Jazzitalia: la musica jazz a portata di mouse...
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Sonny Rollins
10 maggio 2006 - Auditorium -Parco della Musica-Roma
di Daniele Mastrangelo
foto di Daniele Molajoili

Sonny Rollins oggi ha 76 anni e si presenta al pubblico con la forza a tratti invadente del mito. Per questo scriverne è un'operazione che desta un leggero imbarazzo al quale nemmeno si può sfuggire cedendo alle due opposte tentazioni della fredda descrizione o dell'apologia. Del resto il jazz è materia che per se stessa predispone a delle costruzioni mitiche: così legata al vissuto individuale e ricca nella sua storia di leader che, come dei cantastorie o storyteller, hanno trasmesso attraverso la propria voce quella della comunità afroamericana. Allora bisogna procedere ricordando che questo concerto è stato assai gravido di passato e che, come sanno gli storici, spesso il passato si perde nel mito.



Cominciamo con alcune considerazioni generali. Abbiamo ascoltato più di due ore di concerto per un insieme di dieci brani. Ogni esecuzione quindi si è tenuta intorno alla durata di dieci minuti secondo la logica tradizionale dell'esposizione del tema seguita da una serie di improvvisazioni. Due erano gli strumenti puramente solisti ovvero Rollins al sassofono e Clifton Anderson al trombone. La sezione ritmica era divisa fra le percussioni di Kimati Dinizulu e la batteria di Victor Lewis. Il sostegno armonico fra le percussioni e i due solisti era tracciato dal basso elettrico di Bob Cranshaw e la chitarra di Bobby Broom.

L'ordine dei brani ha visto succedersi tra forme e ritmi: standard, blues, ballad e calypso, con una bella variazione di atmosfere e di situazioni in modo che non apparissero mai dei semplici canovacci per l'alternarsi delle improvvisazioni.

Le note che hanno aperto il concerto sono state quelle di Without a Song. Si tratta di uno standard che Rollins ha scolpito in una interpretazione magistrale nell'album The Bridge del 1962. Subito dopo l'esposizione del tema, Rollins ha cominciato a punteggiare con poche note un chorus di improvvisazione: calmo, senza ansia di suonare, come se dovesse ancora acclimatarsi allo scorrere di quel giro armonico. Intanto ci si guardava nel pubblico come a chiedersi un po' stupiti, un po' scettici di quanta forza ancora disponesse il vecchio colossus. Nel frattempo, persi nel dubbio, si rischiava di mancare quanto quel bravissimo trombonista che è Anderson andava ricamando in una lunga improvvisazione fatta di grande contabilità sulle parafrasi del tema. Manterrà poi per tutto il concerto una dolce vena bluesy che sfrutta soprattutto il registro medio dello strumento. Il suo suono contrasta con l'imponenza della figura alta e possente e il suo trombone che fra gli ottoni è come un imperatore a cavallo, è invece mansueto (usa molto il legato), ricchissimo di fantasia melodica e procede sicuro accanto al suo leader. A questo punto lo si attendeva ed ecco quanto è accaduto.

Abbiamo ascoltato più di dieci chorus che hanno riempito l'aria con un suono ancora potente, slanciato sempre al limite di forzare il tempo musicale. Alterna una pronuncia a note distese con gruppi di frasi più magmatiche dove il suono si fa ruvido e aggressivo, memore di quell'attenzione alle sonorità del free jazz che ha saputo introdurre con naturalezza nel suo stile a partire dal primitivo legame con la tradizione africana e poi con il blues.

