Bebop Dominant Scale
Cominciamo con lo studio e l'analisi della scala bebop di dominante.
Come prima cosa, teniamo presente che l'accordo di dominante 7 è il V
grado della scala maggiore:
Per cui
avremo G Mixolydian Scale (cioè la scala di Do
Maggiore partendo dalla nota di SOL):
La Bebop
Dominant Scale avrà la stessa formula della scala precedente, ma con in
più l'aggiunta della 7a naturale.
Avete
sicuramente notato che la Bebop Dominant Scale è formata da 8 note.
Se proviamo a suonare le due scale (G Mixolydian e G Bebop Dominant) in modo
discendente, noterete subito come la scala bebop suoni con più
fluidità.
Ascolta
MIDI
Ascolta
MIDI
E'
incredibile come l'aggiunta della 7a naturale alla Mixolydian Scale cambi
totalmente l'effetto di questa scala. Proviamo ora ad usare la Bebop Dominant
Scale in 5 posizioni (patterns): di sicuro noterete che la scala partirà
sempre da una nota dell'arpeggio di dominante 7 (1, 3, 5, b7).
Solitamente
la Bebop Dominant Scale viene usata nel modo discendente (nel grafico precedente
le frecce indicano i Chord Tones cioè la note dell'arpeggio di dominante
7a dalle quali partirà la scala). Viene anche usata nel modo ascendente.
vediamo di capire meglio prendendo come esempio il 1° pattern della
Scala Bebop, tenendo conto che per creare un solo, una frase, o una linea solida
e musicale, bisogna avere ben bresenti i Chord Tones.
Negli esempi che seguono, infatti, le due Scale Bebop (discendente e
ascendente) cominciano e terminano sempre con un Chord Tone (l'arpeggio di G7
è formato da 1, 3, 5, b7 cioè da G, B, F, F).
1°
Pattern discendente (MIDI)
1°
Pattern ascendente (MIDI)
La scala
bebop può essere usata sui 3 tipi di accordi della scala maggiore armonizzata:
sul Dominant 7 (come già visto), sul Minor 7(b5).
Bebop Dominant Scale su un accordo di minor 7
Per usare la scala Bebop su un accordo di minor 7, dovremo per prima cosa
capire che G7 = Dm7, ovvero:
Continuando
ad armonizzare su G7, arrivando a G11 (1, 3, 5, b7, 9, 11),
l'accordo diventerà simile al Dm7:
Come è possibile
constatare, da questo esempio risulta evidente che i due accordi sono simile.
Per questo motivo su Dm7 potremo usare la Bebop Dominant Scale in G.
Formula:
su un accordo di minor 7 possiamo usare la Bebop Dominant Scale una
4a giusta sopra.
Esempio:
su Dm7 useremo G7 Bebop Dominant Scale; su Am7 useremo D7
Bebop Dominant Scale.
Bebop Dominant
Scale su un accordo di minor 7(b5)
Su questo accordo la Scala Bebop potrà essere usata in due modi.
Nel primo quando l'accordo m7(b5) viene usato come il grado della
scala minore armonica seguito dal V (sempre nella stessa scala); in questa
situazione potremo usare su m7(b5) (II grado) la Bebop Dominant Scale del
V. Ad esempio:
Scala minore
armonica armonizzata
Noterete
come Dm7 e G7 siano relativamente il II e V grado della
scala minore armonica di C; su questa progressione useremo la Bebop Dominant
Scale in G:
Il secondo
modo di usare la Bebop Dominant Scale si verifica invece quando l'accordo di
m7(b5) viene inteso come VII grado in una progressione. Ad
esempio:
Per
semplificare l'esempio, pensiamo ora alla scala maggiore armonizzata in Eb:
Bebop Major Scale
Per ciò che riguarda gli accordi maggiori (Major 7), dovremo
invece imparare un'altra formula:
La Bebop
Major Scale ha la stessa formula della scala maggiore (ionica) ma con l'aggiunta
della Bebop Note che in questo caso è la #5.
Anche questa scala è formata da 8 note. Proviamo anche qui a
confrontare le due scale suonandole in modo discendente su un accordo di Maj7
(Cmaj7 nell'esempio):
Ascolta
MIDI
Ascolta
MIDI
Come è
possibile notare, una sola nota in più rende tutto più fluido. Nella Bebop
Major Scale partiremo sempre da una nota dell'arpeggio Major 6 (Maj6),
cioè: 1, 3, 5, 6.
Passiamo ora
alla seguente scala in 5 posizioni (5
patterns):
Consigli utili
Per creare delle buone frasi nello stile bebop (come del resto
anche in altri stili), è molto importante, come prima cosa, imparare bene le
scale (maggiori, minori melodiche, minori armoniche, bebop, diminuite,
esatonali, eccetera), così come gli arpeggi relativi in tutte le 12
tonalità. In seguito è possibile cominciare a creare musica, fondendo
eventualmente scale, arpeggi, intervalli e cromatismi.
Ricordiamo infine, che è molto importante, quando si suona, cantare
le scale, gli arpeggi, gli intervalli e qualsiasi altra cosa in modo che l'orecchio familiarizzi con tutte le
varie sonorità. Studiando in questo modo, cominceremo a capire quale suono o
nota intenderemo suonare: facendoci guidare, appunto, dall'orecchio. Senza
dimenticare l'ascolto della buona musica che si rivela di grande stimolo per la
nostra creatività.
Inserisci un commento
©
2001 Jazzitalia.net - Giuseppe Continenza - Tutto Chitarre - Tutti i diritti riservati
© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.
|
Questa pagina è stata visitata 75.088 volte
Data pubblicazione: 19/08/2001
|
|