|
Filippo Cosentino
Andromeda
Nau records (2018)
1. Soul
2. Caught
3. Upsilon Andromedae A
4. Ohi
5. 17-12-2011
6. La mia terra
7. Andromeda e Perseo
8. Upsilon Andromedae B
9. Dancing
10. Missouri
Filippo Cosentino - chitarra acustica, elettrica e chitarra baritona) Ekkehard Wölk - Pianoforte) Johannes Fink - contrabbasso) Andrea Marcelli - Batteria)
Filippo Cosentino è un chitarrista piemontese di origini
meridionali, che giunge a pubblicare il sesto album a suo nome con un progetto ambizioso,
inciso con partner di rilievo europeo per la prestigiosa Nau records. Il pianista
e il bassista sono tedeschi, attivi da anni sulla scena di Berlino, dove hanno suonato
con grandi nomi del jazz mondiale. Il batterista è italiano, ma residente dal 2001
in Germania e munito pure lui di un curriculum di tutto rispetto In più i tre musicisti
coinvolti da Cosentino nella nuova impresa compongono un trio rodato da precedenti
registrazioni. In un certo senso è il chitarrista che si colloca, però da leader,
come guest star di lusso in questa formazione. Il quartetto così assemblato ha una
dimensione internazionale, lo si avverte immediatamente per la capacità di servire
in maniera consona e a largo raggio le idee compositive dello specialista delle
sei corde albese.
Il cd prende ispirazione dal mito di Andromeda, condannata per colpa della vanità
della madre a morire divorata da un mostro dopo essere stata incatenata ad uno scoglio.
Solo l'intervento provvidenziale di Perseo salva la vita della giovane e successivamente
la conduce alle nozze con il suo eroe. In astronomia Andromeda è, invece, una galassia.
Le stelle e la mitologia, quindi, sono motivi ispiratori della musica di questo
disco, che si contraddistingue peraltro per un notevole afflato melodico. I temi
scorrono lievi e piani, infatti, esposti dalla chitarra virtuosamente espressiva
di Cosentino in dialogo stretto con il pianismo ricco di fragranze e di nuances
di Ekkehard Wölk, in un elegante gioco di richiami e di rimandi. Basso e batteria
si adeguano al clima terso e rilucente delle varie tracce con un accompagnamento
discreto e pulsante, in filigrana. Nelle varie tracce si coglie un'anima mediterranea
contaminata da echi blues e fusion, aperture allo swing e, moderatamente, al latin
sound.
"Andromeda", in conclusione, è un album di jazz moderno, piacevole all'ascolto,
che conferma le qualità di un musicista tecnicamente dotato, in possesso di una
solida capacità di scrittura di impatto sicuramente gradevole.
Gianni Montano per Jazzitalia
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 550 volte
Data pubblicazione: 26/12/2018
|
|