Teatro Manzoni - Via Manzoni, 42
UNICA DATA EUROPEA
Domenica 25 gennaio 2009, ore 11.00
David "Fathead" Newman Quintet
Very Special Guest:
Frank Wess
sassofono contralto, sassofono tenore, flauto
David "Fathead" Newman
sassofono tenore, flauto
Frank Wess
pianoforte
Kirk Lightsey
contrabbasso
Reggie Johnson
batteria
Alvin Queen
"Aperitivo in Concerto" inaugura il nuovo anno con il ritorno sulle scene
italiane, dopo anni d'assenza, come unica data europea, di uno fra i più
grandi sassofonisti viventi, David Fathead Newman, acclamato e influente
solista, collaboratore storico di artisti come Ray Charles e Herbie Mann, strumentista
fra i più incisi nella storia del jazz e della musica americana grazie al suo lavoro
con musicisti del calibro di Aretha Franklin, Eric Clapton, B. B. King, Average
White Band, Hank Crawford, Stanley Turrentine, Aaron Neville, Queen Latifah, Natalie
Cole, Little Jimmy Scott, T-Bone Walker. Fra i protagonisti del film Kansas City
di Robert Altman, David Fathead Newman si presenta al pubblico milanese accompagnato
da un fenomenale gruppo di "tutte stelle", in cui spiccano il leggendario sassofonista
Frank Wess e il pianista Kirk Lightsey.
DAVID "FATHEAD" NEWMAN
David 'Fathead' Newman è nato a Corsicana, Texas, il 24 febbraio 1933. Trasferitosi
in giovane età a Dallas, Newman compie studi teologici e musicali, lavorando poi
in gruppi jazzistici e Rhythm ‘n' Blues locali..
Interrotti gli studi, entra a far parte del gruppo del sassofonista Buster Smith,
eccellente strumentista passato alla storia come "scopritore" del talento di Charlie
Parker. Con Smith Newman compie numerose tournée nel Sud degli Stati Uniti, esibendosi
anche a fianco di Ornette Coleman in un gruppo guidato dal sassofonista Red Connor.
Nel corso di una di queste tournée (in cui collabora anche con artisti blues quali
Lowell Fulson e T-Bone Walker), conosce Ray Charles (all'epoca pianista nel complesso
di Fulson), con cui stabilisce una forte amicizia. Quando Charles, nel 1954, organizza
una propria orchestra, chiama come solista proprio David Newman, che con lui collaborerà
ininterrottamente per dodici anni (ritornerà ad esibirsi con Charles nel 1970-71),
come baritonista e tenorista, diventandone il solista principale.
Nel 1959 incide il primo disco a suo nome, Fathead: Ray Charles Presents 'Fathead',
per la Atlantic.
Dopo un breve ritorno a Dallas, Newman si trasferisce a New York, dove si afferma
come straordinario solista, esponente principe della scuola di tenoristi texani.
Incide numerosi dischi per Atlantic, Prestige e Warner Brothers, collabora con artisti
di rango quali Lee Morgan, Kenny Drew Sr., James Clay, Eddie Harris, King Curtis,
Billy Higgins, Kenny Dorham e molti altri. Compie inoltre numerose tournée in Giappone
ed in Europa.
Newman si fa apprezzare inoltre negli studi di registrazione a fianco di artisti
come Herbie Mann, Aretha Franklin, Hank Crawford, Aaron Neville. Fra il 1972 e il
1974 si esibisce regolarmente con Herbie Mann e con il pianista Red Garland.
A partire dal 1980 Newman si concentra sulla propria carriera solistica, realizzando
una serie di applaudite incisione per l'etichetta Muse Records, a fianco di artisti
come Cedar Walton, Jimmy Cobb, Buster Williams, Louis Hayes.
Alla fine degli anni Ottanta realizza un'altra serie di incisioni per la Atlantic,
collaborando con musicisti del calibro di Hank Crawford e Stanley Turrentine. Da
allora si afferma definitivamente come uno dei grandi tenoristi del jazz: nel 2005,
il suo tributo discografico a Ray Charles, I Remember Brother Ray, viene
premiato come l'incisione jazzistica più ascoltata negli Stati Uniti.
Newman ha partecipato inoltre a numerosi spettacoli televisivi, come Saturday
Night Live, David Sanborn's Night Music, David Letterman Show,
oltre ad apparire nel celebrato film di Robert Altman, Kansas City, e a compiere
una lunga tournée americana con la Kansas City Orchestra, promossa dalla Verve Records.
