Jazzitalia: la musica jazz a portata di mouse...
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Bojan Z Trio
31 Ottobre 2003 – Roma -
Auditorium – Parco della Musica
di Alessandro Marongiu
photo by Daniele Molajoli

Bojan Zulfikarpasic Pianoforte
Ben Perowsky
Batterie
Remi Vignolo
Contrabbasso

Bojan Zulfikarpasic - Remi Vognolo - Ben Perowski

La cornice della serata è la sala settecento dell'Auditorium – Parco della Musica di Roma. È di scena un giovane pianista: Bojan Zulfikarpasic. Il palco è allestito in maniera essenziale ed elegante: ci sono gli strumenti dedicati ai tre musicisti (Bojan Z. al pianoforte, Ben Perowsky alle batterie e Remi Vignolo al contrabbasso) illuminati da pochi faretti che contribuiscono a rendere suggestiva l'atmosfera.

Il pubblico non è molto numeroso. Poco dopo le nove, ora prefissata per l'inizio del concerto, entrano in scena i tre musicisti. Ed è subito grande musica. Bojan Z. presenterà, questa sera, il suo ultimo album dal titolo "
Transpacifik" con una scaletta che rispetterà fedelmente l'ordine delle tracce dell'album.

Il primo brano, "
Set it up", inizia con una dolcissima introduzione di pianoforte eseguita sulla parte centrale della tastiera. Dopo poco tutto il resto della band lo segue con una ritmica abbastanza sostenuta. Le sonorità che fanno vibrare l'atmosfera della sala sono europee, uno stile che inizia ormai ad affermarsi e a distinguersi da quelli più tipicamente d'oltreoceano. Durante il brano ogni tanto si viene scossi da una scarica di batteria che provoca un sussulto e lascia un po' perplessi. Assolo di piano e di contrabbasso e, sul finale, un pianoforte dal suono ovattato ottenuto agendo con le mani direttamente sulle corde del pianoforte. La musica scema lentamente su una linea di basso molto essenziale.

Il secondo brano è "
The joker" ed esordisce con una serie di note forti che provengono dalla parte bassa della tastiera del pianoforte. Il bassista produce suoni slappati degni della musica funk. Contrariamente al primo brano, la linea di basso è molto articolata. Il pezzo procede riproponendo sempre un tema principale ogni volta arricchito con una serie di varianti. Bojan Z. continua ad insistere sulle note basse. La disposizione dei musicisti sul palco è quella del più classico dei trii pianistici: pianoforte sulla sinistra che guarda sia contrabbasso e batteria, contrabbasso al centro e batteria sulla destra. Questa disposizione permette la sincronizzazione degli strumenti. Infatti i tre musicisti si guardano spesso e si fanno cenni di intesa, ma quello che si nota è un leggero scollamento della batteria rispetto al resto. A tratti, infatti, il suono della batteria è prevalente rispetto a quello del pianoforte e del contrabbasso e produce nell'ascoltatore un certo fastidio. Inoltre, si nota che negli stacchi alcune volte non c'è sincronizzazione tra la batteria ed il resto. Il fatto, probabilmente, è dovuto alla mancanza del batterista abituale del trio (Nasheet Waits) che questa sera è stato sostituito dal newyorkese Ben Perowsky. La nazionalità del batterista, non a caso, incide profondamente sul modo di suonare che è influenzato dal sostrato culturale dell'ambiente in cui lavora. Mentre pianista e bassista sono europei. È pertanto inevitabile percepire questo scollamento accentuato dal fatto che, con molta probabilità, il gruppo non ha avuto sufficiente tempo per affiatarsi e trovare l'amalgama.