Una delle sue grandi virtù ancora viva è la fantasia nel costruire l'improvvisazione attraverso la variazione del tema ed è stato entusiasmante sentire come isolando piccoli nuclei tematici egli riuscisse a dialogare con la sezione ritmica. L'effetto che questa sottolineatura degli accenti produceva è stato quello di un continuo spingere in avanti la pulsazione e insieme di un grande coinvolgimento del pubblico perché, si sà, non c'è forza più potente del ritmo che può produrre una simbiosi con i musicisti. Sonny Rollins è così riuscito ad abbattere quella distanza che c'è fra musicisti e spettatori che deriva dall'aurea del concerto classico e su cui è pensata l'architettura dell' Auditorium. Il concerto proseguiva con un brano modale fatto di una semplice struttura a due accordi che si alternavano e l'improvvisazione di Rollins questa volta metteva da parte la sua vena gioiosa per ricamare su una scala esotica, dall'effetto misterioso. Poi era la volta di una ballad in 3/4 e così via con un blues, un calypso e ancora una ballad: tutto eseguito con grande coinvolgimento. Proprio questa continua sensazione di piacere e divertimento che tutti i musicisti trasmettevano è la qualità migliore della musica che si ascoltava. Infatti se si potesse prescindere dal leader, dovremmo riconoscere che non si andava oltre l'ambito del puro e semplice mainstream. Evidentemente oggi Sonny Rollins ha smesso di porsi il problema del rinnovamento continuo della sua musica, non cerca più nuovi modi d'espressione e si accontenta di far cantare il suo sax anche se il motivo da trasformare o gli accordi su cui improvvisare sono un po' effimeri.

Nel mondo del jazz come in tutta la musica occidentale la felicità ha trovato espressione soprattutto nelle forme del rimpianto e della speranza. Sonny Rollins è forse uno di quei pochi che non hanno più rimpianti né speranze e per questo può ancora cantare la gioia.









Articoli correlati:
26/12/2016

Tracce sfumate - Non imito Django Reinhardt (Roberto G. Colombo)- Marco Losavio

12/06/2015

LEZIONI (chitarra): Analisi del brano "Doxy" di Sonny Rollins (Donatello Polidoro)

11/12/2013

Jim Hall (1930 - 2013): "Listening is still the key" - Jim Hall

20/10/2013

Quattro chiacchiere con...Attilio Berni: Una collezione di sax unica al mondo: ogni strumento vintage è "vittima" della propria evoluzione ed è plasmato dall'alito vitale insufflato al suo interno da chi lo ha posseduto. (Alceste Ayroldi)

14/07/2013

Il jazzista suona la sua vita: "...una bella storia è irresistibile e, con un po' di fortuna, sempre più persone vorranno ascoltarla." (Filippo Bianchi)

02/12/2012

Intervista a Pete LaRoca Sims: Per ricordarlo a pochi giorni dalla sua scomparsa, e mostrare quanto siano attuali le riflessioni di questo grandioso batterista, che ha segnato la storia del jazz. (Antonio Terzo)

26/08/2012

Umbria Jazz 2012 #2: Pat Metheny, Sonny Rollins, Wayne Shorter, Ambrose Akinmusire, Lydian Sound Orchestra, Ryan Truesdell Eastman Jazz Orchestra, Kenny Barron, Mulgrew Miller, Eric Reed & Benny Green, Sting...(Daniela Floris)

26/12/2011

Una speciale guida di New York City seguendo la carriera di Sonny Rollins: da un articolo del New York Post, Sonny "Colossus" Rollins delinea un percorso di mete nella Grande Mela che rappresentano punti salienti della sua carriera e, di conseguenza, della Storia del Jazz.

18/08/2011

Gent Jazz Festival - X edizione: Dieci candeline per il Gent Jazz Festival, la rassegna jazzistica che si tiene nel ridente borgo medievale a meno di 60Km da Bruxelles, in Belgio, nella sede rinnovata del Bijloke Music Centre. Michel Portal, Sonny Rollins, Al Foster, Dave Holland, Al Di Meola, B.B. King, Terence Blanchard, Chick Corea...Questa decima edizione conferma il Gent Jazz come festival che, pur muovendosi nel contesto del jazz americano ed internazionale, riesce a coglierne le molteplici sfaccettature, proponendo i migliori nomi presenti sulla scena. (Antonio Terzo)

09/07/2010

In diretta da Umbria Jazz 2010. (Marcello Migliosi)

26/04/2010

Live At Music City 1955 & More (Clifford Brown) - Alceste Ayroldi

14/11/2009

Sonny Rollins all'Auditorium di Roma: "...annuncia i propri ingressi con un senso della struttura formalmente perfetto, vigoroso, smarrito nel calore e nell'immediatezza dell'istante, in un pathos che non conosce né fraseggi declamatori né saccenti passi virtuosistici, ma solo passione e senso del divertissement." (Fabrizio Ciccarelli)

