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Alfredo Ferrario
Alfredo Ferrario Meets Gianni Sunjust
Music Center BA283CD (2010)
1. Dalbergia Melanoxylon
2. How long has this been going on?
3. Can't Give You Anything But Love baby?
4. If I should lose you
5. Moonlight in Vermont
6. If I had you
7. Mood Indigo
8. It had to be you
9. Strike up the band
Alfredo Ferrario
- clarinetto
Gianni Sanjust - clarinetto
Alberto Gurrisi - hammond
Marco Castiglioni - batteria
"Immaginate di trovarvi in uno di quei fumosi jazz club di New Orleans in una
di quelle sere in cui piove che dio la manda…, e adesso date un occhiata ai nomi
in cartellone, avete letto bene? Stasera si fa swing di quello serio… due autorevoli
interpreti del medesimo strumento, il clarinetto, stasera si son dati appuntamento
su quel palco. E da adesso fino alle prossime due ore sarà solo Swing".
Alfredo
Ferrario, clarinettista comasco tra i più ispirati e rappresentativi
del nostro paese incontra uno dei "notabili" del nostro panorama jazzistico (e non
solo): il romano Gianni Sanjust, classe 1933 e tanta voglia di clarinetto
e swing di quello buono, quello del "king of swing"
Benny Goodman tanto per intenderci.
Così nel 2010 nasce
Alfredo Ferrario
MEETS Gianni Sanjust, jazz per palati fini. Perdonerete l' immaginaria digressione
"neworleansiana", ma ascoltando le note spremute dai clarinetti di questi due autentici
maestri e gentleman del jazz old style non è possibile prescindere tali considerazioni.
Impossibile così come è impossibile tentare di tenere il tempo scandito ora a turno
ora assieme da questi raffinatissimi interpreti di questo nobile genere musicale.
Suoni morbidi e vellutati sono pronti a sorprendere l'attento ascoltatore e non
deluderà gli avventori dello swing. Il disco apre con un brano che porta la firma
dei due musicisti dal titolo Albergia Melanoxylon, vengono coadiuvati dall'inconfondibile
dolcezza dell'organo Hammond di Alberto Gurrisi e dalle suadenti ritmiche
di Marco Castiglioni alla batteria. I rimanenti otto brani in scaletta
sono perlopiù degli omaggi, riletti, ad alcuni dei più grandi della Hall of Fame
del Jazz quali: George Gershwin e Duke Ellington, giusto per citarne qualcuno.
Il risultato risulta essere ottimo sotto qualunque aspetto.
Senza dubbio da ascoltare sono: How Long has this been going on? e
If I should lose you, così come di Mood Indigo di Ellington. Il
resto dei brani non è assolutamente da meno, un ottimo lavoro che non delude le
aspettative.
Sergio Raffiotta per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 26/02/2011
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