Chi studia i "Suoni armonici" col Sax, ancor oggi è convinto
di apprendere i sovracuti (convinzione completamente sbagliata).
Ancora oggi, a 170 anni ca. dalla nascita del Sax, la quasi totalità dei
saxofonisti è convinta di apprendere i sovracuti sul Sax studiando i "Suoni armonici",
convinzione del tutto irreale.
E' vero che studiando i suoni armonici, si ottengono anche quelli sovracuti, ma
dal suonare qualche sovracuto a suonare per 4 (quattro) ottave il Sax (dunque,
compreso il registro sovracuto) c'è una enorme differenza e spiego il perché.
Partendo dal presupposto che il Sax è uno strumento
composto da 4 registri (grave, medio, acuto e sovracuto, formando una intera estensione
di oltre 4 ottave), nelle prime due ottave e mezza, le note si ottengono mediante
l'impiego delle varie posizioni (diteggiature), allora, io mi chiedo: "Come mai
per ottenere i sovracuti si studiano i suoni armonici, se questi si ottengono mediante
la variazione del labbro, cosa che dal registro grave a quello acuto non avviene?
Ecco che allora, lo studio dei suoni armonici, devia il naturale percorso
di apprendimento del registro sopracuto. Lo studio dei suoni armonici serve a qualcosa,
ma di certo non a suonare il Sax per quattro ottave. Innanzitutto occorre tenere
ben presente che il Sax non è una Tromba, dunque, perché cercare di suonare
i sovracuti solo "di labbro" (cosa che avviene negli "Ottoni"), cambiando così il
naturale sistema di emissione delle note sul Sax, che avviene invece "per diteggiatura"?
Il principio fondamentale dei miei metodi (a differenza di altri) è basato
appunto sulle diteggiature di ogni singola nota, per assimilare l'intera estensione
(soprattutto dei sovracuti), rispettando così l'equilibrio naturale del Sax, evitando
inoltre, di imbattersi in uno studio poco appropriato e per nulla costruttivo. Se
lo studio dei suoni armonici servisse a suonare realmente il Sax per 4 (quattro)
ottave, non avrei nulla in contrario nella sua applicazione. Il problema è che nessuno
dei musicisti che ha studiato i suoni armonici per l'apprendimento dell'estensione
di quattro ottave suona realmente per tale estensione, poiché chi emette qualche
sovracuto (mi riferisco anche ai più grandi saxofonisti di tutti i tempi), non lo
esegue con la stessa naturalezza, pulizia, omogeneità di timbro ed intonazione con
cui si esprime negli altri registri; anzi spesso si ricorre agli effetti "Raschiato"
e "Glissando", per coprire le eventuali note indesiderate ed indecisioni inerenti
l'esecuzione di quel determinato punto della composizione od improvvisazione. Affermando
ciò, qualcuno potrebbe pensare che io attacchi il sistema per rivalità o per altro…
vi assicuro invece che nulla di personale c'è con gli altri musicisti anzi, il mio
appello è un invito a lavorare su questo aspetto, per pensare al Sax come strumento
dall'estensione di 4 ottave (ed oltre) e non più di due e mezza, con qualche "Optional"
(mi riferisco ai sovracuti).
Spesso ho sentito dire a grandi saxofonisti la seguente affermazione:
i sovracuti sono un qualcosa in più, tali espressioni pronunciate da personaggi
conosciuti a livello mondiale è cosa molto grave, poco costruttiva e a discapito
dell'immagine del Sax. Secondo me un musicista può decidere di suonare su determinati
registri, piuttosto che altri, ma non può e non deve assolutamente far conoscere
all'ascoltatore e/o allo studente soltanto parte dello strumento, derivato dal fatto
che manca la completezza nonché la conoscenza dell'intera estensione, poiché lo
studio dei sovracuti viene relegato in secondo piano o perché è stato affrontato
un lavoro di apprendimento del suddetto registro (sovracuto) in maniera del tutto
errata, mi riferisco allo studio dei suoni armonici in altri registri per apprendere
i sovracuti.
Chiunque può confermare la mia tesi, ascoltando semplicemente un qualsiasi
cd di saxofonisti. In merito all'argomento in questione dunque, ribadisco il tutto,
invitando ognuno a tenere ben presente il passato, ma molto più importante a guardare
sempre avanti e dare così al Sax la Sua reale immagine, che sotto questo aspetto
(dei sovracuti) è ben diversa da quella che Tutti conosciamo.
Raffaele Mirabelli
www.duomirabelli.it
raffaele@duomirabelli.it
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Data pubblicazione: 01/06/2009
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