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Lezione 21: Sostituzioni armoniche
di Marco Di Battista
info@marcodibattista.com

Nei due capitoli precedenti, hai imparato ad attribuire una funzione ed una precisa sistemazione ad ogni singolo accordo costituente una sequenza armonica; per conseguire il risultato sei ricorso all'armonizzazione a 4 suoni delle 4 scale tonali.

In quegli scritti ti ho pregato di familiarizzare con le consecuzioni II-V-I e I-VI-II-V dedotte dalle diatoniche maggiori e da tutte le minori; se lo hai fatto, meglio per te, poiché da oggi in poi impersoneranno la tua "pagnotta quotidiana" dalla quale attingere il vitale nutrimento.

In questa settimana (finalmente!) incomincerò a trattare uno degli argomenti più spinosi dell'armonia jazz: le sostituzioni armoniche.

Un capitolo insidioso e controverso, infatti, oltre a radicalizzarsi su una tecnica di base inconfutabile, fonda molte delle sue frattali ramificazioni sull'inventiva e sulla fantasia dell'esecutore-compositore.

Quando nella lezione n°18 ho scritto che l'armatura di chiave non può essere affidabile per l'identificazione della tonalità d'impianto, mi riferivo al fatto che attraverso la capacità d'introdurre sostituzioni, avrei creato modulazione su modulazione sin dalle prime battute di un pezzo, rendendo insufficiente quanto prefigurato in chiave.

  1. Ma cosa sono le sostituzioni ?
  2. In quanti ceppi si dividono ?
  3. Come si utilizzano ?
  4. Come si riconoscono ?
  5. Come s'inseriscono nell'esposizione di un tema ?
  6. Come si applicano rapidamente ?

Molti di voi penseranno che io sia un megalomane, mi propongo, infatti, di spiegare l'impossibile... provarci non costa nulla e allora che ci frega!

Sostituire un accordo significa, una volta identificate le sue peculiarità in una serie armonica, inserire al suo posto un altro accordo che tuteli la funzione originaria o la sconvolga totalmente... mi spiego. Nell'analisi di uno sviluppo armonico ti sei affidato all'accordo di dominante per stabilire con esattezza la "regione tonale"; ogni accordo che precede o segue il V7 può essere ad esso relazionato, orbene è possibile tenere conto della funzione armonica determinata, oppure no; se un "Turnaround" di questa "schiatta":

Bbmaj7        Gm7 Cm7        F7

è così rielaborato:

Dm7         G7 Ebmaj7        Amb5/7

non accade assolutamente nulla, hai sostituito senza "sfunzionalizzare"; se invece operi in questo modo:

Dbm7      D°7 Ebm7        Ab7


qualcosa di ben più interessante è avvenuto.

Per dipanare l'enigma descrivo le famiglie cui possono appartenere le sostituzioni:

  1. Sostituzioni idiomatiche.
  2. Sostituzioni primarie.
  3. Sostituzioni d'approccio o di moto.
  4. Sostituzioni di tritono.
  5. Sostituzioni per scambio parallelo.

Termini che intimoriscono il più intrepido tra voi, in realtà sono delle nomenclature che sto affibbiando per "fare a capirci"; se ad un qualsiasi strumentista che suona con te chiedessi: "Mollami una sostituzione idiomatica alla misura 29!" Il suo pensiero sarà, credimi: "Ammazza! Questo è un genio!" Oppure: "Questo è scemo di brutto!"

Delle sostituzioni idiomatiche ho accennato nel capitolo appalato al "blues di Parker"; in pratica si tratta dell'introduzione di nuovi accordi in sostituzione di altri senza ragionamenti armonici, basandosi sulla prova, sull'empirismo, sulle proprie capacità di legare suoni ad altri suoni. E' una modalità totalmente libera che se da un lato offre possibilità inusitate, dall'altro nasconde insidie a volte senza uscita. Ti sconsiglio questa metodologia in quanto denota una conoscenza primordiale e superficiale dell'armonia, è limitante se non si possiede il genio dei "grandi" (in ogni modo fai quello che ti pare).

