L'attesa è stata lunga ma di certo non vana e oggi finalmente il chitarrista
Antonio Calogero è riuscito a pubblicare in Italia un suo lavoro discografico.
E' stata la Suono Records che, per la sua collana Suono Musica, edita dalla
rivista Suono Hifi, ha deciso di immettere sul mercato questo
Danza Multietnica, dieci tracce di cui nove originali,
firmate dallo stesso Calogero, che si completano con il rifacimento di
Lamentos do Morro, una composizione del chitarrista
brasiliano Anibal Augusto Sardinha, meglio conosciuto con il pseudonimo di Garôto,
(il bambino in lingua carioca).
Per il chitarrista siciliano, originario di
Messina, un obiettivo primario quello di proporsi discograficamente sul territorio
nazionale, un obiettivo anticipato da una serie di concerti che lo hanno visto esibirsi
in tutta Italia in questi ultimi due anni. Un obiettivo ricorso dopo tutta una serie
di consensi raccolti oltreoceano e giunti anche da addetti ai lavori e musicisti
di tutto rispetto come i due grandi chitarristi Alex De Grassi e Ralph
Tower. Il primo ha coprodotto insieme allo stesso Calogero il cd in oggetto,
il secondo, colonna portante degli Oregon, ha espresso giudizi lusinghieri nei confronti
del nostro. E ancora da sottolineare la prestigiosa collaborazione, testimoniata
anche dalla partecipazione all'incisione, di un altro componente gli Oregon, il
sassofonista Paul McCandless.
All'ascolto di questo cd si rafforzano magicamente tutti i giudizi positivi
che avevamo espresso su Calogero in quelle occasioni in cui avevamo potuto ascoltarlo
dal vivo: un raffinato e mai invadente virtuosismo che sposa una vena compositiva
ricca di lirismo dando luogo ad un linguaggio etichettabile come etno-folk ma che
lambisce spesso i territori jazz impregnandosi di imprevedibilità pur nel rispetto
di schemi preordinati che da sempre il musicista ha dimostrato di prediligere. A
tutto ciò va aggiunto un approccio classico al suo strumento e quindi ricco di rigore
e perfezione ma anche, paradossalmente, un grande amore per i ritmi sudamericani
che ben si integrano con gli innumerevoli suoni mediterranei di cui è ricca la sua
musica. Va da sé quindi la definizione di artista poliedrico certamente affine a
questo musicista e la selezione musicale del cd ne dà ampia conferma in quanto,
per una buona metà, contraddistinta da composizioni più orientate su un versante
world, con la struggente Lamentos do Morro e
con i nove minuti della mini suite in tre parti che da il titolo all'album. Segue
poi una porzione decisamente folk con la delicatissima
The New Mood, mentre nel finale vengono riproposte, con la partecipazione
di Paul McCandless, l'iniziale A Life Theme
e la terza parte di Danza Multietnica. Esemplare
l'integrazione di Calogero con i suoi compagni di viaggio, un caleidoscopio ritmico
suggestivo, variegato e trascinante, da sottolineare tanto quanto l'interplay, sottilmente
virato sul jazz, instaurato con il fuoriclasse McCandless.
Un cd reperibile in edicola a partire da questo mese di giugno che ci
da la possibilità di conoscere un musicista di casa nostra altrove già abbondantemente
e meritatamente apprezzato.
Giuseppe Mavilla per Jazzitalia
www.myspace.com/antoniocalogero
www.antoniocalogero.com
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 3.181 volte
Data pubblicazione: 06/06/2009
|
|