FRANK WESS
Frank Wellington Wess è nato il 4 gennaio 1922 a Kansas City, Missouri. All'età
di dieci anni inizia lo studio del sassofono contralto, partecipando a un complesso
guidato dal padre. Si trasferisce poi a Washington, dove si esibisce anche come
tenorista in alcuni gruppi locali e nell'orchestra guidata da Blanche Calloway,
sorella del leggendario cantante e band-leader Cab Calloway.
Durante la Seconda Guerra Mondiale suona il tenore in alcune orchestre militari,
accompagnando più volte la cantante Josephine Baker.
Finita la guerra, lavora nelle orchestre guidate da Billy Eckstine, Eddie Heywood,
Lucky Millinder, Bull Moose Jackson.
Nel 1949 inizia lo studio del flauto, sotto la guida di Fallace Mann, primo flauto
della National Symphony Orchestra di Washington e, successivamente, di Harold Bennett,
primo flauto dell'orchestra del Metropolitan Opera House di New York.
Nel 1953 Wess entra a far parte della Count Basie Orchestra, con cui collabora fino
al 1964. Con Basie incide decine di dischi, instaurando inoltre un lungo sodalizio
musicale con il tenorista e flautista Frank Foster: le loro incisioni imporranno
definitivamente il flauto come strumento jazzistico.
Nel 1964 si trasferisce a New York, dove guida propri gruppi e collabora con complessi
di successo come il New York Jazz Quartet e Dameronia. E' inoltre
molto attivo negli studi di registrazione e in numerosi spettacoli televisivi: per
dieci anni appare come solista in programmi come Saturday Night Live, il
Dick Cavett Show, il Sammy Davis TV-Show, e molti altri.
Per oltre vent'anni fa parte del quintetto Two Franks con Frank Foster.
Fra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta guida un'applaudita big band che si
rifà allo stile di Count Basie e di cui fanno parte solisti come Harry "Sweets"
Edison, Joe Newman, Snooky Young, Al Grey, Benny Powell, Marshall Royal e Billy
Mitchell. Con essa compie anche una serie di trionfali tournée in Giappone.
Nel 2007 è stato insignito dell' American Jazz Masters Fellowship concessagli
dal National Endowment For The Arts.
KIRK LIGHTSEY
Il pianista Kirk Lightsey, autentica icona del jazz mondiale, è stato protagonista
di una carriera eccezionale che vanta incisioni con Chet Baker e Sonny Stitt. Malgrado
queste illustri collaborazioni, il pianista di Detroit ha tenuto a lungo un profilo
piuttosto basso, fino a quando, tra il 1979 e il 1983, ha iniziato a suonare ed
andare in tour con Dexter Gordon. Lightsey ha registrato e collaborato con artisti
del calibro di Freddy Hubbard, Don Cherry, Jimmy Raney, Clifford Jordan, Woody Shaw,
David Murray. A metà degli Ottanta era uno dei Leaders, un gruppo che comprendeva
Lester Bowie, Chico Freeman e il batterista Famoudou Don Moye. A fianco delle prestigiose
collaborazioni, da Charles Tolliver all'Art Ensemble of Chicago, si è fatto apprezzare
come splendido solista e leader; il suo album del 1996, Goodbye Mr. Evans,
ricco di imprevedibili soluzioni melodiche e ritmiche, è balzato rapidamente ai
piani alti delle charts di jazz negli Stati Uniti.
Maestro della melodia, Lightsey traccia fraseggi perfettamente equilibrati nell'intensità
e nella comunicativa. Preferendo l'understatement alla pura potenza, tratta
le ballad e i brani uptempo con un tocco limpido e una enunciazione sonora
profondamente swingante. Frequente visitatore delle scene europee, attualmente risiede
a Parigi.
REGGIE JOHNSON
Celebre contrabbassista, nato nel Kentucky, Reggie Johnson possiede ricche
e composite esperienze, a partire dalla "October Revolution" newyorkese sino alle
session con Art Blakey, la Jazz Composers' Orchestra e la Mingus Dinasty.
La sua ampia sonorità, il suo nervoso fraseggio ne fanno un fulcro di ogni sezione
ritmica. Johnson ha inciso e collaborato con Walter Bishop Jr., Art Blakely, Marion
Brown, Kenny Burrell, Eddie "Lockjaw" Davis, Eric Alexander, Charles Tolliver, Steve
Grossman, Tom Harrell, Harold Land, Horace Parlan e Archie Shepp.