21/07/2008

Speciale da Umbria Jazz 2008: «Continuità, stabilizzazione della struttura, mantenimento dei rapporti internazionali», sono questi gli imperativi su cui Regione dell'Umbria, Comune di Perugia e Umbria Jazz si impegneranno, sin dalla prossima edizione, per assicurare al Festival il giusto e sicuro futuro. (a cura di Marcello Migliosi)

27/05/2007

Gillespie, Blakey, Baker, Petrucciani, Rollins...le jazz pictures di Paolo Ferraresi

18/03/2007

Nuova gallery di quadri curata da Henk Mommaas

04/03/2006

Musica e politica, oggi?! A colloquio con l'etnomusicologo e sassofonista Jerome Camal, assistente alla Washington University di Saint Louis (Franco Bergoglio)

28/01/2006

Ira Gitler intervista Sonny Rollins durante l'Annual Conference della IAJE: "Sin da giovane ho creduto ad una forza naturale che ci guida, ho uno spirito religioso, faccio yoga, ciò mi ha aiutato a vivere e a non farmi sopraffare dal materialismo..." (Patrizia Scascitelli)

09/10/2005

Due grandi per Jazz a Juan 2005, Keith Jarrett: "...fluidità, miriadi di delicatissimi accenti ricercati nel più profondo della propria anima, fraseggi vertiginosi che accompagnano e si incanalano verso armonie vibranti..." e Sonny Rollins: "...Magiche sonorità, piene, potenti, tutte di un fiato...esecuzioni magnifiche all'altezza del personaggio, protagonista indiscusso del jazz moderno..." (P. & B. Gianquintieri)





Video:
Sonny Rollins Digs Groucho Marx
A conversation with Theodore Walter Rollins, aka Sonny, from December 23, 2010. http://www.sonnyrollins.com...
inserito il 26/12/2010  da JazzVideoGuy - visualizzazioni: 5450
DARY -GRASSO Quintet "Sunday"
Nicolas DARY:tenor saxLuigi GRASSO:alto saxPasquale GRASSO: guitarMathias ALLAMANE:bassPhilippe SOIRAT:drumsLive Caveau de la Huchette 21/02/2010...
inserito il 16/03/2010  da JazzVideoGuy - visualizzazioni: 5068
Sonny Rollins in Vienne
http://www.jazzvideoguy.tv presents a preview of the first DVD by the saxophone colossus, Sonny Rollins., , To buy this DVD:, http://www.amazon.com/gp...
inserito il 23/10/2008  da JazzVideoGuy - visualizzazioni: 4821
What Makes Sonny Rollins Happy?
Playing the tenor saxophone. For all things Sonny, www.sonnyrollins.com...
inserito il 14/09/2007  da JazzVideoGuy - visualizzazioni: 3485
Sonny Rollins and Jim Hall (part 3)
Sonny Rollins and Jim Hall www.nuralema.splinder.com...
inserito il 29/01/2007  da sahishin - visualizzazioni: 4310
Sonny Rollins and Jim Hall (part 1)
http://nuralema.splinder.com Sonny Rollins Tenor Jim Hall guitar Bob Cranshaw bass Ben Riley deums...
inserito il 29/01/2007  da sahishin - visualizzazioni: 4548
Michael Brecker 1996 Interview - Practicing
Michael Brecker was interviewed by Bret Primack in 1996 about his then new release, Tales from the Hudson....
inserito il 27/01/2007  da JazzVideoGuy - visualizzazioni: 4655
Sonny Rollins - Tenor Madness
Solo transcription for Tenor Madness and other great Rollins solos: http://www.sonnyrollins.com , , This performance from the Antibes Jazz Festival, 2...
inserito il 30/12/2006  da JazzVideoGuy - visualizzazioni: 4552


Invia un commento


© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.


Questa pagina è stata visitata 6.116 volte
Data pubblicazione: 18/06/2006

Bookmark and Share


Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti