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Filippo Cosentino
Tre
milk Records (2016)
1. Erythros
2. Quiet Song
3. Family
4. Migranti
5. The Path
6. East Of The Stars
7. Blues For P
8. Impro#1
Filippo Cosentino - chitarra baritona
E' vero, ci vuole coraggio nel confrontarsi in solitudine con uno strumento, seppur
lo si possa padroneggiare con sicurezza. Ma, oltre a una buona dose di coraggio,
ci vuole una perfetta padronanza sia del medium che della musica; ed è necessario
anche un altro ingrediente: l'amore per entrambi, strumento e note, perché altrimenti
diventa solo e unicamente un esercizio di stile.
Filippo Cosentino è riuscito a gettare nell'angolo quest'ultima evenienza, sarà
anche per il fatto che tutti i brani in scaletta sono da lui firmati. Ed è riuscito
a conferire un suono caldo, adamantino, umano alle corde pennellate con tatto e
maestria, decorando le composizioni con cadenze argentee. Il paesaggio sonoro compositivo
del musicista albese è frutto del suo vissuto artistico: l'italica melodia si affaccia
con prepotente frequenza, così come la metrica mitteleuropea tra pause, silenzi
e stimolanti ripartenze ("Erythros", "Quite Song", "East Of The Stars").
Declina il vocabolario del melting pot tra le tracce di storia del songwriting e
le romanze della fusion, con nuances di classicismo barocco: così in "Family";
e anche intinti nei caldi suoni mediterranei ("Migranti"). Cosentino ha una
indubbia capacità narrativa, e la sua chitarra riesce a declamare a voce alta poemi
d'altri tempi, storie senza tempo ("The Path"). E anche il blues trova nuove
sorgenti, tra arpeggi spezzati, un ritmo sempre presente mai pressante ("Blues For P").
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 07/01/2017
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