Il terzo brano ("Flashback") ci invade da subito con una melodia eseguita al pianoforte in tono minore che colora l'atmosfera di una vena malinconica. Sulle note di Bojan Z. entra dapprima il basso e, successivamente, la batteria. Mentre la melodia continua sulle orme della classicità, diventa subitaneamente dissonante. Il contrasto è duro ma, al tempo stesso, eccitante. Assolo di basso e, successivamente, assolo di pianoforte sulle note più alte della tastiera (probabilmente se ci fossero stati altri tasti più in altro Bojan Z li avrebbe utilizzati). Pausa di qualche frazione di secondo e la melodia riprende per proporci il finale. Bojan Z. accenna qualche parola italiana per ringraziare il pubblico intervenuto e, in inglese, presenta i brani appena eseguiti e quello che suonerà. Si tratta di "Run René, Run!". Questo brano si basa molto sul virtuosismo dei tre. Inizialmente i musicisti scherzano tra di loro chiamandosi e rispondendosi con i rispettivi strumenti. Successivamente è tutto un susseguirsi di scale veloci, eseguite sia al pianoforte che al contrabbasso, e di scariche di batteria a tratti esageratamente forte rispetto agli altri strumenti. Il finale vede Bojan Z. asciugarsi il sudore con la manica della sua maglia grigia.

Il quinto brano, "Bulgarska", è un 3/4 sofisticato ed elegante eseguito dal solo pianoforte accompagnato da una leggera linea di basso. Il brano in questione sembrerebbe essere un walzer tipico di una regione bulgara. Si passa al sesto brano in programma, "Z-Rays", che è una magnifica jazz ballad. Con questo brano Bojan Z. ripropone in maniera forte quel suono tipico dello stile europeo di cui si parlava prima che a tratti ricorda, non a torto, anche alcuni pezzi di un altro trio europeo: E.S.T. L'introduzione è affidata al pianoforte, ma successivamente il ritmo cresce così come la pienezza del pezzo. Bojan Z. improvvisa mentre il finale vede un assolo di basso accompagnato da una batteria a spazzole. Il settimo brano è "Groznjan blue". Il titolo è dedicato ad una città dell'Istria (Grisignana). Bojan Z. esordisce suonando con una mano il pianoforte e con l'altra agendo sulle corde all'interno. Il suono che ne scaturisce è quello di un effetto delay molto suggestivo. Su queste particolarissime note il basso esegue una linea melodica mentre il batterista utilizza le spazzole per creare un'atmosfera molto soft. Il pezzo è molto sincopato e caratterizzato da un tono minore che gli conferisce un tono melanconico. Assolo di Bojan Z. sulle note più alte del pianoforte e, sul finale, si torna sui binari della classicità con un ritmo possente.

L'ottavo brano in scaletta è "Sepia sulfureux" caratterizzato da un'introduzione elegantissima fatta con accordi cadenzati dove non solo il suono, ma anche le pause fanno la musica. Il brano procede sulla via di un lentissimo 4/4 dalle caratteristiche bluesy. Bojan Z. improvvisa centellinando con sapienza le note come a farle desiderare sempre di più.

Ultimo brano in scaletta è "Niner". L'introduzione è dissonante ed è affidata alle note alte della tastiera. Seguono un gran numero di scale per produrre le quali le mani di Bojan Z. galoppano sui tasti e poi si parte con un ritmo bop. Il pezzo è caratterizzato dall'alternarsi di scale ed melodia allegra sapientemente mixate.

Il trio, tra gli applausi del pubblico, esce ma solo per poco. Infatti sull'album da presentare vi è una decima traccia che questa sera viene proposta come bis. Si tratta di "Purple gazelle (Angelica)" di Duke Ellington eseguita e reinterpretata con un gusto molto moderno. La melodia è dissonante con cambi di ritmo anche molto marcati. Sul finale i musicisti scoppiano in una risata e si congedano dal pubblico.






