|
Paolo Angeli
S'ù
AnMa ReR (2015)
1. Due Tempi
2. Mancina
3. Vlora
4. Blu di Prussia
5. S'U
6. Porto Flavia
7. Tinta Unita
8. Melilla
9. Muri d'acqua
10. Mi e La
11. Pastelli a cera
12. Baragge
13. Radio libera (Bonus Track)
Paolo Angeli - chitarra sarda preparata, voce
Paolo Angeli, secondo una definizione abusata, è il prototipo
dello one man band. Musicista onnivoro, studioso della tradizione folklorica della
sua isola è nell'orbita, allo stesso modo, dei gruppi sperimentali e d'avanguardia.
La sua chitarra preparata è il frutto di un lungo lavoro di ricerca, di costruzione,
di assemblaggio e di successivi aggiustamenti, per arrivare a produrre uno strumento
che suona anche come un violoncello, un basso, o una batteria. Va da sé che con
questo arsenale timbrico e armonico a disposizione, il disco in solo diventi il
veicolo migliore per Angeli al fine di esplicitare pienamente i contenuti del suo
mondo espressivo. In "S'u" troviamo tredici episodi, quasi tutti a firma dell'artista
di Palau, tranne "Mi e La", una canzone popolare gallurese. In questo album Angeli
si racconta e ci racconta, ci fa viaggiare in tondo, però, perché il centro della
sua musica è inequivocabilmente la Sardegna. Gira che ti rigira si torna sempre
là. L'album si presenta come una sequenza unica, senza una vera soluzione di continuità,
tranne in un punto, a metà strada. I temi spuntano, così, fuori da un flusso coeso
e articolato, fra arpeggi delicati e strappate vigorose, o colpi di mano ben affibbiati
sul corpo della chitarra sarda di sua realizzazione.
Le melodie assumono toni arabeggianti come in "Melilla", si avvicinano all'essenza
del flamenco, come in "Porto Flavia", dedicata non a caso a Paco De Lucia, giocano
su sonorità sospese e su frasi ripetute, come in "Baragge". In "Due Tempi" prevale
il lato percussivo, dopo un inizio d'atmosfera, a suggerire gli effetti acustici
degli uccelli marini. Nel traditional originario di Bosa si impone la voce evocativa,
suadente del protagonista dell'incisione in un'interpretazione penetrante, accorata.
"In "Radio libera", invece, la bonus track, l'artista sardo va alla scoperta e all'esposizione
di suoni desueti, al limite del rumore, in un brano dotato, comunque, di un impianto
ritmico preciso. Il pezzo migliore è "Vlora" per la freschezza del motivo, vagamente
Methenyano. Non a caso il chitarrista americano è un ammiratore del collega italiano,
tanto da avergli ordinato una copia del suo attrezzo da lavoro.
"S'u" è un cd dalle diverse sfaccettature, come si sarà capito,
assimilate da un idioma similare, omologante gli spunti che si ramificano e poi
si ricongiungono nel discorso solistico di una chitarra-orchestra che rappresenta
paesaggi vicini e lontani in una world music sincera, genuina, allestita artigianalmente
con passione e sensibilità da un musicista altrettanto schietto e autentico.
Gianni Montano per Jazzitalia
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 605 volte
Data pubblicazione: 01/12/2018
|
|