Ho conosciuto per la prima volta il nome di Clare Fischer quando
è apparso sulla registrazione dei Jazz Crusaders "Chili
con Soul" (Pacific Jazz) che è stato registrato nel
1965. Su questo stesso LP (fino ad oggi non
ho ancora visto una versione in CD, neanche in Giappone), ho anche avuto modo di
ascoltare la sua musica per la prima volta e devo dire che mi ha lasciato un'impressione
favorevole che ho conservato nel tempo. I suoi brani "Dulzura" e "Ontem
a Noite" (che ho successivamente registrato sull'album "Headline")
sono stati per anni i miei favoriti. La sua conoscenza dell'idioma latino non ha
eguali e per questo è visto come uno dei giganti della musica. Il suo splendido
approccio musicale, il suo uso di sottili movimenti della voce sono cose che lo
rendono davvero unico. Credo che il brano che qui vi propongo, "El
Tacaño", sia stato molto influenzato dal pezzo di Clare "Novios"
che è inciso sul CD di Cal Tjader "Huracán"
(LaserLight).
"El
Tacaño" si trova sul nuovo album del Caribbean Jazz Project inciso
per la Concord Picante dal titolo "Paraíso"
che è stato pubblicato nell'aprile 2001. Per
questa traccia, oltre ai componenti stabili della band, il bassista Rubén Rodríguez
(che secondo me è il Ron Carter della musica contemporanea Salsa e Latin)
e il conguero Richie Flores, si è unito a noi anche il grande Luisito
Quintero ai timbales.
Il germe fondamentale, la 'guajira' (ndt. musica tipica cubana)
di "El Tacaño", si trova alla lettera [I] ed è qualcosa su cui ci ho girato
intorno per un bel po' di tempo. Ho effettivamente pensato che avremmo potuto utilizzare
quel punto come introduzione quando Dave Samuels suona durante l'ingresso
del gruppo in un concerto, ma non lo abbiamo mai fatto. Nel mio particolare modo
di scrivere, sembra che mi piaccia iniziare con qualcosa che comunichi un certo
"mood". Appena mi viene un'idea che mi piace, il resto può prendere anche
poco tempo, ma almeno so che sono su qualcosa per me valido. Qualcosa che sento
sia "esatto". Sebbene è sempre ovvio che verrebbe suonato su un pedale di Bb (in
realtà un bass tumbao composto sulla dominante e sulle quinte), il movimento
da Ab/Bb a C/Bb, e poi alla triade di Bb, e infine il ritorno all'accordo di C/Bb
è un po' strano. Strano, ma per me molto bello e interessante, inoltre offre interessanti
sfide nel comporvi una melodia.
Ciò che mi piace riguardo queste melodie è che sembrano già esistere da qualche
parte del mondo della guajira che, secondo me, è molto vicino allo stile
della scrittura di Clare Fischer. Sebbene egli l'abbia fatto molto, molto
meglio... per questo particolare pezzo, ho ritenuto meglio dividere le melodie,
[A] e [A2] ritornando alla guajira per 8 battute, [I2], tra una e l'altra
e utilizzando un nuovo frammento melodico. In questo modo, [I3] funziona come un
elemento di sorpresa quando, giusto dopo 6 battute, funge da transizione verso la
sezione [B].
[B] sembra una versione 'bluesy' della guajira ed ha una melodia molto
più angolare. La piccola configurazione melodica della battuta 4 effettivamente
mi ricorda qualcosa di improvvisato dal sassofonista
Steve
Grossman sull'album "Jack Johnson"
di Miles Davis. Gli accordi di transizione che iniziano alla fine della battuta
5 ci conducono in una seconda guajira mezzo tono sopra ciò che si può ascoltare
nella sezione [I]. Normalmente, come chitarrista, avrei dovuto scrivere questi elementi
melodici e armonici un ottava sopra ciò che si vede. Sono nella versione per 'concerto'
in modo che il vibrafonista Dave Samuels non fosse costretto a diventare
strabico per leggere tutte le linee oltre il pentagramma. E' stato fatto puramente
per rispetto verso un collega. Inoltre, l'obiettivo di scrivere musica per i membri
della band è di poter comunicare molto rapidamente per non buttare via tempo durante
le prove. Devi cercare di comprendere quanto prima possibile ciò che funziona tra
le cose scritte e ciò che non funziona!
Inizialmente, quando è stata composta la sezione [C], ho pensato che sarebbe
stato bello se la linea di basso avesse marcato il movimento degli accordi: da B7
a Cb/Db a D7(9) e indietro a Cb/Db. La prima volta che abbiamo provato ciò, ha suonato
talmente male che mi sono depresso tanto da pensare addirittura di buttare l'intero
brano! Mi sento spesso in questo modo quando ascolto per la prima volta ciò che
ho scritto! Successivamente, portata la registrazione a casa ho cominciato ad apprezzare
questa sezione e a lavorarci su finchè poi è diventata quella che si può vedere/ascoltare.
Ho cambiato due cose: [1] Ho semplificato il bass tumbao ad un pedale di
'B' (ancora semplici dominanti e quinte), e [2] ho cambiato il colore dell'ultimo
accordo utilizzando un B7(sus). Ciò ha fornito all'armonia un 'carattere' mentre
ha comunque conservato il movimento interno della voce. La melodia di questa sezione
conduce anche ad un atteggiamento stranamente 'bluesy' con l'inclusione di diversi
'D' e 'F' naturali. Secondo me, ciò ha anche un senso vagamente ridicolo, più o
meno come se si potesse vedere "El Tacaño" passeggiare per la strada con
le sue mani sulle tasche in modo che nessun soldo potesse cadere!
Forse questo è il momento adatto per fare un piccolo break sull'analisi?
Giusto il tempo di dire qualcosa sul significato di "El Tacaño" per coloro
che non conoscono lo spagnolo. Bene, semplicemente, un "tacaño" è un: "avaro", uno
"spilorcio", o "tirchio". In verità, semplicemente mi piaceva il suono della parola...non
ha alcuna relazione con nessuno! E certamente NON ne ha con Clare Fischer!
La ragione per cui il brano è stato dedicato a Clare è per la sua influenza sulla
musica e nullaltro!
I soli, [D], sono presi su una particolare sequenza di accordi blues in Bb
che in verità provengono dai cambi di solo che Wes Montgomery effettua su
"Freddie The Freeloader" (da "Portrait Of
Wes", Riverside). Il tocco che Wes aggiunge, che mi piace molto, è che mentre
la progressione scende dalla V7 (F7) alla IV7 (Eb7), egli continua a scendere verso
il basso posizionandosi su un bell'accordo di III7 (D7) per due battute invece di
tornare all'atteso I7 (Bb7), o un più tradizionale turnaround di qualche tipo. Ho
effettivamente utilizzato questa progressione in precedenza su un altro mio brano,
"The Blue Shadow" che si può trovare su "Modern Times/Blades" registrato
con Anthony Jackson, Steve Jordan e Manolo Badrena.
In [D2] dove suona il solista, è utilizzato il movimento di accordi dalla
lettera [B]. Inizialmente, avevo questa piccola sezione con 12 battute, ma non ha
mai convinto nessuno di noi, così è stata ridotta ad 8 battute. Si dovrebbe essere
flessibili e seguire il proprio miglior istinto musicale, ma si deve anche ascoltare
i propri compagni! La piccola parte di transizione formata da 4 battute, che è anche
utilizzata come nostra 'introduzione', deve qualcosa ad un particolare movimento
armonico che Chick
Corea stava sviluppando molto durante le sue registrazioni della seconda
metà degli anni '60.
Dopo l'ultimo solo, la ripetizione delle melodie di [A] e [A2] è interrotta
da un solo di percussioni [E] che si rifà ai fondamentali della guajira.
Inizialmente ho voluto che il brillante Richie Flores effettuasse un solo
su questa sezione ma Richie è stato eccezionalmente generoso e ha chiesto se
Luisito potesse eseguire il solo ed io sono stato contento di ciò. [E2] è stata
aggiunta per dare al solo di percussioni un 'passaggio' verso al sua conclusione.
Abbiamo discusso molto su ciò e sulla sua efficacia. C'è stato qualche disaccordo
tra tutti noi ma in questo caso ho deciso di seguire il mio istinto e di mantenere
la melodia così come era stata scritta.
In [A2], il pezzo melodico finale, abbiamo suonato la terzina finale, che
si può vedere nella battuta 8 di ogni sezione [A], all'unisono. E' stato l'unico
momento in cui abbiamo fatto ciò, lottando con gli istinti di qualcuno durante l'esecuzione
dell'intero pezzo. Ho sempre sentito che sarebbe stata la cosa più efficace da fare
resistendo alla tentazione di farla prima.
Il [Tag] ci permette di utilizzare nuovamente l'Intro e la linea per la
transizione dei soli. Però in questa occasione è veramente una parafrase di una
sua porzione. Notate il bellissimo lavoro alle percussioni di Richie e
Luisito nel piccolo spazio che esiste tra la fine del secondo beat della penultima
battuta e il colpo finale del secondo beat dell'ultima battuta. Ciò che hanno suonato
dal vivo è aumentato da un contro-ritmo sovrainciso di Luisito eseguito con
una campana (una tipica campana da mucca utilizzata normalmente da chi suona i bongos).
Dal punto di vista armonico, sull'ultimo hit, ad esempio, si può notare un voicing
che non è completamente suonabile dalla chitarra. In questo caso, e come spesso
accade in questo gruppo, Dave Samuels ed io abbiamo lavorato insieme per
utilizzare le possibilità di cluster del vibrafono semplicemente dividendoci l'armonia
in modo da creare una sonorità più ricca.
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Data pubblicazione: 19/11/2006
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