Jazzitalia - Golia - Josephson - Kaiser - Keneally - Morris - Smith - Walter: Healing Force: The Songs of Albert Ayler
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Cuneiform Records (2007)
Golia - Josephson - Kaiser - Keneally - Morris - Smith - Walter
Healing Force: The Songs of Albert Ayler


1. New New Grass/Message From Albert (Golia/Morris/Smith, Ayler-Parks), 3:21
2. Music is the Healing Force of the Universe (Ayler, M. M. Parks), 20:09
3. Japan/Universal Indians (Ayler, M. M. Parks), 10:51
4. A Man is Like a Tree (Ayler, M. M. Parks), 5:21
5. Oh! Love of Life (Ayler, M. M. Parks), 12:25
6. Thank God for Women (Ayler, M. M. Parks), 5:37
7. Heart Love (Ayler, M. M. Parks), 6:17
8. New Generation(Ayler, M. M. Parks), 9:31
9. New Ghosts/New Message (Ayler-Parks, Golia/Morris/Smith), 5:20

Vinny Golia - reeds
Aurora Josephson - voice
Henry Kaiser - guitar
Mike Keneally - piano, guitar and voice
Joe Morris - guitar and bass
Damon Smith - bass
Weasel Walter - drums



Albert Ayler è stata una delle personalità più originali e controverse della storia del jazz. Nonostante non abbia avuto la fama e l'influenza di John Coltrane e Ornette Coleman, negli anni sessanta, Ayler è stato loro spesso affiancato come principale rappresentante della cosiddetta New Think, l'espressione più radicale e consapevole del free jazz. Le sue registrazioni con la ESP, in particolare Spiritual Unity (1964), sono dei punti di riferimento imprescindibili del jazz di quegli anni e non solo. Eppure, Ayler è oggi un musicista di culto soltanto per una nicchia di appassionati; il motivo non è certo la difficoltà del free jazz dell'epoca per chi non può oggi valutarne appieno la carica di rottura – musicale e spirituale – rispetto al periodo storico, basti soltanto considerare l'alone leggendario e quasi sacrale che circonda i nomi di Coltrane, Coleman e di altri. È accaduto piuttosto che la stampa e il pubblico criticassero aspramente, accusandolo di aver tradito con una svolta commerciale lo spirito della "nuova musica", i tre album di Ayler con la Impulse!: Love cry (1967), New Grass (1968) e Music is the healing Force of the Universe (1969). Ebbene, Ayler con questi album abbandonò in parte i furori free per tornare al blues e aprirsi al rock, con in più una esplicita ispirazione hippy. Non ci è oggi dato di sapere, purtroppo, se e cosa riservasse ancora la sua musica, essendo Ayler morto – probabilmente suicida – nel 1970. Si può tuttavia sostenere che, forse, Ayler abbia giocato in anticipo sui tempi ed indirizzato il suo free jazz su strade che altri, della stessa generazione e non solo, hanno percorso dopo di lui. Direzioni "progressiste" – verso il rock e oggi verso l'elettronica – o direzioni "di ritorno", ad esempio, al blues – basti pensare ai lavori recenti di Archie Shepp.



N
egli Stati Uniti, si è formato un gruppo ex novo per registrare Healing Force. The songs of Albert Ayler, in omaggio alla musica del Nostro. E, fin qui, non c'è nulla di tanto speciale: non sono di certo mancati i tributi ad Ayler, come, tra i più recenti, Spiritual Unity (2005) di Marc Ribot. Ciò che davvero caratterizza in modo originale l'operazione di Healing Force è di aver reso omaggio proprio alla musica dei tanto vituperati tre album Impulse!; anzi, soprattutto degli ultimi due, essendo presente solo un brano (Universal Indians) di Love cry, album per certi versi ancora di passaggio. E, vuoi perché permane un certo imbarazzo o perché può risultare oggi un po' fuori moda, non è un caso che a raccogliere l'eredità dell'ultima produzione di Ayler siano stati musicisti della scena alternativa americana, a cui del resto fa riferimento l'etichetta Cuneiform, ai margini del milieu jazzistico.

I nomi più noti, anche se forse non per un pubblico di appassionati di jazz in senso stretto, sono i chitarristi Henry Kaiser, l'animatore dell'iniziativa, e Mike Keneally, noto ai più per aver suonato con Frank Zappa. Con Joe Morris, poi, salgono a tre i chitarristi del gruppo, a dimostrare come Healing Force sia un tributo che, come forse era già la genuina intenzione di Ayler, travalica gli steccati tra i generi musicali. Infatti, pesa sul solo Vinny Golia, ai fiati, l'onere di un confronto diretto con Ayler, compito che svolge nel migliore dei modi, cioè conservando il suo stile e non cercando affatto il confronto. La sezione ritmica di Damon Smith e Weasel Walter è tendenzialmente rock; la voce di Aurora Josephson ha uno spettro molto ampio e vario (più di quanto non lo fosse quello di Mary Maria Parks, la cantante, oltre che compagna, di Ayler), che passa facilmente dalla dolcezza allo straniamento. I brani hanno generalmente una costruzione molto complessa, variando anche all'interno dello stesso pezzo stili musicali e umori; come in Heart Love, in cui jazz, canzone e momenti noise convivono senza soluzione di continuità. New Generation è, invece, nel solco del classico jazz-rock. L'ascolto può distendersi veramente soltanto con la canzone, intrisa d'ironia, Thank God for Women.

Insomma, sicuramente un lavoro di alto livello, anche se richiede una mente aperta e disponibile. Come il free jazz di Ayler; sembra quasi che Healing Force abbia interpretato l'ultimo periodo della sua produzione attraverso lo spirito radicale e sovversivo che ne ha animato gli esordi.
Dario Gentili per Jazzitalia







Articoli correlati:
29/11/2009

Pharoah Sanders Live al Ronnie Scotts di Londra: "Il concerto di Sanders e' una delle lezioni di jazz piu' pure ed impressionanti..." (Florindo Grillo)

12/10/2009

Lobster Leaps In (The Microscopic Septet) - Fabrizio Ciccarelli

06/06/2009

Shakti (David S. Ware)

02/05/2009

L'Axe Du Fou / Axis Of Madness (Forgas Band Phenomena)

05/01/2009

XXIIIa Edizione di "Ai Confini tra Sardegna e Jazz" a Sant'Anna Arresi: "Dedicata alla suggestiva figura ed all'indiscutibile genialità musicale di Don Cherry, la manifestazione sarda, giunta oramai alla sua ventitreesima edizione, ha offerto diversificate sfaccettature del caleidoscopico animo artistico impresso nel tempo dal grande trombettista di Oklahoma City." (Gianmichele Taormina)

12/04/2008

Take Your Clothes Off When You Dance (The Ed Palermo Big Band)

21/10/2007

History of the Micros, vol. 1 (The Microscopic Septet - Seven Men in Neckties)

31/03/2006

Upriver (Henry Kaiser & Wadada Leo Smith - Yo Miles!)

20/03/2006

Pork Chop Blue Around The World (Fast'n' Bulbous: The Captain Beefheart)

10/01/2004

Music is the healing... - Attica Blues (Albert Ayler - Archie Shepp)





Video:
Ornette Coleman - Germany 1978
Ornette Coleman: alto saxophone, trumpetJames Blood Ulmer: guitarBern Nix: guitarFred Williams: bass guitarDenardo Coleman: drumsRonald Shannon Jackso...
inserito il 07/03/2008  da nonwave1 - visualizzazioni: 4514


Invia un commento


Questa pagina è stata visitata 2.489 volte
Data pubblicazione: 12/08/2008

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti