TEATRO MANZONI
VIA MANZONI 42 –MILANO
UNICA DATA ITALIANA
Lunedì 3 novembre 2008, ore 21.00
Ornette Coleman 2 Bass Quartet
sassofono contralto, violino, tromba
Ornette Coleman
basso elettrico
Albert McDowell
contrabbasso
Anthony Falanga
batteria
Denardo Coleman
"Aperitivo in Concerto" presenta, lunedì 3 novembre, alle ore 21.00, presso
il Teatro Manzoni di Milano (via Manzoni, 42), l'unica data italiana del quartetto
di Ornette Coleman, una fra le più grandi figure musicali della musica contemporanea.
Non è possibile riassumere in poche righe tutti gli equivoci critici che si sono
intrecciati lungo la trentennale carriera di Coleman: dai tempi in cui il suo sassofono
intriso di esasperato senso del blues fu giudicato "stonato", al mancato riconoscimento
delle strutture di base della sua musica, all'imbarazzo di fronte al suo violino
e alla sua tromba così squassanti e strazianti, al disorientamento per le sue opere
sinfoniche e cameristiche, in bilico fra scrittura e tradizione improvvisativi africana-americana,
fino al rifiuto iniziale del Prime Time, quel feroce doppio quartetto nato a metà
degli anni '70 e poi mutato nella forma e in parte anche nei contenuti. Ma poi in
fondo non si tratta altro che di una proiezione verticale, polifonica, del solismo
colemaniano, il quale si svolge attraverso una inesauribile catena di variazioni
motiviche in continua, reciproca trasformazione. E infine bisogna sottolineare l'assoluta
grandezza del Coleman compositore, non solo in senso, per così dire, "accademico"
(ma in realtà profondamente afroamericano) ma anche in senso parkeriano, di creatore
di temi originali e indimenticabili. Oggi Coleman grazie alla sua profonda coerenza
creativa è finalmente un artista riconosciuto in tutta la sua grandezza. Eppure
questo artista modesto e taciturno a 60 anni guarda ancora avanti: per lui, nonostante
tutto, la sua ricerca sembra essere ancora all'inizio...
ORNETTE COLEMAN
Ornette Coleman (Fort Worth, Texas, 1930) è uno dei maggiori innovatori musicali
nella storia del jazz e non solo.
Inizia la carriera in orchestre di rhytm'n'blues ed è presto affascinato dalle linee
intricate dei boppers, ma le difficoltà tecniche e di apprendimento della teoria
musicale lo portano a formulare un nuovo sistema musicale (l'armolodia) che pochi
finora hanno capito.
L'iniziale esiguo numero di fedelissimi conta i conterranei John Carter (clarinetto,
sax contralto), Dewey Redman e James Clay (sax tenore), cui si aggiungono Paul Bley,
Walter Norris (pianoforte), Bobby Bradford e Don Cherry (tromba), Charlie Haden
(contrabbasso), Ed Blackwell e Billy Higgins (batteria).
La carriera di Ornette viene lanciata da John Lewis del Modern Jazz Quartet e dal
compositore Gunther Schuller, che lo fanno incidere su etichetta Contemporary insieme
a Red Mitchell, Percy Heath e Shelly Manne. Le sue composizioni entrano quasi subito
nel repertorio jazz; convince invece meno il suo solismo al sax alto, sghembo e
di strana intonazione. Passa all'Atlantic che lo fa collaborare con Eric Dolphy,
Freddie Hubbard, Scott LaFaro e Jimmy Garrison. I titoli dei dischi sono slogan
promettenti: Something Else, The shape of Jazz To Come, Tomorrow
Is the Question, Free Jazz.
Nel 1962 fonda un trio sperimentale con David Izenzon e Charles Moffett; dopo il
celebre Town Hall concert, in cui viene anche eseguito il suo primo quartetto d'archi,
si ritira dalla scena musicale per tre anni, durante i quali studia la tromba e
il violino, che suona con tecniche non ortodosse.
Nel 1966 l'uscita di The Empty Foxhole, con Haden e suo figlio Denardo Coleman
(di soli 10 anni), viene accolta con molti dissensi. Gira l'Europa col trio, e tornato
in America tenta organici diversi. Negli anni Settanta fonda anche un gruppo di
jazz elettrico, il Prime Time, con esiti artistici discontinui. Collabora con gli
etnici Masters of Jajouka e con suonatori sardi di launeddas, oltre che con Jackie
McLean (1967), Pat Metheny (1986), Jerry Garcia (1988) e Howard Shore (1991).
In all languages (1987) presenta le stesse composizioni suonate dal quartetto
classico e poi dal Prime Time. Negli anni Novanta suona in quartetto con Geri Allen
e in duo con Joachim Kuhn, e nel 2000 incontra Lee Konitz sul palcoscenico di Umbria
Jazz. Nel 2007, con l'incisione di Sound Grammar, ottiene il Premio Pulitzer
per la musica e viene premiato con il Grammy Lifetime Achievement Award.
per ulteriori informazioni:
Viviana Allocchio
Iniziative Speciali
Teatro Manzoni
Via Senato, 12
20121 MILANO
tel.: 02781253 - 02781254
fax: 0276281604
e-mail: viviana.allocchio@fininvest.it
INGRESSI:
Concerti 19 ottobre – 3 e 10 novembre – 25 gennaio: € 15 + € 1 prevendita
Concerti 26 ottobre – 1 e 14 dicembre – 9 febbraio: € 12 + € 1 prevendita
Ridotto giovani € 10 + € 1 prevendita
ABBONAMENTI fino al 19 ottobre.
N. 4 CONCERTI DOMENICA MATTINA€ 50,00
N. 4 CONCERTI LUNEDÌ SERA € 50,00
PREVENDITA dal 6 ottobre '08 al 9 febbraio ‘09
alla cassa del Teatro
CircuitoTicketone –
Nnumero verde 800-914350
Posti fissi e numerati
In vendita alla cassa del Teatro
Posti fissi e numerati
CONTATTI:
Teatro Manzoni – tel. 0039 02 7636901
Via Manzoni 42
20121 Milano
info@teatromanzoni.it
www.teatromanzoni.it/aperitivo
- www.aperitivoinconcerto.com
Come raggiungere il teatro:
MM Montenapoleone – MM1 San Babila – MM1 Palestro
Bus 61 – 94 – Tram 1, 2
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