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Jazz al Lincoln Center Presenta: "La Music di Kurt Weill", con Ute Lemper
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Jazz at Lincoln Center
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Presents
The Music Of Kurt Weill
(Kurt Weill Bio)
Featuring:
Ute Lemper on Vocals
(Ute Lemper Website)
The Jazz at Lincoln Center Orchestra
Wynton Marsalis, Artistic Director
Special Guests:
Warren Wolf on Vibraphone
Vana Gierig on Piano
Frederick P. Rose Hall
Rose Theater
Home of Jazz at Lincoln Center
Ted Nash - Music Director
Wynton Marsalis - Trumpet
Ryan Kisor - Trumpet
Lew Soloff - Trumpet
Marcus Printup - Trumpet
Vincent Gardner - Trombone
Chris Crenshaw - Trombone
Elliot Mason - Trombone
Sherman Irby - Alto Saxophone
Walter Blanding - Tenor Saxophone
Victor Goines - Tenor Saxophone
Joe Temperley - Baritone Saxophone
Dan Nimmer - Piano
Carlos Henriquez - Bass
Ali Jackson - Drums
Bridget Wilson - Press
Dr. Roberta E. Zlokower
March 3, 2011
trad. di Andrea Gaggero
Program:
Alabama Song – Brecht/Weill, arr. S. Irby
J'Attends un Navire – Deval/Weill, arr. A. Farber
Le Grand Lustucru – Deval/Weill, arr. W. Marsalis
Kanonen Song – Brecht/Weill, arr. T. Nash
Lotterieagents Tango – Kaiser/Weill, arr. V. Goines
Moritat vom Mackie Messer/Mack the Knife – Brecht/Weill, arr. C. Henriques
My Ship – I. Gershwin/Weill, arr. R. DeRosa
Pirate Jenny – Brecht/Weill, arr. T. Nash
The Saga of Jenny – I. Gershwin/Weill, arr. V. Gardner
September Song – Anderson/Weill, arr. M. Printup
Speak Low – Nash/Weill, arr. A. Jackson
Surabaya Johnny – Brecht/Weill, arr. W. Marsalis
This Is the Life – Lerner/Weill, arr. W. Marsalis
Youkali – Deval/Weill, arr. C. Crenshaw
Appuntamento di grande raffinatezza al Lincoln Center. Avevo già ascoltato
Ute Lemper
qualche anno fa in un cabaret al Caffè Carlyle, ma con un piccolo gruppo, non con
la rinomata Orchestra del Jazz at Lincoln Center. Quello di stasera è stato un concerto
da ricordare. Ted Nash, direttore musicale e sassofonista nell'orchestra,
lavorando a stretto contatto con
Ute Lemper
ha fatto un egregio lavoro di scelta e revisione degli arrangiamenti dei brani scelti
tra i migliori di Well insieme a canzoni ascoltate molto raramente. Inoltre, agli arrangiamenti
in programma hanno lavorato ben undici musicisti così che ogni brano ha un suo stile
e caratteristiche particolari.
Durante tutto il concerto
Ute Lemper
ha istruito e intrattenuto il pubblico con aneddoti personali e inediti sulla vita
e le avventure di Kurt Weill e ogni racconto conduceva ad una serie di canzoni
correlate. Ute
Lemper ha cantato in tedesco, inglese e francese, ha camminato sul palco,
intrattenendo sia i musicisti che il pubblico, ed è stata una figura centro di attenzione
e attrazione per tutti grazie anche ai suoi due splendidi abiti. Con le espressioni
del volto e i gesti ha saputo sottolineare e rafforzare il senso delle canzoni:
una vera cantante da teatro-
Miss Lemper ha cantato con gusto, sensualità, intelligenza, calore e i più amabili
toni che io abbia ascoltato da anni. Il suo talento vocale è raffinato e sofisticato,
sia le sue note acute che quelle basse sono ugualmente, pulite, melodiose, pure
e a volte con un timbro da cantante lirica. E' una cantante che ti entra sotto la
pelle tanto che quando ha finito una canzone hai desiderio di ascoltarne un'altra.
"Speak Low" tratta da "One Touch Of Venus" viene eseguita
a tempo di bossa nova e il carattere latino infiamma subito il Rose Theater. "September
Song" tratta da "Knickerbocker Holiday" è stata una delle mie preferite
con una toccante introduzione da Satie. Ad arricchire la serata diversi membri dell'orchestra
si sono esibiti in assolo o in duetti strumentali e il Direttore Artistico, Wynton
Marsalis, stava seduto nel retro con la sezione delle trombe. Vincent Gardner
al trombone, Ted Nash al contralto, Victor Goines al sassofono tenore
e il pianista Dan Nimmer, sempre così vitale, sono gli altri musicisti che
hanno saputo attirare particolarmente l'attenzione.
Ospiti di questa serata sono stati il vibrafonista Warren Wolf e il pianista
Vana Gierig. Il vibrafono è stata una grande aggiunta all'orchestra, con
la musica di Weill così terrosa, le note del vibrafono erano come fresche gocce
di pioggia. Vana Gierig è il pianista che accompagna
Ute Lemper
quando si esibisce nei club, la loro una grande intesa musicale gli permette di
prevedere i reciproci abbellimenti. La padronanza della musica di Weil da parte
di Gierig (di origine germanica come Weill) è senza paragoni così come assoluta
è la padronanza vocale e teatrale di
Ute Lemper
per tutto ciò che riguarda Weill. Un altro frequentatore assiduo di Weill è Ted
Nash, era lui al sassofono con l'Orchestra di St. Luke nella "Threepenny Opera"
rappresentata a Broadway e poi in una serata alla
Carnegie Hall
dedicata a Weill. E allora gloria a
Ute Lemper,
alla Lincoln Center Jazz Orchestra, e gloria a Warren Wolf, Vana Grieg e Ted Nash; ed infine gloria a Kurt Weill.
Ute Lemper with the
Jazz at Lincoln Center Orchestra
Courtesy of Frank Stewart
25/03/2010 | Hal McKusick si racconta. Il jazz degli anni '40-'50 visti da un protagonista forse non così noto, ma presente e determinante come pochi. "Pochi altosassofonisti viventi hanno vissuto e suonato tanto jazz quanto Hal Mckusick. Il suo primo impiego retribuito risale al 1939 all'età di 15 anni. Poi, a partire dal 1943, ha suonato in diverse tra le più interessanti orchestre dell'epoca: Les Brown, Woody Herman, Boyd Reaburn, Claude Thornill e Elliot Lawrence. Ha suonato praticamente con tutti i grandi jazzisti tra i quali Art Farmer, Al Cohn, Bill Evans, Eddie Costa, Paul Chambers, Connie Kay, Barry Galbraith e John Coltrane." (Marc Myers) |
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Data pubblicazione: 07/05/2011
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