica contemporanea Salsa e Latin) e il conguero Richie Flores, si è unito a noi anche il grande Luisito Quintero ai timbales.



Il germe fondamentale, la 'guajira' (ndt. musica tipica cubana) di "El Tacaño", si trova alla lettera [I] ed è qualcosa su cui ci ho girato intorno per un bel po' di tempo. Ho effettivamente pensato che avremmo potuto utilizzare quel punto come introduzione quando Dave Samuels suona durante l'ingresso del gruppo in un concerto, ma non lo abbiamo mai fatto. Nel mio particolare modo di scrivere, sembra che mi piaccia iniziare con qualcosa che comunichi un certo "mood". Appena mi viene un'idea che mi piace, il resto può prendere anche poco tempo, ma almeno so che sono su qualcosa per me valido. Qualcosa che sento sia "esatto". Sebbene è sempre ovvio che verrebbe suonato su un pedale di Bb (in realtà un bass tumbao composto sulla dominante e sulle quinte), il movimento da Ab/Bb a C/Bb, e poi alla triade di Bb, e infine il ritorno all'accordo di C/Bb è un po' strano. Strano, ma per me molto bello e interessante, inoltre offre interessanti sfide nel comporvi una melodia.

Ciò che mi piace riguardo queste melodie è che sembrano già esistere da qualche parte del mondo della guajira che, secondo me, è molto vicino allo stile della scrittura di Clare Fischer. Sebbene egli l'abbia fatto molto, molto meglio... per questo particolare pezzo, ho ritenuto meglio dividere le melodie, [A] e [A2] ritornando alla guajira per 8 battute, [I2], tra una e l'altra e utilizzando un nuovo frammento melodico. In questo modo, [I3] funziona come un elemento di sorpresa quando, giusto dopo 6 battute, funge da transizione verso la sezione [B].
[B] sembra una versione 'bluesy' della guajira ed ha una melodia molto più angolare. La piccola configurazione melodica della battuta 4 effettivamente mi ricorda qualcosa di improvvisato dal sassofonista Steve Grossman sull'album "Jack Johnson" di Miles Davis. Gli accordi di transizione che iniziano alla fine della battuta 5 ci conducono in una seconda guajira mezzo tono sopra ciò che si può ascoltare nella sezione [I]. Normalmente, come chitarrista, avrei dovuto scrivere questi elementi melodici e armonici un ottava sopra ciò che si vede. Sono nella versione per 'concerto' in modo che il vibrafonista Dave Samuels non fosse costretto a diventare strabico per leggere tutte le linee oltre il pentagramma. E' stato fatto puramente per rispetto verso un collega. Inoltre, l'obiettivo di scrivere musica per i membri della band è di poter comunicare molto rapidamente per non buttare via tempo durante le prove. Devi cercare di comprendere quanto prima possibile ciò che funziona tra le cose scritte e ciò che non funziona!

Inizialmente, quando è stata composta la sezione [C], ho pensato che sarebbe stato bello se la linea di basso avesse marcato il movimento degli accordi: da B7 a Cb/Db a D7(9) e indietro a Cb/Db. La prima volta che abbiamo provato ciò, ha suonato talmente male che mi sono depresso tanto da pensare addirittura di buttare l'intero brano! Mi sento spesso in questo modo quando ascolto per la prima volta ciò che ho scritto! Successivamente, portata la registrazione a casa ho cominciato ad apprezzare questa sezione e a lavorarci su finchè poi è diventata quella che si può vedere/ascoltare. Ho cambiato due cose: [1] Ho semplificato il bass tumbao ad un pedale di 'B' (ancora semplici dominanti e quinte), e [2] ho cambiato il colore dell'ultimo accordo utilizzando un B7(sus). Ciò ha fornito all'armonia un 'carattere' mentre ha comunque conservato il movimento interno della voce. La melodia di questa sezione conduce anche ad un atteggiamento stranamente 'bluesy' con l'inclusione di diversi 'D' e 'F' naturali. Secondo me, ciò ha anche un senso vagamente ridicolo, più o meno come se si potesse vedere "El Tacaño" passeggiare per la strada con le sue mani sulle tasche in modo che nessun soldo potesse cadere!

