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Adriano Mazzoletti
L'Italia del Jazz
Stefano Mastruzzi Editore
Ricercare, approfondire, collegare, ricostruire tutto quanto sia accaduto in ambito
jazz in una nazione "sgangherata" come l'Italia è oramai appannaggio di un unico
nome, Adriano
Mazzoletti. I suoi sontuosi volumi dedicati alla storiografia del jazz
italiano a cominciare dal primo pubblicato nel 1965
per la Ricordi (Quarant'anni di jazz) sino ai recenti due "Il Jazz in Italia" pubblicati
per la EDT, insieme al progetto discografico della Riviera Jazz Records che include
più di una dozzina di titoli ripercorrenti gli entusiasmi musicali che hanno - de
facto - funto da origine per molto jazz di oggi, costituiscono un lavoro di indubbia
qualità e valore.
Come compendio giunge, grazie alla collaborazione con la Stefano Mastruzzi
Editore, un volume molto ben curato, corposo, nel quale sono riportate soprattutto
fotografie, testimonianze visive documentate in ogni dettaglio. Ripercorrere la
storia del Jazz in Italia attraverso documenti fotografici fa viaggiare la mente
a ricordi famigliari o a situazioni che seppur distanti identificano aspetti che
ognuno di noi sente appartenenti.
Si racconta dei pionieri e dei tanti musicisti "improvvisati" che magari non erano
dotati di grande tecnica ma che avevano già captato le essenze della musica americana.
Si intravedono i grandi della musica italiana come Puccini e si ripercorrono anche
momenti storici attraverso documenti di regime come quel perentorio quanto inutile
divieto di suonare musica "di carattere negro", datato 1935 o "musica da ballo con
ritornelli cantati in inglese" che ebbe, semmai, paradossalmente il pregio di aizzare
la creatività dei musicisti nostrani i quali stravolgevano le musiche americane
con testi in italiano. Colpisce poi il cospicuo numero di orchestre che, oggi, sarebbe
un sogno immaginare attive; dell'importante ruolo ricoperto come fucina dei nomi
prestigiosi che il jazz italiano ha avuto, l'arrivo delle star americane che ha
accompagnato da sempre l'evolversi della nostra musica, le pubblicità che da un
lato fornivano un'opportunità economica ulteriore per i musicisti ma dall'altro
attingevano alla loro rinomata gioiosità, costruendo messaggi positivi.
Un volume che si sfoglia quindi agevolmente e con curiosità crescente, almeno fino
all'ultima parte dedicata al jazz degli ultimi vent'anni. Certo, di storico c'è
(ancora) poco quindi manca di quel tipico fascino vintage, ma al di là di questo,
sembra che sia stata inserita più per 'dovere'. Viceversa, riteniamo che quel meraviglioso
sorriso di
Gorni Kramer e il "ghigno" di Lelio Luttazzi accanto a
Chet Baker
avrebbero potuto chiudere questo racconto che sicuramente arricchisce la biblioteca
di chiunque.
Marco Losavio per Jazzitalia
27/06/2010 | Presentazione del libro di Adriano Mazzoletti "Il Jazz in Italia vol. 2: dallo swing agli anni sessanta": "...due tomi di circa 2500 pagine, 2000 nomi citati e circa 300 pagine di discografia, un'autentica Bibbia del jazz. Gli amanti del jazz come Adriano Mazzoletti sono più unici che rari nel nostro panorama musicale. Un artista, anche più che giornalista, dedito per tutta la sua vita a collezionare, archiviare, studiare, accumulare una quantità impressionante di produzioni musicali, documenti, testimonianze, aneddoti sul jazz italiano dal momento in cui le blue notes hanno cominciato a diffondersi nella penisola al tramonto della seconda guerra mondiale" (F. Ciccarelli e A. Valiante) |
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Data pubblicazione: 22/02/2012
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