Le "sostituzioni primarie", ingiustamente trascurate, configurano, se usate con intelligenza, dei validi utensili per creare qualcosa di molto fruibile, prossimamente t'avvierò al loro impiego, adesso ne parlo.

La scala maggiore produce sette accordi diversi, ognuno può essere sostituito da un altro a distanza di terza ascendente o discendente secondo gli intervalli propri della scala... mi spiego:

scala di C Maggiore:

  1. Cmaj7
  2. Dm7
  3. Em7
  4. Fmaj7
  5. G7
  6. Am7
  7. Bmb5/7

Il Cmaj7 I grado può essere avvicendato da due accordi tratti dalla stessa scala una terza maggiore ascendente Em7 o terza minore discendente Am7.
Il II grado Dm7, una terza minore ascendente Fmaj7, una terza minore discendente Bmb5/7.
Il III grado Em7, una terza minore ascendente G7, una terza maggiore discendente Cmaj7.
Il IV grado Fmaj7, una terza maggiore ascendente Am7, una terza minore discendente Dm7.
Il V grado G7, una terza maggiore ascendente Bmb5/7, una terza minore discendente Em7.
Il VI grado Am7, una terza minore ascendente Cmaj7, una terza maggiore discendente Fmaj7.
Il VII grado Bmb5/7, una terza minore ascendenteDm7, una terza maggiore discendente G7.

Se torni a quanto illustrato in precedenza:

Dm7         G7 Ebmaj7        Amb5/7

alla luce di quanto stabilito, Dm7 soppianta Il Bbmaj7 (accordo minore terza maggiore sopra); Gm7 si trasforma in G7 dominante secondaria di Cm7; Cm7 è detronizzato da Ebmaj7 (accordo maggiore terza minore sopra), il Amb5/7 è in luogo di F7 (accordo semidiminuito terza maggiore ascendente). Il classico turnaround cambia da così:

Bbmaj7        Gm7 Cm7        F7
a così:
Dm7         G7 Ebmaj7        Amb5/7

Ci sono degli sconvolgimenti riferibili alla tonalità?
Certamente no, se hai pensato no mi sono fatto comprendere. Intentando queste sostituzioni si ottengono soltanto diversi colori sonori, non rischi nulla anche se il bassista mantiene le fondamentali della progressione iniziale (|Dm7/Bb    G7/G  |  Ebmaj7/C    Amb5/7/F|). Applica queste sostituzioni privilegiando i gradi I-II-V-VI delle scale maggiori.

In quelle minori posso fare la stessa cosa?
Certamente si, ma eviterei di intraprendere quest'immane lavoro, giacché attraverso i futuri "scambi paralleli" approderai all'obiettivo con coscienza e rapidità astieniti, dunque, dal pleonastico studio.

Molti ritengono che le "sostituzioni primarie" non producono particolari effetti, non se ne comprende a fondo l'utilità; prenderai atto con sommo sgomento nella prossima lezione, quanto siano devastanti in "combutta" con le prossime mistificazioni armoniche.

Q
uando vuoi riarmonizzare il tema di un qualsiasi brano, attraverso una sostituzione, fallo con equilibrio e con parsimonia, cerca di non sconvolgere l'idea primigenia del compositore che l'ha concepito.

Nella mia esigua carriera mi è capitato di suonare con ottimi musicisti, quelli americani mi hanno sempre raccomandato di salvaguardare il tema originale:

"Fai quello che ti pare, introduci, armonizza, sconvolgi ma quando partiamo esponi il tema in modo che l'ascoltatore riconosca la canzone che gli suoniamo!"

Quando esegui una sostituzione primaria nell'esposizione di un tema poni attenzione al rapporto che s'instaura fra il nuovo accordo e la melodia sulla quale va ad intervenire, potrebbero crearsi delle dissonanze sgradevoli.

