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Maurizio Brunod
Northern lights
Caligola 2009
1. Tango tangues (G.Pazos)
2. Northern lights (M.Brunod)
3. Ballad for Pat (M.Brunod)
4. Snow in Langa (M.Brunod)
5. Lara's dance (M.Brunod)
6. Allevi's dream (M.Brunod)
7. Waltz for Joe (M.Brunod)
8. A song not to happy (R.Alteraugh)
9. Blue In Green (M.Davis)
10. Didime (M.Brunod)
Maurizio Brunod - chitarra elettrica,
classica, acustica e live sampling
I dischi di chitarra sola non vengono pubblicati molto frequentemente e rappresentano,
comunque, una sfida per gli autori degli stessi CD. Maurizio Brunod affronta
l'impresa confidando, oltre che nella sua capacità sulla 6 o sulla 12 corde, sulle
possibilità offerte dalla tecnica delle sovraincisioni, La sua chitarra viene, infatti,
spesso duplicata o provvede lo strumento elettrico a porsi come solista sugli arpeggi
e sul sottofondo acustico, in alcuni casi. In sovrappiù intervengono le manipolazioni
elettroniche a "riempire" il suono complessivo. L'insieme dei 10 brani rivela, ad
ogni modo, un'unitarietà di ispirazione. I modelli a cui si riferisce il chitarrista
torinese sono le sonorità tipiche metheniane. Il sodale di tante incisioni di
Massimo Barbiero,
in solitudine, evidenzia, perciò, gusti meno inclini verso la ricerca o la contaminazione.
Non che manchino le idee o le elaborazioni personali, ma la musica contenuta nelle
varie tracce ha caratteristiche oscillanti, come detto, fra un pop modestamente
progressive e un jazz elettrico molto cantabile, di facile ascolto. Siamo lontani
dalle atmosfere di "Enten Eller", per intenderci o di "D'accorda".
Chiaramente quando può decidere il repertorio e scegliere il sound da perseguire,
Brunod volge il suo interesse per atmosfere decisamente meno ambiziose e complesse
di quando lavora in gruppo.
Quasi tutti i temi sono a firma di Maurizio Brunod tranne "Tango tangues"
di Pazos, un motivo che riarrangia un celebre ballo argentino e due standards come
"Blue In Green" e "A song not to happy", resi con deferenza, ma omologati
al timbro, al clima complessivo dell'intero album. Il vertice dell'opera è sicuramente
"Waltz for Joe" tutto in acustico, dove la mancanza di orpelli contribuisce
alla confezione di un pezzo che ha nella semplicità, nella dolcezza, le sue qualità
migliori.
In sintesi un cd che può solleticare l'attenzione di un pubblico di amanti del
suono della chitarra, a qualsiasi genere si riferisca o di quelli che apprezzano
un jazz melodico con una leggera "spruzzata" di suoni elettrici. Convincerà di meno
quelli che conoscono Brunod per la sua partecipazione a "Enten eller" o ad altre
incisioni più avanzate, con Surman, Balanescu…
Gianni B.Montano per Jazzzitalia
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Data pubblicazione: 16/08/2010
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