Articoli correlati:
24/05/2015

Joshua Redman Trio: "Magnifico concerto con l'impressione che il 'giovane di talento' sia definitivamente trasformato in un artista maturo ed in costante evoluzione..." (Roberto Biasco)

10/05/2015

Brad Mehldau Trio: "...inaspettata economia di mezzi espressivi da parte del pianista, che, a dispetto di capacità tecniche superlative, non va mai oltre i limiti, preferendo toni smorzati ed atmosfere allusive." (Roberto Biasco)

31/08/2014

Stefano Bollani e Hamilton De Holanda: "Due grandi talenti quindi per un concerto che ha immerso il pubblico in un mondo di leggerezza, di romanticismo e di espressività pervaso comunque dal grande virtuosismo dei due artisti." (Nina Molica Franco)

17/08/2014

Herbie Hancock e Wayne Shorter: "Un concerto costruito su un doppio binario in cui Hancock è riuscito a fare qualcosa di interessante grazie alla sua immensa tecnica, mentre Shorter dal canto suo è apparso non particolarmente in forma." (Nina Molica Franco)

09/08/2014

Keith Jarrett: "...una coltre melodica e armonica che ha avvolto il pubblico che senza alcuna resistenza si è lasciato trasportare in quel mondo di luci e ombre." (NIna Molica Franco)

06/07/2014

Walter Beltrami Kernel Panic: "...un concerto energico e travolgente. Un quintetto di forte personalità individuali e con un collettivo animo rock, sperimentale e audace." (Valeria Loprieno)

22/06/2014

Pat Metheny Unity Group: "...un modo nuovo per Pat Metheny di forzare qualunque confine esistente nell'universo musicale e creare, insieme allo Unity Group, qualcosa di inedito e che toglie il fiato e obbliga i sensi ad abbandonarsi al piacere." (Nina Molica Franco)

16/06/2014

Doctor 3 proudly presents "Doctor 3": "...di come i padri abbracciarono i figlioli prodig(h)i. La formula è quella solita: classici del rock/pop rivisitati in chiave jazz, più qualche standard." (Monica Mazzitelli)

08/06/2014

Ambrose Akinmusire Quintet: "Una voce al servizio della musica, una tecnica al servizio dei sentimenti e delle sensazioni, un talento che si sta conquistando un posto d'onore nel jazz mondiale." (Valeria Loprieno)

08/06/2014

Steinar Raknes: "...proprio quando le voci si uniscono che il musicista e il suo contrabbasso diventano un'unica entità." (Nina Molica Franco)

25/05/2014

Uri Caine e Dave Douglas: "Un vero dialogo a tratti delicato, a tratti tumultuoso, ma anche sprezzante e poetico. Un concerto retto sulle contraddizioni nonchè sulla bravura dei musicisti." (Valeria Loprieno)

25/05/2014

Bobo Stenson Trio: "...come tre pittori, dipingono un quadro musicale coinvolgente e denso grazie alle intense pennellate di suono che, anche quando sembrano in contrasto tra di loro, appaiono magicamente armoniche e melodiche." (Nina Molica Franco)

18/12/2011

Colin Vallon Trio all'Auditorium per il Roma Jazz Festival: "...un mix originale e sorprendentemente coerente di musica colta, jazz nordico e gusto melodico balcanico." (Dario Gentili)

07/01/2011

Esperanza Spalding al 34° Roma Jazz Festival, Gezz - Generazione Jazz: "Grande attesa e Sala Petrassi gremita per il ritorno a Roma, a circa un anno di distanza dall'ultima esibizione, della giovane e talentuosa Esperanza Spalding, attesa ad una conferma dal vivo dopo l'uscita del recente ed ambizioso album "Chamber Music Society"...Affiora la sensazione che la Spalding, pur dotatissima, voglia dire "troppo" e tutto insieme: canta, suona, improvvisa, compone i brani e li arrangia, disperdendo energie in troppi rivoli. La musica è veicolo di emozioni, ma in questo modo la tecnica, seppur eccellente, rischia di prendere il sopravvento sui sentimenti." (Roberto Biasco)