I voicings che al momento conosci sono i Kelly-Evans, se rimembri ci sono i 7-9-3-5 e i 3-5-7-9, in queste due formule sono già insite le sostituzioni primarie; un Cmaj7 secondo il 3-5-7-9 è composto dalle note E-G-B-D se pigi contemporaneamente queste voci, esse corrispondono a Em7 in posizione fondamentale, sostituzione primaria di Cmaj7, per questo motivo utilizzando i voicings Kelly-Evans tu realizzi la sostituzione della sostituzione... mi rispiego.

La "primaria" di Cmaj7, salendo di terza maggiore, è Em7, il voicings di quest'ultimo preso con il 3-5-7-9 o il 7-9-3-5 introduce una nota che esula dalla tonalità: il F#, che trasforma l'iniziale Cmaj7 in Cmaj7#11, se da una prospettiva quando improvvisi si produce l'opportunità di creare una linea melodica sul modo lidio, dall'altra la nuova alterazione, rapportata al tema dello standard che stai interpretando, potrebbe creare delle tensioni melodiche inopportune.

Malgrado io abbia imbrattato queste pagine con un consistente rigagnolo d'inchiostro digitale, ho scritto veramente poco, mi sono limitato a riportare la casistica comune riscontrata nelle mie lezioni reali, le eccezioni, i trucchi, i sotterfugi, gli espedienti non riuscirò mai a tradurli in HTML...: "Ti prego scusami se non posso andare oltre!!"

 

PARTITURE

Il brano "
Night and day", scritto da Cole Porter nel 1932 (Pag.320 Real book), rappresenta il pezzo "cavia" sul quale sperimentare le prime sostituzioni.
Hai due possibilità, la prima è quella di cambiare gli accordi, attraverso le primarie, quando esponi il tema; la seconda di sostituirli nell'improvvisazione. L'analisi armonica ti rivela a quali gradi di una determinata tonalità appartengono i voicings (vedi lezioni:
Armonizzazioni scala maggiore e minore naturale e Armonizzazioni scale minore armonica e melodica); il primo intervento da fare, quindi, è funzionalizzare gli accordi.

In base ai gradi che quest'ultimi rivestono, li rimpiazzi dove vuoi e a tuo gusto con altri voicings una terza sopra o sotto come indicato nello specchietto illustrato nella prima parte. Naturalmente in tutto c'è l'eccezione, puoi decidere di considerare un accordo per volta senza pensarlo necessariamente inserito in una progressione tonale specifica.

Il Dm7 della battuta 13, malgrado sia un IIm7 nella chiave di C maggiore, puoi anche ritenerlo come terzo grado di Bb maggiore o sesto grado di F maggiore, pertanto il Dm7 potrà essere sostituito da Fmaj7-Bmb5/7 in C maggiore, da F7-Bbmaj7 in Bb maggiore, da Fmaj7-Bbmaj7 in F maggiore; per ogni accordo di qualsiasi brano puoi utilizzare lo stesso procedimento.

Quando sostituisci fallo con sobrietà e diligenza se eccedi, l'idea ancestrale del brano può essere sconvolta; se intervieni con dei cambi nelle battute 1-2-3-4, nelle 5-6-7-8 mantieni la serie originale, se decidi che la 13 e la 14 possono essere più interessanti con nuove successioni, tutela il Cmaj7 delle 15 e 16 e così via.

Ti ricordo che il materiale che pubblico è solo ausiliare, la presenza e il confronto con un interlocutore reale è fondamentale, il capitolo sostituzioni e quelli che seguiranno acuiranno in te quest'esigenza... capita a tutti! Nessuno si è "fatto" seguendo un libro né tanto meno una pubblicazione telematica di un perfetto sconosciuto.

In ascolto, in real audio, ho inserito un 1' 08" di
Night and day suonato da Oscar Peterson.

Night and day (Oscar Peterson)


 
Night and day - changes






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COMMENTI
Inserito il 26/4/2010 alle 12.34.05 da "ritacollura02"
Commento:
gli argomenti sono trattati veramente bene. nn trovo il capitolo che riguarda le "Sostituzioni per scambio parallelo": viene citato ma non argomentato. potrei avere informazioni su questa sostituzione?
grazie buona giornata
 

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Data pubblicazione: 12/05/2002

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