In questa lezione cercheremo di affrontare uno degli accordi più comuni di tutta la musica "moderna", l'accordo m7 detto minore settima.
In pratica questo è un accordo (triade) minore con una settima minore, formula presente già tre volte all'interno di ogni scala maggiore, quando costruiamo accordi sul 2°, 3° e 6° grado.
Di solito si scrive m7, tipo Dm7 per Re minore settima, ma si può anche trovare
D-7
Dmi7
ed anche l'ambiguo D- (che purtroppo il buon Aebersold sembra prediligere)
Ovviamente la prima cosa che bisogna fare è studiare tutti gli arpeggi di quest'accordo – ce ne sono naturalmente 12, ed ecco li, suonateli prima così e poi cominciate a variarli un po' (usando sempre le stesse quattro note ma cambiando forma dell'arpeggio e sfruttando di più l'estensione del vostro strumento.
Quest'esercizio serve per due ragioni: prima, per farvi imparare a memoria le note degli accordi e secondo, per sviluppare un po' di fraseggi basati sugli stessi arpeggi.
Una volta assorbiti questi arpeggi cerchiamo di suonarli partendo dalla settima in giù. Quest'esercizio è molto importante per il jazzista. Noi come solisti dobbiamo sempre pensare alle note più acute degli accordi, quelle che danno tensione e carattere all'armonia. La nota fondamentale, che porta anche il nome dell'accordo, è roba da bassisti! Sì, la suoniamo ogni tanto, ma i fraseggi più interessanti, che ci fanno venire fuori come solisti cominciano spesso dalla settima (se non dalla nona, o l'undicesima di cui parleremo più avanti.)
Quindi sarebbe buono che quando vediamo il simbolo Dm7 (Re minore settima) pensiamo subito alla settima: Do.
Provate quest'esercizio. Ho scritto la prima riga completa ma tocca a voi completare le altre. Andate piano cercando di fare l'esercizio "a testa" e non "a orecchio".
Una volta completato quest'esercizio, e acquistato la padronanza di questi arpeggi m7 provate a suonare quest'ultimo, che vi presento in due versioni audio, swing e funky. Il vostro compito è di suonare l'arpeggio di m7 dalla settima in giù come riportato nella prima misura. Dopo ogni motivo avete una battuta libera per guardare avanti e pensare al prossimo arpeggio. – L'unico vero segreto del suonare veloce
e leggere a prima vista è di abituarsi a guardare sempre avanti e non fissarsi sulle note che state suonando. (Pensate, se volete, ad un automobilista; non guarda la strada sotto le sue ruote, ma guarda almeno 100 metri avanti. Lo stesso vale per noi.)
Quindi avanti con il gioco. Ho registrato anche la "soluzione" in modo che vi troverete a suonare insieme ad un finto vibrafono. Quando siete padroni di questo esercizio provate magari ad usare la battuta di pausa per fare in piccolo "fill", un qualcosa di vostro, stando naturalmente sempre nelle note dell'accordo, ma magari variando il ritmo.
Buon divertimento.
File Audio Midi - swing
File Audio Midi - funky