16/05/2010

Angelique Kidjo all'Auditorium Parco della Musica: "Ciò che canta è solare fusione fra la cultura del Benin, suo paese d'origine, ed il blues, il jazz, il funk e, soprattutto, la Makossa: un'ibridazione certo non nuova ma innovativa per temi e poetica, un mondo di suoni ed immagini dai contorni onirici, dalle evoluzioni potenti d'una voce ben definita e dinamica, di ampia estensione, ricca di coloriture flessibili nella varietas delle esecuzioni..." (Fabrizio Ciccarelli)

31/12/2009

Diana Krall al Roma Jazz festival: "Diana Krall ha dato prova - se ce ne fosse stato bisogno - di essere una cantante e una pianista che può svariare tra generi e stili diversi, imprimendo loro la sua personalità - non soltanto musicale, stando al carisma dimostrato sul palco - e la sua voce inconfondibile, calda e sporca al punto giusto." (Dario Gentili)

27/12/2009

Jack DeJohnette & The Ripple Effect all'Auditorium di Roma: "Di una cosa si può esser certi: è praticamente impossibile assistere per due volte allo stesso concerto se questo ha per protagonista Jack DeJohnette, tale è la varietà e la diversità di progetti musicali di cui è l'ispiratore e il leader." (Dario Gentili)

13/12/2009

Il 14 novembre 2009 Brad Mehldau regala col suo trio - Larry Grenadier al contrabbasso e Jeff Ballard alla batteria - un concerto unico al numeroso pubblico romano dell'Auditorium Parco della Musica. (Laura Mancini)

14/11/2009

Sonny Rollins all'Auditorium di Roma: "...annuncia i propri ingressi con un senso della struttura formalmente perfetto, vigoroso, smarrito nel calore e nell'immediatezza dell'istante, in un pathos che non conosce né fraseggi declamatori né saccenti passi virtuosistici, ma solo passione e senso del divertissement." (Fabrizio Ciccarelli)

04/07/2009

Yaron Herman in piano solo all'Auditorium di Roma: ""Il concerto in piano solo all'Auditorium di Roma è stato un'occasione non soltanto per ascoltarlo nella sua prima esibizione romana, ma anche per capire in cosa si distingue la "composizione in tempo reale" dalla tipica improvvisazione jazz. Herman, infatti, nonostante dimostri di essere a suo agio all'interno della tradizione del pianismo jazz, è un artista che non si può ridurre esclusivamente al jazz..." (Dario Gentili)

26/05/2009

Abdullah Ibrahim in piano solo all'Auditorium di Roma: "...poggia le mani sulla tastiera e la magia inizia. Poche note, essenziali, nulla, assolutamente nulla che possa apparire minimamente superfluo o ridondante, una musica che pretende dagli ascoltatori una attenzione, una concentrazione, una devozione assoluta, una ricerca continua di quelle "note non suonate" - ma certamente "udite" se non dalle orecchie, dalla mente - che diventano parte essenziale del concerto." (Roberto Biasco)

23/06/2007

Anthony Braxton, William Parker e Milford Graves all'Auditorium di Roma: "Che la ricerca dell'interplay venga sacrificata per lasciar libera espressione alla singola personalità dei musicisti è il rischio e il fascino di un concerto estemporaneo e di un'improvvisazione senza compromessi." (Dario Gentili)

14/05/2007

Enrico Rava Quintet all'Auditorium di Roma: "La musica che oggi il trombettista propone, lontana dai più banali stereotipi jazzistici, è frutto di un lungo percorso che dall'inizio degli anni settanta si è spinto fino ad oggi sviluppando - secondo una propria coerenza - un linguaggio personale ed indipendente, una visione della musica fortemente caratterizzata." (Marco De Masi)

25/05/2006

Django Bates in "Autumn Fires & Green Shoots" all'Auditorium di Roma: "Le mani sono padrone assolute della tastiera, coprono ottave molto distanti, a volte si incrociano e la musica procede secondo una logica non-lineare..." (Daniele Mastrangelo)