ALVIN QUEEN
Sicuramente uno fra i protagonisti della batteria moderna e contemporanea, Alvin
Queen è nato il 16 agosto 1950 a New York. Ancora giovanissimo esordisce a fianco
della nota cantante blues Ruth Brown; di famiglia poverissima, per mantenersi
agli studi musicali lavora come shoe shine nei marciapiedi della città, soprattutto
di fronte ai club di jazz, alternando il lavoro con la partecipazione estemporanea
a delle jam session: collabora così con Art Blakey, Philly Joe Jones, Art
Taylor, Ben Webster e Thelonious Monk e, nel 1962, sostituisce per una sera Elvin
Jones nel quartetto di John Coltrane.
Dotato di tecnica eccezionale e di un supremo senso dello swing, Queen lavora
nuovamente con Ruth Brown nel 1966, e poi con Don Pullen, Horace Silver e, per un
anno, con George Benson. A tali collaborazioni segue un prolungato periodo di lavoro
con il trombettista Charles Tolliver (con il quale compie la sua prma tournée
europea), che lo lancia definitivamente; dagli anni Settanta Queen collabora con
un numero straordinariamente ampio di artisti di eccezionale levatura: Eric Alexander,
Terence Blanchard, Manny Boyd, Dee Dee Bridgewater, Arnett Cobb, Dolo Cocker, Al
Cohn, George Coleman, Bob Cunningham, Dee Daniels, Eddie "Lockjaw" Davis, Jessie
Davis, Buddy de Franco, Dorothy Donegan, Kenny Drew Sr., Mercer Ellington, Robin
Eubanks, Art Farmer, Jimmy Garrison, Dizzy Gillespie, Eddie Gomez, Dexter Gordon,
Al Grey, Johnny Griffin, Roy Hargrove, Milt Jackson, Plas Johnson, Guy Lafitte,
Kevin Mahogany, Wynton Marsalis, Branford Marsalis, Christian McBride, Jay McShann,
Mulgrew Miller, Joe Newman, Horace Parlan, Nicolas Payton, Niels Henning Osted Pedersen,
Oscar Peterson (che, poco prima di morire, lo aveva scelto come batterista per il
suo quartetto), Red Richards, Freddy Roach, David Sanchez, Pharaoh Sanders, Bill
Saxton, Zoot Sims, Carrie Smith, Terell Stafford, Lou Tabackin, Buddy Tate, Leon
Thomas, Mickey Tucker Stanley Turrentine, Warren Vache, Eddie "Cleanhead" Vinson,
Bennie Wallace, Peter Washington, Randy Weston, Joe Lee Wilson, Reggie Workman e
altri ancora. Dal 1979 vive a Ginevra, in Svizzera.
Queen è fra i più richiesti batteristi free lance sulla scena mondiale, per
la sua capacità di situarsi, come età ma anche come raffinata evoluzione stilistica,
fra i grandi percussionisti degli anni Cinquanta e Sessanta e i più recenti e innovativi
protagonisti della contemporaneità.
per ulteriori informazioni:
Viviana Allocchio
Iniziative Speciali
Teatro Manzoni
Via Senato, 12
20121 MILANO
tel.: 02781253 - 02781254
fax: 0276281604
e-mail: viviana.allocchio@fininvest.it
INGRESSI:
Concerti 19 ottobre – 3 e 10 novembre – 25 gennaio: € 15 + € 1 prevendita
Concerti 26 ottobre – 1 e 14 dicembre – 9 febbraio: € 12 + € 1 prevendita
Ridotto giovani € 10 + € 1 prevendita
ABBONAMENTI fino al 19 ottobre.
N. 4 CONCERTI DOMENICA MATTINA€ 50,00
N. 4 CONCERTI LUNEDÌ SERA € 50,00
PREVENDITA dal 6 ottobre '08 al 9 febbraio ‘09
alla cassa del Teatro
CircuitoTicketone –
Nnumero verde 800-914350
Posti fissi e numerati
In vendita alla cassa del Teatro
Posti fissi e numerati
CONTATTI:
Teatro Manzoni – tel. 0039 02 7636901
Via Manzoni 42
20121 Milano
info@teatromanzoni.it
www.teatromanzoni.it/aperitivo
- www.aperitivoinconcerto.com
Come raggiungere il teatro:
MM Montenapoleone – MM1 San Babila – MM1 Palestro
Bus 61 – 94 – Tram 1, 2
News correlate:
|