Forse questo è il momento adatto per fare un piccolo break sull'analisi? Giusto il tempo di dire qualcosa sul significato di "El Tacaño" per coloro che non conoscono lo spagnolo. Bene, semplicemente, un "tacaño" è un: "avaro", uno "spilorcio", o "tirchio". In verità, semplicemente mi piaceva il suono della parola...non ha alcuna relazione con nessuno! E certamente NON ne ha con Clare Fischer! La ragione per cui il brano è stato dedicato a Clare è per la sua influenza sulla musica e nullaltro!

I soli, [D], sono presi su una particolare sequenza di accordi blues in Bb che in verità provengono dai cambi di solo che Wes Montgomery effettua su "Freddie The Freeloader" (da "Portrait Of Wes", Riverside). Il tocco che Wes aggiunge, che mi piace molto, è che mentre la progressione scende dalla V7 (F7) alla IV7 (Eb7), egli continua a scendere verso il basso posizionandosi su un bell'accordo di III7 (D7) per due battute invece di tornare all'atteso I7 (Bb7), o un più tradizionale turnaround di qualche tipo. Ho effettivamente utilizzato questa progressione in precedenza su un altro mio brano, "The Blue Shadow" che si può trovare su "Modern Times/Blades" registrato con Anthony Jackson, Steve Jordan e Manolo Badrena.

In [D2] dove suona il solista, è utilizzato il movimento di accordi dalla lettera [B]. Inizialmente, avevo questa piccola sezione con 12 battute, ma non ha mai convinto nessuno di noi, così è stata ridotta ad 8 battute. Si dovrebbe essere flessibili e seguire il proprio miglior istinto musicale, ma si deve anche ascoltare i propri compagni! La piccola parte di transizione formata da 4 battute, che è anche utilizzata come nostra 'introduzione', deve qualcosa ad un particolare movimento armonico che Chick Corea stava sviluppando molto durante le sue registrazioni della seconda metà degli anni '60.

Dopo l'ultimo solo, la ripetizione delle melodie di [A] e [A2] è interrotta da un solo di percussioni [E] che si rifà ai fondamentali della guajira. Inizialmente ho voluto che il brillante Richie Flores effettuasse un solo su questa sezione ma Richie è stato eccezionalmente generoso e ha chiesto se Luisito potesse eseguire il solo ed io sono stato contento di ciò. [E2] è stata aggiunta per dare al solo di percussioni un 'passaggio' verso al sua conclusione. Abbiamo discusso molto su ciò e sulla sua efficacia. C'è stato qualche disaccordo tra tutti noi ma in questo caso ho deciso di seguire il mio istinto e di mantenere la melodia così come era stata scritta.

In [A2], il pezzo melodico finale, abbiamo suonato la terzina finale, che si può vedere nella battuta 8 di ogni sezione [A], all'unisono. E' stato l'unico momento in cui abbiamo fatto ciò, lottando con gli istinti di qualcuno durante l'esecuzione dell'intero pezzo. Ho sempre sentito che sarebbe stata la cosa più efficace da fare resistendo alla tentazione di farla prima.

Il [Tag] ci permette di utilizzare nuovamente l'Intro e la linea per la transizione dei soli. Però in questa occasione è veramente una parafrase di una sua porzione. Notate il bellissimo lavoro alle percussioni di Richie e Luisito nel piccolo spazio che esiste tra la fine del secondo beat della penultima battuta e il colpo finale del secondo beat dell'ultima battuta. Ciò che hanno suonato dal vivo è aumentato da un contro-ritmo sovrainciso di Luisito eseguito con una campana (una tipica campana da mucca utilizzata normalmente da chi suona i bongos). Dal punto di vista armonico, sull'ultimo hit, ad esempio, si può notare un voicing che non è completamente suonabile dalla chitarra. In questo caso, e come spesso accade in questo gruppo, Dave Samuels ed io abbiamo lavorato insieme per utilizzare le possibilità di cluster del vibrafono semplicemente dividendoci l'armonia in modo da creare una sonorità più ricca.

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Data pubblicazione: 19/11/2006

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