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Utilizzo degli arpeggi per improvvisare (1°parte)
di Danilo Comerio
xigaze@libero.it



Improvvisare è un'arte e perciò un qualche cosa al di fuori da schemi e nozioni a cui siamo generalmente abituati, e comunque,sembrerà una contraddizione ma per improvvisare ci vogliono nozioni ben precise. Se ad esempio devo improvvisare su un accordo di Cmaj7 devo conoscere lo schema sulla tastiera che dipinge l'accordo per averne il responso sonoro e, una volta memorizzato lo schema sarà solo questione di fare pratica per gestire le note come meglio credo: se Cmaj7 è composto dalle note do-mi-sol-si queste saranno le note che daranno in pieno il senso dell'accordo.

Naturalmente in un'improvvisazione su Cmaj7 o su qualsiasi altro accordo non sono limitato a suonare solo queste note perché con degli approcci cromatici potrei includere qualsiasi nota come ornamento alle note principali, ma per fare questo senza creare confusione devo prima imparare a suonare e concatenare sulla tastiera gli arpeggi esclusivamente con le note di cui sono composti e conoscerne bene i diagrammi.

Per intraprendere lo studio dell'improvvisazione le strade sono molte,l'importante è averne una da seguire per evitare di disperdere energie inutilmente.

Andiamo a vedere la sequenza armonica che segue:

Facciamo una breve analisi armonica per chi vuole capirne qualcosa di più:

sequenza in tonalità di Cmaggiore

Andiamo a vedere l'armonizzazione della scala con accordi di quattro voci:

Cmaj7
I

Dm7
II

Em7
III

Fmaj7
IV
G7
V
Am7
VI
Bm7b5
VII

Come potete notare nella sequenza armonica compaiono degli accordi che non sono presenti nella nostra armonizzazione ma non per questo estranei alla nostra tonalità perché in qualche modo sono in relazione tra di loro. Andiamo ad analizzare:

Cmaj7: (do-mi-sol-si) accordo costruito sul I°grado (ionico) della scala di C maggiore.

E7: (mi-sol#-si-re). In Cmaggiore sul III grado abbiamo Em7 (frigio) (mi-sol-si-re) che è un accordo minore; alzando la 3°minore (sol) di un semitono (sol#) otteniamo un accordo maggiore con 7°minore che non è altro che una dominante del VI grado di Cmaggiore (Am).

A7: (la-do#-mi-sol). Sul VI grado abbiamo Am7 (eolico) (la-do-mi-sol) ed anche qui con lo stesso procedimento fatto per E7, alzando la 3° minore (do) di un semitono (do#) otteniamo A7 che è dominante di Dm (dorico)

Dm7: (re-fa-la-do) II grado della tonalità (dorico)

Am: (la-do-mi) VI grado della tonalità (eolico)

D7: (re-fa#-la-do) stesso ragionamento fatto per E7 e A7: la 3°minore (fa) del II grado Dm7 si porta a fa# ed otterremo D7 che è dominante della dominante (G7).

G7: (sol-si-re-fa) accordo di dominante costruito sul V grado (misolidio)

Come potete notare possono spesso comparire in una tonalità accordi che in un primo momento potrebbero risultare estranei alla tonalità stessa non comparendo nell'armonizzazione della scala maggiore ma così non é. Chiudiamo questa parentesi ed andiamo a vedere gli schemi degli arpeggi per gli accordi in questione:

Tutti i diagrammi degli arpeggi in questione partono dalla nota fondamentale nel basso e, non avendo corde a vuoto,potranno essere traslati lungo tutta la tastiera per ottenere nuovi arpeggi che mantengono gli stessi diagrammi (è come per gli accordi senza note a vuoto che vengono traslati lungo tutta la tastiera). Prendiamo ad esempio in considerazione il nostro arpeggio di A7 al IV capotasto che parte con il dito medio al quinto tasto(la) sulla 6°corda (mi): se per esempio volessi ottenere un arpeggio di C7 con lo stesso diagramma dovrei cominciare con il dito medio che schiaccia il do sempre sulla 6° corda all'ottavo tasto e da qui partire con l'arpeggio che mantiene lo schema di A7. Lo stesso arpeggio di C7 potrei farlo partendo anche con il dito medio al terzo tasto sulla 5°corda se prendessi ad esempio in considerazione il diagramma dell'arpeggio di E7 che ha la fondamentale sulla 5°corda al settimo tasto. Potete notare che gli arpeggi maggiori con settima minore (A7,E7) di cui vi ho dato i diagrammi possono avere un percorso che parte dalla 5°corda oppure dalla 6° corda a seconda del diagramma che viene preso in considerazione e per questo motivo avremo almeno due punti di partenza per ogni arpeggio (dico almeno due perché non prendiamo in considerazione la possibilità di traslare l'arpeggio un'ottava sopra sulla stessa corda quando è possibile).

E7 al capotasto VI con nota fondamentale sulla 5°corda

E7 al capotasto XI con nota fondamentale sulla 6°corda

A7 al capotasto IV con nota fondamentale sulla 6°corda

A7 al capotasto XI con nota fondamentale sulla 5°corda

Molti penseranno che molti concetti sono scontati e che non necessitano di spiegazioni(tante volte si danno per scontate cose che in verità non si conoscono),buon per loro,io invece credo non vada dato niente per scontato soprattutto quando,come in questo caso, di lezione trattasi.

Per quanto riguarda l'arpeggio di D7 del nostro esercizio utilizzeremo la forma di E7 traslata un tono sotto e per quanto riguarda G7 sposteremo sempre di tono l'arpeggio di A7.

La prima cosa da fare sarà quella di suonare gli arpeggi cercando di memorizzarli; fatto questo si può cominciare ad eseguirli a tempo stabilendo una suddivisione ritmica e collegandoli tra loro sulla sequenza armonica in questione.

Cominciamo con suonare note da un quarto su ogni movimento che potremo eseguire con pennate consecutive in giù con effetto staccato per dare più un senso ritmico. Per ogni accordo che occupa due misure avremo da suonare otto note in arpeggio mentre per gli accordi che occupano una misura suoneremo quattro note. Consiglio inizialmente di eseguire gli arpeggi partendo sempre dalla nota fondamentale e in sequenza come nei diagrammi per meglio focalizzarli; una volta che avrete fatto un po' di pratica potrete suonarli anche facendo salti di corda e partendo da qualsiasi nota dell'arpeggio.

Qui sopra avete le prime quattro misure come esempio. Indispensabile l'uso del metronomo che inizialmente potete impostare ad una velocità di 100 battiti al minuto per poi aumentare gradatamente.

Visto che il movimento della mano destra(per i mancini ovviamente la sinistra)muove sugli ottavi sarà utile eseguire l'esercizio anche con la pennata in su a contatto con le corde stoppate per avere più riferimento sul tempo.

Modo d'esecuzione:
La mano destra penna in giù appoggiandosi alla corda sottostante
L
a mano sinistra allenta sulla tastiera e la destra ritorna con un lieve contatto sulla corda stoppata.Il tutto con andamento swing

Nell'andamento degli ottavi a swing la prima nota è un po' più lunga della seconda e rispecchia all'incirca la suddivisione che nasce da una terzina di ottavi come ho rappresentato sopra. Questi esercizi sono preparatori ad un vero e proprio discorso sull'improvvisazione in cui ci addentreremo gradatamente. Buon lavoro







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COMMENTI
Inserito il 25/6/2011 alle 14.25.06 da "enzom9475"
Commento:
ho letto alcune cose molto interessanti, io sono un neofita ma sono sempre piu'interessato al jazz. Complimenti per questo sito. Enzo
 
Inserito il 21/7/2012 alle 10.32.52 da "peppekaa"
Commento:
Bravo Danilo continua così,hai fatto un bel lavoro con queste lezioni. Complimenti Giuseppe
 
Inserito il 11/10/2016 alle 12:20:15 da "Iorioa44"
Commento:
Grazie ! Questo e' il miglior modo per introdurre l'improvvisazione!sarebbe bello approfondire con una lezione l'approccio cromatico. Andrea Iorio.




 

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Data pubblicazione: 14/10/2006

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