06/04/2006

Lee Konitz in solo all'Auditorium di Roma: "...La sua improvvisazione non è mai una punteggiatura della progressione armonica di una composizione, mai un riflesso dei colori degli accordi ma procede con una coerenza tale che ciascuna melodia potrebbe esser presa come un tema di una nuova composizione..." (Daniele Mastrangelo)

10/12/2005

John Zorn in 'Acoustic Masada' all'Auditorium di Roma: "...Sicuramente questo concerto è stato una delle più interessanti proposte musicali di jazz delle tante, forse troppe, che hanno riempito i cartelloni dell'estate a Roma..." (Daniele Mastrangelo)

18/07/2005

Ornette Coleman a Roma e Napoli: "Un po' come nella sua musica, Ornette, sembra voler fare a meno del superfluo, di quella patina inconsistente di formalità...Sembra quasi che con il passare degli anni la musica di Ornette sia diventata meno complessa e più 'democraticamente' fruibile." (M. De Masi, F. Ughi)

26/05/2005

Charles Lloyd, Zarik Hussain ed Eric Harland in un omaggio a Billy Higgins: "...per intensità musicale ed emotiva, si è trattato di un concerto straordinario..." (Dario Gentili)

23/05/2005

Stefano Di Battista Quartet all'Auditorium di Roma: "...Il leader non ha sicuramente mostrato una forma eccellente anche se la sua qualità gli permette, anche quando non è in giornata, di mantenere standard molto alti..." (Marco De Masi)

02/10/2004

Dee Dee Bridgewater, propone il suo progetto Latin Landscapes anche all'Auditorium di Roma. (Cristina Spano)

16/04/2004

Michael Brecker Quartet all'Auditorium: "La dimensione solistica di tutti i musicisti diviene una strada per afferrare nella concentrazione del rapporto musicista-strumento-pubblico la sfera più misteriosa e di difficile accesso del fare musica..." (Francesco Lombardo)

11/04/2004

Brad Mehldau Trio a Musica per Roma: "...Mehldau spesso e volentieri si è avventurato ispirato in lunghi assoli solitari, veri e propri brani nel brano..." (Dario Gentili)

24/01/2004

A night with Via Veneto Jazz, il decimo anniversario dell'etichetta romana festeggiato all'Auditorium di Roma con la partecipazione di molti musicisti di rilievo. (Francesco Lombardo)

11/01/2004

Javier Girotto all'Auditorium di Roma: "Pubblico dell'auditorium romano incantato dal musicista argentino, che si è esibito con Daniele Di Bonaventura, Aires Tango e l'orchestra Roma Sinfonietta." (Olga Chieffi)

07/12/2003

Anthony Braxton e Sam Rivers per il Roma Jazz Festival: "Il pubblico romano ha tributato una calorosa accoglienza a un concerto che si può definire tranquillamente un evento e certo un'occasione da non perdere..." (Dario Gentili)

30/11/2003

Danilo Perez Trio per il Roma Jazz Festival: "...un concerto dove Perez ha comunicato, oltre al suo grande talento, anche l'entusiasmo e la sincera gioia di suonare, senza risparmio alcuno, per puro piacere." (Dario Gentili)

09/11/2003

Carla Bley: "Un concerto di gran classe, insomma, che ci ha presentato un'artista che, nonostante una carriera sempre inquieta, dimostra di non conoscere crisi d'ispirazione." (Dario Gentili)

31/10/2003

Egberto Gismonti: "Il suo modo di suonare è lussureggiante, le citazioni e le variazioni di ritmo si susseguono senza soluzione di continuità, spesso le due mani suonano ritmiche diverse sulla tastiera e sulle corde...". (Dario Gentili)







Invia un commento


© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.

Questa pagina è stata visitata 10.075 volte
Data pubblicazione: 27/11/2003

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti